"Voglio che he le urla del pubblico si sentano nel raggio di parecchie miglia" aveva detto Michael a Ed Alonzo, l'illusionista e comico assunto per affiancarlo sul palco di Londra con due giganteschi numeri di magia, ed era entusiasta di quanto avevano escogitato come introduzione al pezzo di apertura del concerto, Wanna Be Startin' Something.
Mentre Michael si celava nel buio della scena, una luminosa sfera di vetro sarebbe rimasta sospesa a mezz'aria, avrebbe fluttuato tutt'intorno al suo corpo avvolto nella tuta spaziale, e si sarebbe diretta verso il pubblico, acquistando velocità e intensità, mentre sorvolava le teste dei fan, tornava verso il palco, percorrendo rasente il pavimento, per poi risollevarsi, atterrare nel palmo aperto di Michael ed esplodere in un lampo incandescente prima di scomparire.
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Dal libro "Vita, morte, segreti e leggenda del Re del Pop", di Randall Sullivan