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LA NOSTRA LETTERA AL DIR. BELPIETRO
Nella vergognosa cloaca mediatica generata dalla fiction televisiva "Leaving Neverland", Panorama.it era stata l'unica rivista in Italia ad essersi distinta per professionalità e genuino spirito d'informazione. O, per meglio dire, di anti-disinformazione.
Questo per merito del giornalista musicale Gabriele Antonucci che, con approccio critico e intellettualmente onesto, si era premurato di informarsi sui fatti reali (anche e soprattutto tramite questa Pagina e il suo Gruppo ufficiale Michael Jackson FanSquare • ITALIA) e di divulgarli in un interessantissimo articolo di debunking dal titolo "Michael Jackson: i dubbi sul documentario Leaving Neverland".
Parliamo al passato perché due giorni fa, 31 Luglio 2019, proprio su "Panorama" è comparso un articolo di ben altro tenore a firma del giornalista politico Francesco Borgonovo.
Titolo: ''La danza macabra del CYBORG JACKSON''.
Dopo essere scaduto nelle solite bufale trite e ritrite, come quella sul fantomatico "sbiancamento" della pelle o sul «sesso incerto» di MJ, il signor Borgonovo è andato oltre: sposando in toto le tesi colpevoliste del libro di Margo Jefferson, l'articolista ha restituito al lettore un'immagine fortemente lesiva della dignità e dell'onore di Michael Jackson, rappresentato come l'anticipazione negativa del degrado della cultura occidentale moderna. Un «eterno bambino perfido» schiavo dei suoi desideri.
Il tutto, tra le altre cose, scavalcando l'ottimo lavoro fin qui svolto dal suo collega Gabriele Antonucci, il cui recente libro "Michael Jackson: La musica, il messaggio, l'eredità artistica" non è stato neanche citato, come invece fatto con quello della Jefferson.
Di seguito, l'email che abbiamo appena inviato al direttore di "Panorama" Maurizio Belpietro, in rappresentanza di tutta la comunità del Michael Jackson FanSquare.
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::: EGREGIO DIRETTOR BELPIETRO... :::
Egregio direttore Maurizio Belpietro,
Dopo l'ondata diffamatoria scaturita dal cosidetto documentario "Leaving Neverland", e la presa di posizione della stragrande maggioranza dei mass media in favore del suddetto, avevamo notato, con grande soddisfazione e sorpresa, che una delle pochissime testate giornalistiche ad ergersi come voce [sobria] fuori dal coro era stata proprio "Panorama".
Ci riferiamo in particolare all'articolo ''Michael Jackson: i dubbi sul documentario Leaving Neverland", di Gabriele Antonucci, in cui erano state fatte notare molte gravi discrepanze nella storia raccontata dai due protagonisti di quella che, più volte, abbiamo definito una «fiction televisiva».
Nostro malgrado, in data 31 Luglio 2019 ci siamo ritrovati a leggere un articolo, pubblicato proprio dalla rivista da Lei diretta, dal titolo già di per sé assai discutibile: "La danza macabra del CYBORG JACKSON". Una caduta di stile e di professionalità che ci ha lasciati oltremodo basiti.
I contenuti e i sinonimi utilizzati sono estremisti, bigotti e agli antipodi della verità. Quella stessa verità che, fino a poco tempo prima, vi eravate prodigati di diffondere.
Come ben saprete, grazie a una legge emanata il 4 Luglio 1966 sotto l'Amministrazione del Presidente Lyndon B. Johnson e denominata "Freedom of Information Act", i giornalisti americani hanno avuto modo di attingere più facilmente a informazioni fino ad allora coperte da segretezza, di carattere storico o di attualità.
Con l'avvento dell'era internettiana, tali informazioni si sono estese a tutto il mondo, e sono fruibili per chiunque abbia necessità e soprattutto voglia di attingervi.
Ad esempio, nell'articolo del signor Borgonovo si fa menzione di Michael Jackson additandolo a persona che, senza il minimo indugio e con trucchi fantascientifici, avrebbe volontariamente cambiato il colore della sua pelle.
