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Giugno: in arrivo altre fake news su Michael Jackson

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2017 17:36
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17/06/2017 23:45
 
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Giugno: in arrivo altre fake news su Michael Jackson.

7 Giugno, 2017.

Mentre l'ottavo anniversario della morte di Michael Jackson si avvicina, posssiamo aspettarci un altro giro di false notizie dai tabloid, come al solito, intorno a date importanti correlate a Michael Jackson.

Una di queste notizie false è già stata annunciata qualche settimana fa in un articolo sul sito del Daily Mail Online, riguardo a Michael Jacobshagen, che sarebbe stato intervistato da Daphne Barak per uno show televisivo australiano.

Stando all'articolo l'intervista dovrebbe andare in onda intorno all'anniversario della morte di Michael Jackson di quest'anno, ovvero il 25 giugno.

Per quelli che non conoscono questi due nomi, lasciate che vi dica che questa Daphne Barak si autodefinisce "intervistatrice internazionale" e che ha una lunga lista di precedenti in cui ha tormentato Michael Jackson nel tentativo di intervistarlo. Michael è addirittura fuggito da lei una volta in un hotel di Las Vegas, quando suo padre avrebbe apparentemente promesso a Barak un'intervista con Michael, che però lui non voleva concedere.

Michael Jacobshagen è un giovane uomo tedesco che una volta ha incontrato Michael da bambino, passando con lui un paio di settimane durante l'History tour, mentre ora sostiene di essere stato amico di Michael Jackson per oltre vent'anni e tenta di fare soldi con interviste riguardo a Michael Jackson, molte delle quali infarcite di falsità e storie che non può sapere.

"L'AVVOLTOIO IMPICCIONE DEI TABLOID"

Diamo prima una rapida occhiata a Daphne Barak e ricordiamo qualche informazione già nota su di lei. È già stato detto che tipo di "intervistatrice" è in questo post di Helena.



Daphne Barak - qui con Tom Barrack, che ha fatto parte del team per la campagna elettorale di Donald Trump ed è stato presidente del suo Comitato di Inaugurazione.


È chiaro che lei non piaccia a Michael Jackson in quanto lo ha tormentato, era interessata solo a fare scalpore e ha trasformato tutto quello che ha sentito su di lui in menzogne.

In un altro post su un'intervista che ha fatto con Aaron Carter, Helena aveva già detto nel 2011:

"Daphne Barak ha intervistato Aaron Carter nel 2011, alla vigilia del secondo anniversario della morte di Michael.

Tutte le circostanze erano favorevoli, Carter era appena uscito dalla riabilitazione e stava lavorando a un nuovo album (e naturalmente aveva bisogno di promuoverlo). Era un pretesto conveniente per una conversazione che avrebbe potuto nascondere il vero scopo della conversazione, estorcergli quante più informazioni possibili riguardo a Michael Jackson e creare una storia diffamante in vista dell'anniversario.

Oltre a tutto il male che ha provocato a Michael Jackson in precedenza, Daphne Barak ha inseguito con costanza questo obiettivo per gli ultimi tre anni. Sin dalla morte di Michael ha segnato regolarmente ogni maggio o giugno con una storia che parlava di lui come di "un'anima persa" a causa dei narcotici."


Durante il primo dei tre anni di cui Helena ha parlato, nel 2009, Daphne Barak ha diffuso la menzogna della cosiddetta "consueta lavanda gastrica di Michael per le droghe", attribuendo questa storia alla tata Grace Rwaramba.
Nel 2010 è stata la fonte dei nastri sospetti in cui qualcuno con una voce che sembrava appartenere a Michael Jackson sotto l'effetto di droghe parlava alla segreteria telefonica di un "amico senza nome".
E nel 2011 ha diffuso la sgradevole storia dell' "intervista" di Aaron Carter che alludeva alla dipendenza dalle droghe di Michael e ai "comportamenti inappropriati" con i bambini.

(Per favore leggere il resto del post per informarvi riguardo a questa donna!)

…e rieccoci con nuove sue bugie per "celebrare" l'anniversario della morte di Michael.

Questo articolo conferma le nostre conclusioni. Daphne Barak viene chiamata qui "un avvoltoio impiccione dei tabloid che si traveste da giornalista", ovviamente una descrizione calzante.

