Re: Un fumetto è per sempre... Dc Comics!
Scritto da: Vito302 24/03/2005 1.39
La concezione che abbiamo di "Fumetto" ma principalmente di "Supereroi", lo dobbiamo indiscutibilmente alla DC Comics.
Questa inesauribile casa ha sfornato tra alti e bassi, diversi Capolavori del fumetto!
La Marvel in seguito non ha fatto altro che copiarla, aggiungendo i complessi della società e amalgamando bene il tutto.
Adesso però, volevo fare una precisazione, perchè a parer mio è d'obbligo.
Quando Stan Lee creò Spider-man, i fantastici 4, Hulk, etc..
Non aveva dato loro ampio spazio a quella vena psicologia che troviamo adesso nella serie a fumetti.
Inizialmente erano personaggi scialbi, forti di una caratterizzazione intrigante e della "novità" data dal periodo.
Io Stan L. non lo chiamarei un genio del fumetto, ma piuttosto colui che ha saputo sfruttare le occasioni nel momento giusto.
Dobbiamo dare merito ad altri disegnatori/sceneggiatori se adesso troviamo personaggi complessi, psicologicamente instabili e fonti inesauribili di nuove idee da trasportare su carta.
Cosa leggermente diversa per quanto riguarda Superman e Batman, prendo a caso le 2 maggiori icone della DC.
Superman è la vera icone, il supereroe per eccellenza, chi non lo conosce e soprattutto, chi non ha amato il primo film di Donner con il rimpianto Christopher Reeve?
E' normale che con il tempo anche lui abbia subito diverse trasformazioni ed implementi psicologici, ma alla base, il concetto è sempre lo stesso, i cambiamenti sono sempre stati marginali.
In opposizione, forse per la troppa perfezione, il dirigente DC a fine anni '40 Chiese a Bob Kane e a Bill Finger di inventare un nuovo persanaggio che avesse lo stesso successo del "The Man Of Steel".
L'idea era quell di creare qualcosa di nuovo, un personaggio intrigante, diverso dal solito stereotipo del tempo.
Si cominciava a intravedere un "vero uomo" dietro la maschera!
Nelle prime raffigurazione, Bob raffigurava il Cavaliere Oscuro terribilmente duro e sadico, privo di una qualsiasi pietà e compassione, uccidendo i vari criminali che si opponevano al suo volere.
Naturalmente la visiopne era troppo dura e cruenta per poter essere accettata dai piccoli sostenitori del fumetto, così modificarono e smussarono quello che era la concezione di Dark Knight.
Burton con il suo film, non ha fatto altro che reinterpretare il personaggio in chiave Milleriana, (dovuto allo straordinario successo de "Il Ritorno del Cavaliere Oscuro" a fine anni '80) a parte le atmosfere, c'entra ben poco.
Ci sono parecchie incongruenze, a partire dall'inizio, con l'uccisione dei genitori di Bruce e di quella insensata tuta corazzata (Non è mica invincibile come Robocop?!?!)...
Quindi dimenticate di parlare di Batman con Burton, perchè fareste un grosso errore...
Batman è nel fumetto, il Cinema ha avuto solo la fortuna di diffonderlo in tutto il Globo!
Mi dispiace Vito ma non sei esatto. Se rileggi il mio intervento capirei che non tolgo affatto il merito di aver creato il "supereroe" alla DC. E non nego che, ovviamente, la Marvel si sia profondamente ispirata ai personaggi DC.
Ma dire che Stan Lee e soci si siano limitati a scopiazzare è assurdo; dici che inizialmente i personaggi Marvel non avevano lo spessore psicologico attuale. Vero. Ma erano gli anni 60, il fumetto era più ingenuo, così i suoi fruitori.
Ma i personaggi Marvel erano cmq rivoluzionari, molto più complessi e "avanti" di quelli della Distinta Concorrenza.
Dal primo numero di HULK il protagonista, Robert Bruce Banner, mostra un profondo dramma interiore; già allora era chiaro che Hulk fosse la rappresentazione fisica delle paure di Banner, la sua parte negativa; la vita di Banner viene completamente distrutta dal golia verde (anzi, a quei tempi era grigio, come lo è ora nella versione Ultimate).
