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Varcando le porte di HAYVENHURST: tutta la STORIA della celebre CASA di famiglia a ENCINO

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2017 16:21
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16/08/2015 22:21
 
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4641 Hayvenhurst Avenue, Encino - Los Angeles, California

E' recente l'indiscrezione secondo cui l'Estate di Michael Jackson starebbe vagliando l'ipotesi di aprire al pubblico la celebre casa di famiglia a Encino.

Ma quanto sappiamo davvero della storia e della struttura di Hayvenhurst?

Questo articolo ricostruisce nei dettagli tutto ciò che c'è da sapere in merito, servendosi soprattutto dei racconti di Katherine e Jermaine. Buona lettura!


Il 5 maggio 1971 la famiglia Jackson lascia la casa di Bowmont Drive e si trasferisce al 4641 Hayvenhurst Avenue a Encino, un sobborgo di Los Angeles. Questa casa, acquistata per 140.000 dollari da Joseph e Katherine grazie al successo dei Jackson 5, resta ancora la casa di famiglia, anche se né l'uno né l'altra vi abitano più.






Katherine racconta: «Decidemmo di acquistare una grande casa per tutta la famiglia. Dopo aver vissuto per 2 anni in due diverse case affittate dalla Motown, pensammo che fosse giunto il momento di avere la nostra casa.
In primo luogo limitammo la nostra ricerca a Hollywood. L'idea era di essere vicini agli studi di registrazione della Motown. E poi, finalmente, decidemmo di acquistare una casa in cima alla collina, Bel Air, che domina la città.

Il nostro agente immobiliare, per dimostrarci di aver ragione e che avremmo fatto un buon investimento, un giorno ci portò nella valle di San Fernando, mostrandoci una casa a Encino che era in vendita per circa la stessa cifra, vale a dire 140.000 dollari. Era convinto che questa casa di Encino, rispetto a quella di Bel Air, fosse molto meno interessante in quanto situata su un terreno pianeggiante e non dotata di una vista meravigliosa. Ma alla fine ci innamorammo davvero di quella casa di Encino.
Apprezzammo il fatto che si trovasse su un terreno enorme e che ci fossero diciotto alberi di limone, arancio e mandarino, e anche molto spazio per i ragazzi per poter giocare a basket.

La casa era molto bella. Aveva uno stile tipo ranch californiano, 6 camere da letto, una spaziosa terrazza solarium e cinque bagni. Adorammo in particolare il grande soggiorno luminoso. E infine decidemmo di acquistarla. Ci trasferimmo lì il 5 maggio 1971, un giorno dopo il mio 41° compleanno
» (da "Jackson & Jackson, histoire d'un rêve").

Situata a 30 minuti di auto a nord di Los Angeles, Encino è una delle più ricche comunità metropolitane e vi vivono molte celebrità.
Prima che diventasse proprietà dei Jackson, apparteneva a Earle Hagen, un famoso compositore americano di musica per la televisione. Una sua foto, in piedi sulle scale di casa, può essere vista anche sul suo sito web, le stesse scale su cui la famiglia Jackson posò per la rivista Life nel Settembre 1971.






La proprietà di Encino, che si estende su un ettaro, ha un cancello elettrico, una casa adiacente, un piccolo teatro e una casa per i dipendenti. Nel soggiorno, un divano incorporato nel pavimento fa il giro della stanza.
Sulle pareti sono esposte molte placche, dischi d'oro e di platino, simboli dei milioni di album e singoli venduti.
Un giornalista l'ha definita come "un incrocio tra la hall di un motel e l'etichetta di Sunset Boulevard".






La struttura comprende una piscina olimpionica, mezzo campo di basket, un campo da badminton e uno stand di tiro con l'arco.
La tranquillità che la circonda assicura una pace ininterrotta all'ormai famosa famiglia, che progetta di costruire uno studio e una camera oscura.
Per Michael è amore a prima vista anche per il mosaico di delfini situato sul fondo della piscina.








