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Slash,
Teddy ed
io eravamo in tour con i
Guns in Europa.
Anche
Michael si trovava in Europa, e ci disse:
"Faremo insieme il video per la mia canzone!". Chiamò Slash, e gli chiese:
"Metti insieme una band!".
E quando abbiamo girato quel video, c'è stato perfino un momento in cui ci siamo ritrovati in procinto di fare
un mini-concerto davanti ad un pubblico dal vivo.
Così,
Slash lo chiese a me e a Teddy, che suonava le tastiere nei
Guns N' Roses. Michael ci inviò un
jet privato: siamo andati in
Germania, e lo abbiamo girato.
Ricordo che eravamo sul palco... c'era
Muzz dei
Living Color, e
Tony Thompson alla batteria. Avevamo gli amplificatori collegati, e ci eravamo messi a suonare qualcosa. Non stavamo nemmeno suonando quella canzone, stavamo solo strimpellando un po'... E c'era un pubblico,
un pubblico vero, dal vivo.
Non appena Michael sale sul palco,
quel posto esplode. Si sente d'un tratto quell'
urlo tipo
"delirio da Beatles", che è così assordante...
Michael venne da me:
"Che cos'hanno da urlare?", mi chiese con quella voce quasi infantile.
Io lo guardo...
"Perché tu sei Michael Jackson!!!", esclamai. Non potevo credere che non l'avesse capito.
Ma sembrava veramente che non sapesse spiegarsi perché quelle persone stessero urlando.
È stata un'
esperienza davvero divertente... Sono
molto felice che Slash ci abbia chiesto di farne parte».
Questo, il ricordo personalissimo che l'ex-chitarrista dei
Guns N' Roses Gilby Clarke ha consegnato negli scorsi giorni al
podcast "Scars And Guitars", in un'
intervista esclusiva di fine aprile, sulla sua partecipazione al video del singolo di
Michael Jackson "Give In To Me", il
settimo estratto dall'album
"Dangerous".
Il
videoclip, diretto dal regista inglese
Andy Morahan, fu girato il
25 giugno 1992 a
Monaco di Baviera, in
Germania, all'interno di una vecchia fabbrica: appena due giorni più tardi, proprio nell'
Olympiastadion della città tedesca, Michael avrebbe aperto in grande stile il suo imponente
"Dangerous World Tour".
Al momento della realizzazione del video, dunque, il Re del Pop si trovava a
Monaco proprio per le prove del concerto di apertura del tour. E, come ricordato da
Gilby Clarke nella sua recente testimonianza, vi presero parte - oltre a lui ed al carismatico
Slash, l'altro chitarrista dei
Guns N' Roses - il tastierista
Teddy 'Zig Zag' Andreadis, il batterista
Tony Thompson, e il bassista dei
Living Color,
Muzz Skillings.
Secondo quanto lo stesso Michael dichiarò durante la celebre
intervista ad Oprah Winfrey al
Neverland Ranch, trasmessa in diretta in tutto il mondo, per girare il video di
"Give In To Me" furono sufficienti
sole due ore.
Nella sua
versione originale, le immagini della
grintosa performance del Re del Pop sul palco, accompagnato dagli altri musicisti, si alternavano con quelle di un
gruppo di ragazzi e ragazze che, dopo aver fumato e bevuto, finivano per litigare tra di loro.
Ma a Michael non piacque questa versione, e decise di
tagliare le scene che avevano per protagonisti quei giovani. Verso la fine del video, poi, un
effetto speciale creato al computer avrebbe dato l'impressione che lui si esibisse sul palco con
l'elettricità che sembrava attraversargli il corpo.
Il video di
"Give In To Me" fu trasmesso per la prima volta
in anteprima mondiale proprio nel corso dell'
intervista di Michael con Oprah, nel
gennaio del 1993: il
singolo omonimo sarebbe uscito poche settimane più tardi, il
15 febbraio dello stesso anno.
A quell'anteprima mondiale durante l'intervista fece poi seguito
la pubblicazione ufficiale del video
in VHS, all'interno della
collection "Dangerous: The Short Films", che sempre nel
1993 raccolse appunto i videoclip estratti dall'album
"Dangerous": era la
versione voluta espressamente
da Michael, senza le immagini del gruppo di ragazzi, ma con più inquadrature su di lui e sulla
performance musicale sul palco.
Per poterne scoprire la
versione originale, invece, abbiamo dovuto aspettare il
2010, l'anno successivo alla tragica scomparsa del Re del Pop, quando il video di
"Give In To Me" è stato ripubblicato - per giunta, anche in una
forma rimasterizzata - nella raccolta
"Michael Jackson's Vision", su
DVD.
Oggi, il racconto di
Gilby Clarke, con il ricordo della sua
esperienza professionale e umana a tu per tu con Michael e del suo
coinvolgimento nella realizzazione del video, aggiunge un ulteriore tassello alla nostra conoscenza dei retroscena legati al
«miglior brano Hard Rock di Michael Jackson», secondo la definizione data da
David Browne in
"Music Review: Dangerous, by Michael Jackson" (
"Entertainment Weekly", 29 novembre 1991).
Gilby Clarke in una delle sue immagini più recenti.
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A cura di
Francesca De Donatis per il
Michael Jackson FanSquare.