Scritto da: VertigoMJ 21/05/2004 9.40
...un film molto piacevole da guardare, molto glammposo direi...ma soprattutto da ascoltare, data la colonna sonora fantastica, un sunto del migliore glam-rock d'annata...alcuni pezzi sono nelle versioni originali, mentre altri sono stati reincisi per l'occorrenza, tra l'altro con la partecipazione di alcune ottime formazioni. Non ci sono pezzi di Bowie - che non ha acconsentito a prestarsi - ma non se ne sente poi troppo la mancanza.
Il film cmq è incentrato sulla scena glam dei primi '70 e sulla figura di Ziggy Sturdust, nonostante diverse forzature ed imprecisioni spazio-temporali. Curt Wild è un ibrido tra Iggy Pop e Lou Reed (la scena del bacio saffico è per esempio una forzatura di un "bacetto" tra Reed e Bowie realmente accaduto - o forse no?!? - dopo il concerto di addio di Ziggy)....altri personqaggi sono più o meno riconoscibili, come Angela, i T.Rex di Bolan (evocati dai Placebo), Brian Ferry, Suzy Quatro, il costumista Buretti e compagnia bella.....
a parte lo scivolone del Bowie che si rifà la faccia per cambiare identità, ci sono allusioni anche ad alcuni periodi precisi della carriera di Bowie: ilk pre-glam di The Man Who Sold, la fellatio tra Ziggy e la chitarra di Ronno, Wild/Pop che incide in studio Gimme Danger con lo staff di Ziggy.... ma in sostanza il film è una critica al Bowie rammollito della fase "pop" anni '80, pallido emulo di se stesso e showman eccentrico da mega-concerto planetario piuttosto che serio musicista. Oltre a ciò il regista ha forzatamente calzato la mano sul valore di liberazione sessuale che il glam-rock in parte certamente ha avuto per gli omosessuali....
resta cmq un "filmetto" come lo chaima il Maggiore Xeno, che fa fatica ad inoltrarsi nello spessore psicologico dei personaggi, spesso un pò finti e plastificati - Brian Slade per primo - a vantaggio delle suggestioni musicali e visive.
Francamente ho seri dubbi che Ziggy sia stato realmente un ingenuo frocetto innamorato di Iggy Pop.
A Bowie il film difatti non è piaciuto troppo.