L'articolo del Daily Mail sopracitato, datato 7 maggio 2017 e relativo all'intervista con Jacobshagen, è passato probabilmente inosservato per molti fan di MJ e molti lettori: in quanto separato dal British Daily Mail è stato diffuso solamente da una serie di tabloid online di terza classe, anche se in un contesto internazionale. E noi stavamo pensando se avremmo dovuto dare attenzione o meno a queste "notizie", dato che Jacobshagen non è una figura importante nella vita storica di Michael Jackson e ama ricevere l'attenzione dei tabloid.
D'altra parte nell'articolo ci sono anche menzogne così sfacciate che non possiamo ignorarlo in quanto blogger fan di MJ che combattono per la verità, senza contare che l'articolo parlava di una trasmissione televisiva "in Australia, USA e altri mercati" a giugno.

IL FALSO AMICO

Prima di addentrarci in alcuni dei dettagli dell'articolo diamo una rapida occhiata a Jacobshagen e a come lui stesso si presenta.



Michael Jacobshagen che mostra una foto con Michael Jackson e lui da bambino nella suite dell'hotel "Bayerischer Hof" a Monaco, dove è stato una volta con Michael Jackson.

Stando alle sue stesse precedenti affermazioni ha incontrato Michael solo durante l'infanzia: la prima volta a Disneyland Paris nel 1995, poi durante il tour History in Germania nel 1997 e un'altra volta nel 1998, per due settimane, a Monaco. Non tutte queste informazioni sono verificate, e non sappiamo precisamente in che orari si sono incontrati, ma complessivamente avranno speso al massimo qualche settimana insieme, tra il 1995 e il 1998.

Questo è quello che lui stesso ha affermato molto vagamente dopo la morte di Michael Jackson, quando ha iniziato a concedere interviste per i tabloid e pesentato il suo libro autopubblicato "Will you be my friend".

Ha anche raccontato a svariati tabloid che Prince e Paris non sono figli biologici di Michael e parlato della dipendenza dalle droghe di Michael, come se avesse delle informazioni di prima mano, sostenendo di essere stato un amico intimo della famiglia Jackson.

È anche colui che è diventato famoso tra i fan per aver lasciato entrare un reporter di un tabloid tedesco nel mausoleo di Michael nel Forest Lawn Memorial Park a Glendale nel 2014, quando qualcuno gli ha dato la password per entrare.

Tempo dopo ha iniziato a "estendere" il suo legame con Michael e ora racconta regolarmente che è stato un suo amico intimo per decenni. Al momento il suo sito web in cui ha pubblicizzato il suo libro è down, quindi non possiamo più verificare cosa ha affermato in precedenza sul sito.

Tuttavia un articolo apparso nel 2013 sul tabloid tedesco "Bild", basato su un'intervista di allora, riportava che l'ultima telefonata tra Jackson e Jacobshagen avvenne nel 2001, e che non ci sono stati altri contatti in seguito.



"Dopo un'ultima telefonata nel 2001 lui e la superstar non ebbero altri contatti."

LA STORIA FALSA

La cosa più disturbante è che ciò che sembra aver detto a Daphne Barak nell'intervista di maggio 2017 menzionata sopra. Diamo quindi un'occhiata ai dettagli e facciamoci un paio di domande.

L'articolo dice:

"Michael Jackson aveva predetto che sarebbe stato assassinato in alcune note scritte a mano che diede ad un amico settimane prima della sua morte causata da un'overdose di droga nel 2009." […]

"Jacobshagen racconta a Barak come uno spaventato Jackson lo hachiamato da un nascondiglio a Las Vegas.
La star si stava preparando per un tour al London O2 ma implorò il suo amico di prendere un volo dalla Germania agli Stati Uniti per stare con lui." […]

"Dopo che lui decollò e spese tre giorni con la preoccupata star, Jackson consegnò a Jacobshagen le note scritte. Jacobshagen dichiarò che nelle note Michael continuava a dire che 'loro' stavano tentando di ucciderlo."


Ok, stando a questo articolo Jacobshagen ha raccontato a Barak che venne chiamato da Jackson "settimane prima della sua morte" per confessargli che temeva sarebbe stato assassinato, e che Jacobshagen partì poi per gli USA e spese 3 giorni con Jackson.

Com'è possibile, se nessuno aveva mai nemmeno parlato di tutto ciò prima d'ora? Le settimane precedenti alla morte di Jackson sono state esaminate minuziosamente durante i processi Murray e AEG. Qualcuno sarebbe dovuto essere a conoscenza del fatto che quest'uomo tedesco aveva incontrato Michael, almeno i suoi bambini. Non hanno mai menzionato di aver visto Michael Jacobshagen.

