22/02/2018 00:00 |
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| | | Post: 17.729 | Registrato il: 09/08/2004
| Utente Gold | | OFFLINE |
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mano a mano che arriva il mattino appare questa città elettronica sento che è casa mia guardo le sedie vuote attorno al tavolo e capisco che sono solo non me ne frega niente basta il monitor per essere nel mondo ho perso le tracce della notte e dei sogni sono di memoria debole è appena per caso che mi accorgo di vivere mangio bevo e vado al cesso poi caffè sigarette e social network sono un animale sociale lo diceva aristotele sono una bestia pigra e irriverente non mi chiedo a cosa serve la notte se al mattino ho qualcosa da bere io bevo tutto ciò che è alcolico poi fumo e mi socializzo in rete incontro gente amica gente nemica fa lo stesso basta giocare mi resta tempo tanto tempo per fare le cose cose buie come la notte cose luccicanti come le monete che siano lodate le cose c'è solo una verità elettronica nelle cose come nelle poesie ma le poesie non servono a nulla quando ne scrivo una è come schiacciarmi un foruncolo mi fa sentire libero e poi entro nel club elegante degli intellettuali da blog libero di dire cazzate libero in questa città elettronica avvolta nel suo soffice velo di particelle da respirare da espettorare da vaffanculare amen vanni 2018 febbraio vanni |
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