Trovami un personaggio DC dell'epoca così totalmente distruttivo, negativo, tormentato. Non si poteva nemmeno considerare un supereroe, tutt'altro.
Fai poi l'esempio dei FQ. Anche qui ti sbagli. Prendi La Cosa. Già dai primi numeri osserviamo questo mostro di roccia disperarsi per la sua condizione; la mutazione gli ha sì donato una forza incredibile, ma ha deturpato per sempre il suo volto, il suo corpo (non per niente molto presto Ben Grimm si troverà una fidanzata...cieca!). Conta sempre che erano i 60. Non mi pare un personaggio scialbo e superficiale.
Infine toppi alla stragrande nominando il mitico Spider-man! La ragione del suo successo non è stata la sua capacità di arrampicarsi si muri. La sua fortuna è stata avere tutte le sfighe del mondo (ogni ragazzino un po' "nerd" si poteva identificare in lui) ma, ancora di più...la morte di Zio Ben!
Trovami un personaggio DC che sia responsabile della MORTE di suo padre (seppur adottivo) e continua a ricordare che ci trovavamo nei 60. Il motivo per cui Spider-man diventa un eroe è che, a causa del suo iniziale egoismo, ha provocato la morte di suo zio Ben e vuole espiare la sua colpa. E dici che si trattava di un personaggio scialbo e superficiale?
Vogliamo parlare poi di Devil, il primo super-eroe handicappato della storia???
Non c'è storia. La Marvel da subito ha mostrato uno spirito rivoluzionario ed innovativo ancora completamente assente nella DC (strano che tu sostenga il contrario, perchè anche la Distinta Concorrenza lo ha più volte ammesso); uno spirito d'innovazione che ha permesso alla Marvel di arrivare in poco tempo a contrastare la DC (e se si fosse trattato semplicemente di "scopiazzature", non credo che una piccola casa editrice (allora) come la Marvel sarebbe riuscita a prevalere su una potenza fumettara come la DC. La Marvel ci è riuscita grazie alla famosa formula "super-eroi con super-problemi", che prima NON esisteva.
Lo spirito innovativo della Casa delle Idee non ha mai cessato di esprimersi; per prima ha affrontato temi sociali come la droga (negli anni 70 Harry Osborn cade vittima di un overdose di LSD a causa dei suoi problemi familiari), l'AIDS, le molestie ai minori, l'omosessualità (primo eroe gay Northstar, prima eroina ninfomane-schizofrenica Aurora).
Ogni manuale di fumetti ti riporterà la stessa storia, perchè non è un'idea, sono fatti. La DC ha creato i supereroi; la Marvel li ha rsi umani, deboli, veri. Successivamente, la DC si è giustamente adeguata al nuovo trend, creando prodotti sicuramente all'altezza.Non per niente i personaggi DC hanno subito nel tempo mutazioni e crisi(s) assolute, tali da stravolgere profondamente l'essenza dei personaggi stessi.
Insomma, Superman non è più il Superman degli esordi. Spider-man, invece, è sempre il Peter Parker di un tempo, con la differenza che ora ha trent'anni, è sposato, e insegna nella scuola superiore che frequentava da ragazzino.
I personaggi DC sono prima un costume, poi delle persone; i personaggi Marvel sono prima di tutto, da sempre, uomini e donne, con le loro debolezze e le loro paure.
Un esempio su tutti: prendiamo i due personaggi "portabandiera"...
Superman è Superman (o meglio Kal-El), Clark Kent è solo una maschera.
Spider-man invece è Peter Parker, è l'Uomo Ragno che è solo un costume.
Piuttosto simbolico, direi una sorta di metafora dell'essenza stessa di DC e Marvel. (p.s. domandi "chi non conosce Superman?"...beh, ribatto con un "chi non conosce Spider-man?")
Batman? E' sicuramente il miglior personaggio DC, quello più tenebroso e affascinante. Ma ho letto tante storie del Cavaliere Oscuro e, per lunghi anni, è cmq mancata un'attenzione costante ed aprofondita all'uomo sotto la maschera: Bruce Wayne. Ancora una volta: prima la maschera, poi l'uomo. Facilmente verificabile nel fumetto come nel film che ne è stato tratto (vero, decisamente Milleriano...per fortuna!)
"Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"