Così sono andate le cose.
Non è dato il perché, nel corridoio
immenso delle anime
dove si incrocia la linea della vita
con la mano del destino, nascosta in
un’altalena di api o dentro un sasso.
Il lungofiume appare curvo
tra l’oggi temerario e la bellezza folgorata
di un’estate - ora senza cifra
in cui ogni danza nuziale, ogni
festa dell’essere cede all’oltraggio
di un attimo scomposto.
Rivivi nella nebbia d’un’alba tronca
fra i cavalli bizzarri della mente
e tuttavia rivivi, angelo amico:
da un battito sull'orlo della notte
cronaca nasce - e il nome senza età, quel
remoto di noi sacro all’unione
che rimedia il distacco originale.
[Modificato da fabio9 05/03/2017 13:28]