Ebbene, grazie proprio al ''Freedom of Information Act'', è possibile oggi consultare tutte le documentazioni che comprovano, oltre ogni ragionevole dubbio, che Michael Jackson soffrisse di una malattia della pelle chiamata "Vitiligine"; la quale, nel corso dei decenni, ha trasformato un uomo di colore in una persona dall'epidermide traslucida.
Di seguito il risultato del referto autoptico di Michael Jackson che conferma, a pagina 11 e 36 dello stesso, la validità scientifica delle nostre affermazioni: www.documentcloud.org/…/251735-autopsy-0001-optimize…
Attenzione: lungi da noi difendere un qualsiasi (vero) autore di quello che consideriamo il peggiore dei crimini, ovvero l'abuso di minori. Ma non è accusando un innocente che si crea giustizia per le (vere) vittime.
Motivo per cui, qualche mese fa, abbiamo intrapreso una ricerca approfondita al fine di far luce su questo tema, ormai oggetto di malevoli e spesso gratuite diffamazioni da parte di giornalisti che, in preda alla frenesia di pubblicare per primi la notizia, tralasciano volutamente i fatti in nome della facile presa sulle masse.
Dopo meticolose ricerche, svolte con mente aperta e scevra da ogni sorta di pregiudizio, siamo giunti alla conclusione unanime che l'unica vera vittima in questa storia è, ed è sempre stata, soltanto una: Michael Jackson.
Prossimamente il frutto di tale lavoro vedrà la luce sul nostro sito ufficiale in via di realizzazione, tramite una serie di articoli dettagliati ed esaustivi volti ad essere consultati da chiunque apprezzi un'informazione libera e obiettiva. Incluso - ci auguriamo - Lei.
Uno dei tantissimi esempi, quello più lampante, riguarderà la documentazione sulla pluriennale investigazione dell'FBI nei confronti di Michael Jackson, che scagiona quest'ultimo sia dalle accuse del 1993 che del 2003.
Tale documentazione, composta da ben 333 pagine, è consultabile direttamente dal sito ufficiale dell'intelligence statunitense: vault.fbi.gov/Michael%20Jackson
Dunque, se anche noi siamo stati capaci di analizzare la verità su Michael Jackson grazie alla legge sopra citata, ci è davvero difficile comprendere come un giornalista professionista, al secolo Francesco Borgonovo, non abbia avuto l'accortezza e/o la voglia di fare lo stesso, al fine di informare (e non disinformare) i vostri affezionati lettori.
Il lavoro del giornalista consisterebbe proprio in questo: informarsi per informare, evitando becera propaganda.
Riguardo Margo Jefferson, reputiamo che la giornalista sia semplicemente vittima dell'isteria di massa generata dal cosidetto ''MeToo Movement'', a causa del quale la pubblicazione del semplice hashtag #MeeToo garantisce un certificato di verità assoluta.
E questo non nei tribunali ma nei social network, inquieti e inquietanti rappresentanti di un nuovo sistema giuridico assai pericoloso. Un sistema che trasforma il moderno essere umano in una massa retrograda e bifolca la quale, con forconi/tastiere e torce/smartphone alla mano, decide sbraitando chi è da condannare e chi no.
Quel che è peggio, è che questa giuria mediatica può colpire chiunque di noi in qualsiasi momento, con la sostanziale differenza che almeno i vivi potranno essere in grado di difendersi. Lusso che a Michael Jackson, purtroppo, non è concesso da più di dieci anni.
Quando ne ebbe occasione, nel famoso "processo del secolo", fu proclamato ''non colpevole'' ben quattordici volte, per tutti i capi di accusa a lui imputati. Ma questo non fa notizia. Questo, per il signor Borgonovo, è irrilevante.
Ci auguriamo non lo sia anche per lei.
Grazie per l'attenzione e cordiali Saluti,
- Mjfs Michael Jackson FanSquare.
Dal 2001, la più grande Community jacksoniana d'Italia e Fan Club italiano di Michael Jackson.
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