Michael aveva un programma molto fitto e rigido nei suoi ultimi mesi a Los Angeles. Non poteva avere il tempo necessario per una pausa di 3 giorni per incontrarsi in segreto con Jacobshagen (senza i suoi bambini?). Inoltre MJ non avrebbe mai confidato i suoi problemi a qualcuno incontrato una sola volta, da bambino, per poche settimane negli anni 90, e che non ha fatto parte della sua vita dopo allora.
Questa è una grossa bugia! Non c'è stato nessun incontro tra i due prima della morte di Jackson. E non c'è stato alcun contatto tra i due nell'ultimo anno della sua vita.

In più Michael non era in un "nascondiglio a Las Vegas" nelle sue ultime settimane. Aveva già lasciato Las Vegas alla fine del 2008 ed era a Los Angeles per prepararsi per il tour londinese.
Inoltre nei processi è stato attestato che Murray ha "curato" Michael quotidianamente nella sua residenza di Los Angeles dall'aprile del 2009 fino alla sua morte. E cosa dire delle guardie del corpo che gli giravano sempre intorno?
Quand'è che Jacobshagen avrebbe avuto l'opportunità di restare da solo con Michael per 3 giorni, lontano dai suoi bambini? Che assurdità!

"Le lettere supporteranno ciò che in molti credono, incluse la figlia Paris e la sorella LaToya: il Re del Pop è stato assassinato.

Nei 13 messaggi dichiarava: "Stanno tentando di uccidermi" e "Temo per la mia vita".

L'esistenza di queste lettere è stata rivelata per la prima volta dall'uomo d'affari tedesco trentaquattrenne Michael Jacobshagen (che ha mantenuto un'amicizia ventennale con la star) in un'intervista con Daphne Barak per lo show televisivo australiano "Sunday Night".


La prova dell'esistenza di questi "13 messaggi" al momento non è ancora stata presentata da Jacobshagen. Non rimane che vedere se verranno mostrati nello show. Ma non potrà essere provato che siano stati consegnati a lui personalmente da Michael.

In un'intervista precedente risalente a febbraio di quest'anno (anche in tedesco) Jacobshagen ha raccontato di aver ricevuto le note dalla madre di Michael:



"Jacobshagen afferma che la madre di Michael gli ha consegnato i messaggi a metà del 2015, in modo che potesse portare alla luce la verità."

Michael ha sempre scritto note, alcune delle quali sono già di dominio pubblico, quindi non sappiamo esattamente se Katherine Jackson ne abbia consegnate alcune a Jacobshagen o se lui se le sia completamente inventate, ma di sicuro non le ha ricevute personalmente da Michael nel 2009.

Se dovesse essere vero ci si dovrebbe porre una domanda: perché Jacobshagen non ha consegnato le note alla polizia o ai procuratori quando Michael è morto ed era stato fissato un processo contro Murray?

Perché non ne ha immediatamente parlato, la morte di Michael si è avverata dopo le sue presunte richieste di aiuto al suo cosiddetto amico? Perché solo ora, dopo 8 anni? La risposta è ovvia: perché non ha mai avuto queste note.

Perché tutte queste persone, che dopo la morte di Michael dichiarano improvvisamente di essere a conoscenza di informazioni decisive, si rivolgono ora ai media, invece di agire in tempo ed informare chi di dovere?
Tutte queste "informazioni" valgono solo i soldi che possono guadagnare con esse? Oppure è ancora redditizio inventare storie dopo tutti questi anni?

E comunque, Michael Jackson è stato "assassinato": non è nulla di nuovo, dato che qualcuno è stato giudicato colpevole di ciò. Apparentemente gli autori di queste "news" considerano la condanna di Murray come qualcosa di irrilevante.

"Il cantante non ha mai chiarito chi intendesse per 'loro', ma alcune note fanno riferimento a promotori musicali di AEG, che stava organizzando spettacoli a Londra in cui si sarebbe dovuto esibire a breve."

Perché mai Michael avrebbe dovuto dare a Jacobshagen queste note quando era in grado di parlargli personalmente? Non ha alcun senso! Se posso parlare con qualcuno di persona per confidargli le mie paure (per tre giorni) non sento il bisogno di dargli delle note misteriose, che oltretutto lo stesso Jacobshagen ha anche dovuto interpretare.
Perché non ha semplicemente chiesto a Jackson chi fossero "loro" se ha avuto l'opportunità di parlare con lui per così tanto tempo senza essere disturbato dai bambini di Michael?

E perché non ha aiutato il suo "amico" come Michael si sarebbe aspettato? Se fosse tutto vero, non si sarebbe confidato con lui per un motivo?

"Dice che ha reso pubbliche le note solo ora per supportare Paris, la figlia di Jackson, che ha recentemente affermato che suo padre è stato assassinato."

