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15/04/2017 16:59 | |
Annalisa mi porta la sua vita
e me la porge come fosse un uovo.
Annalisa ha uno sguardo ipnotico
mi tesse addosso schermi di parole.
Mentre lascio che imbianchi la mia mente
penso che è tardi, sembra tutto quanto
inesorabilmente visto e già vissuto.
O forse sono in ritardo per sorprendermi?
Annalisa ha vent'anni, forse li ho avuti anch'io
ma non era previsto il ricordare.
Così, la ascolto barando a rimpiattino
per non svegliare il cuore.
E poi, quand'anche ricordassi, che cosa potrei dire?
Che sarà solo una lunga cicatrice
a dar senso al suo esistere, che avrà uomini, figli,
lacrime aborti tradimenti, per poi ricominciare?
Piano, pianissimo, mi nasce un'attitudine
come di madre-terra tenera e disperata
che nulla può cambiare
ma solamente piangere, sorridere
e invitare a tornare a germogliare.
susy
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