Io sono

Io sono il ciotolo sul fondo del lago,
ricordo il passato glorioso sul fianco del monte
la ghiaccia rovina e l'incontro col fiume.

Rotolo nel fiume impetuoso, memore
del caldo sole e delle algide notti lassù
da dove guatavo la pianura.

Sono Francesco, di Pietro Bernardone
Quando mi spogliai nudo in Assisi,
mio padre si vergognò del mio corpo esposto
ma non del vil denaro del suo mercato.
Il grande Papa ci accolse miseri e maleodoranti
protetto dal profumo di santità che aleggiava intorno.
Ora che son con Loro, non vedo Innocenzo tra noi,
forse sarà ancora, di croce vestito,
a massacrar pagani.

Sono la guerra,
Mi nutro di sangue, lacrime e falsi ideali
esisto perche la guerra è in noi, in tutti noi.
Sono colei che custodisce i germi
dell'umana estinzione.

Scrivi qui da poco, così ho letto, quindi ancora nessuno ti ha dato dei suggerimenti ecc... non sono certo la persona adatta per darli, anche se è dal 2005 che scrivo qui con pause più o meno lunghe; ho avuto molte soddisfazioni ma anche molte critiche, costruttive.
Comunque la tua poe pur molto descrittiva, il messaggio che ne colgo non mi è chiaro, tu vuoi essere tutto ciò che scrivi o ti sembra di annegare in questo mondo che sembra anelare solo alla sua distruzione? Sia individuale che universale?

ciao, Rosa