Mi piacerebbe chiedere a Jacobshagen se pensa veramente di poter supportare Paris con una menzogna. Paris non lo conosce, è nata nell'anno in cui Jacobshagen dichiara di essere stato con Michael per due settimane a Monaco (1998). Sicuramente non ha bisogno di questo tipo discutibile di supporto.

Jacobshagen ha sempre difeso Jackson dalle accuse di molestie, ma se allo stesso tempo racconta bugie vergognose, menzogne come può essere considerato una fonte affidabile?

Considerando che Jacobshagen parla solo un inglese mediocre, ho inizialmente pensato che magari alcune parti della storia fossero state inventate di sana pianta da Daphne Barak o dal media che ha riportato la notizia (non sarebbe una sorpresa).

Ma questo post di Jacobshagen su Facebook (screenshot) prova che quella che sta tentando di diffondere è proprio una sua storia (perfino alcuni fan di MJ sono stati ingannati):




Ora escono fuori le lettere che il mio amico Michael mi ha dato ad aprile nel 2009, questo mostra e prova per la prima volta che è stato assassinato. E ve lo faccio sapere nella mia intervista di 60 minuti in Australia. Lo dicono LaToya e Paris Jackson, ma io sono il solo a mostrare con le lettere strazianti scritte da Michael stesso che è stato assassinato. Vedrete i nomi delle persone quando vedrete le lettere. Io supporto con questo i figli di Michael Jackson.
Ecco perché le mostro così tardi, perché ora anche Paris Jackson vada avanti. Nessuno ha visto ad aprile quel che vidi io quando sono rimasto 3 giorni da solo con lui, è stato tutto segreto e ne parlo ora per la prima volta. Le lettere parlano da sole.
Giustizia per il crimine su Michael Jackson. Ho parlato di questo anche con Katherine Jackson e mostrato alla famiglia le lettere, sperano veramente di aprire un nuovo processo. In queste lettere ha anche scritto di alcune persone e cosa pensava veramente di loro. Rimanete sintonizzati.
Parlo qui solo dalle note del 2009.
Vi ringrazio tutti per il supporto e per combattere per Michael Jackson.
Michael Jacobshagen

Tralasciando il suo inglese terribile, questo post mostra, secondo me, segni di narcisismo, presunzione e una perdita di contatto con la realtà. Ed è interessante come persino Daphne Barak sembra aver avuto quest'impressione all'inizio.

L'11 aprile ha postato spontaneamente su Twitter con un link a uno stupido articolo su Blanket Jackson:

"E… ecco una persona suonata, che sostiene di avere "lettere di Michael Jackson" mai viste.. Potete crederci? Uno svitato senza principi morali. TRISTE."



A chi altri poteva riferirsi se non a Michael Jacobshagen? Prima lo ha chiamato "persona suonata" e "uno svitato senza principi morali", poi un paio di giorni dopo ha ovviamente cambiato idea e l'ha preso sul serio? Che accoppiata!

Lo scopo del nostro post serve a chiarire ai nostri lettori che questa storia è una fesseria. Dobbiamo aspettarci che queste bugie verranno diffuse in televisione all'anniversario della morte di Michael, quindi vogliamo mettere le cose in chiaro ancora prima che accada.
Siamo sempre stati votati alla verità e smaschereremo sempre le menzogne che vengono dette riguardo a Michael Jackson.

Sì, Michael Jackson è stato ucciso - prima da Conrad Murray che ha letteralmente preso la sua vita. Ed è stato anche da tutti coloro che hanno fatto pressione su di lui, più di tutti AEG Live durante le sue ultime settimane, ma anche coloro che lo hanno portato ad accettare un'altra serie di concerti, da Sneddon, gli accusatori, i media,
consulenti arrivisti ed affaristi egocentrici, come ad esempio Colony Capital (ora Colony NorthStar) con a capo Tom Barrack, di cui Daphne Barak è ovviamente amica, ignorando che lui fa parte di quelli che facevano pressioni a Jackson.

Tuttavia non abbiamo ancora visto nessuna prova, includendo Jacosbhagen, dell'esistenza di una cospirazione intenzionata ad assassinarlo. Ora Jacobshagen vorrebbe supportare quest'idea con false prove. Non funzionerà!

Dovrebbe imparare che le bugie non funzionano mai per difendere la verità!

Dovrebbe imparare che le bugie distruggono la fiducia.

Non sarà mai una persona affidabile per difendere Michael Jackson poiché ha già raccontato troppe frottole.

È un peccato come certi "amici" vendano la fiducia di Michael per denaro!
E che peccato che cooperino con i media le persone che hanno già detto abbastanza menzogne riguardo a Michael!


Fonte

- Traduzione a cura di dearmichael per il Michael Jackson FanSquare -


19/06/2017 17:36
 
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