Racconta Jermaine: «La casa era stata arredata in stile anni '70. Molte porte scorrevoli, sedie di plastica, colori sgargianti, pannelli in legno, e il meglio del meglio era la grande scala a chiocciola che arrivava fino all'enorme salone, dove sguazzavamo sui divani di gomma piuma. C'erano camere a due letti per me e Marlon, Tito e Johnny (Jackson, batterista dei J5), Michael e Randy, La Toya e Janet, Jackie e Ronny (Rancifer, tastierista del gruppo). [...]
Era una grande casa, certo, ma non un castello. Duecentoquaranta metri quadrati per tredici [...] e ogni metro quadrato è stato utilizzato
» (da "You Are Not Alone Michael: Through a Brother's Eyes").



Michael nella sua camera alla fine degli anni '70





Secondo Jermaine, il fatto di vivere in una grande casa fu determinante per gli equilibri all'interno della famiglia.
A Gary, nella piccola casa, ognuno era costretto a stare l'uno accanto all'altro. A Encino, invece, tutti hanno il proprio spazio e possono fare un po' quello che vogliono.
Ciò che determinerà davvero la progressiva disunione della famiglia saranno i matrimoni dei vari fratelli. Primo tra tutti quelli di Tito, che nel 1972 va a vivere con la sua nuova moglie, Dee Dee. Poi Jermaine nel 1973 con Hazel. Jackie si sposa nel 1974 con Enid. Marlon nel '75 con Carol.
Michael ammetterà di aver vissuto molto male questa situazione.

Encino è la casa che ha cresciuto i Jackson 5, che li ha visti diventare I Jacksons e che, soprattutto, ha assistito all'ascesa fulminea di Michael. Una casa che ha visto Michael chiudersi nella sua timidezza e solitudine, una prigione dorata, dove si rifugiava circondato da animali. Ma è anche il luogo dove nacque il primo album da solista di Michael in età adulta: Off The Wall.





La casa com'è oggi. Molto diversa da quando la famiglia si trasferì nel 1971


All'inizio del 1981 Joseph Jackson si trova ad affrontare problemi finanziari e decide di vendere la casa di famiglia trovando l'acquirente perfetto nella persona di... Suo figlio Michael.
Il futuro Re del Pop ne compra la metà, lasciando l'altra a Katherine e Joseph. Tuttavia, poco dopo, Joseph decide di vendere anche la sua quota a Michael.
A Katherine rimane così un quarto dell'abitazione mentre Michael diventa il proprietario di maggioranza di Hayvenhurst .

Nel 1983, Michael decide di rinnovare completamente la casa.
Demolita per essere ricostruita, due anni dopo la residenza diventa un vero e proprio palazzo. Viene aggiunto un secondo piano e tutto l'interno viene ristrutturato a immagine di Michael (durante questo periodo, Michael e alcuni membri della sua famiglia vivranno in un appartamento da lui acquistato nel 5410 Lindley Avenue, a Encino).





I piani di ristrutturazione, 1982


La casa ha uno stile Tudor che Michael aveva scoperto e apprezzato durante un tour nel Regno Unito.
Racconta Katherine: «Visto che Michael aveva pagato interamente la ristrutturazione della nuova casa, è stata decorata secondo i suoi desideri. E' stata una sua idea, per esempio, che la casa dovesse essere in stile Tudor inglese.
Non posso dire che mi piaccia molto questo stile. Per me, queste case sono troppo scure e raccapriccianti. Ma alla fine ci siamo messi d'accordo e abbiamo deciso di avere un sacco di finestre in modo da assicurarci luce in abbondanza
».




L'ESTERNO, IL GIARDINO

La stradina di mattoni porta a una fontana bianca situata di fronte alla casa.






Tutte le finestre vengono decorate con piccole piastrelle di vetro smussato. C'è anche un grande cartello di "Benvenuto" al di sopra delle porte da garage.
Sulla facciata della casa è stato collocato un orologio con numeri romani.




Al centro del cortile c'è un lampione in stile vittoriano e una placca con la scritta “Happiness”.




Sul lato sinistro è presente un edificio di mattoni ispirato alla facciata di un negozio. E' un negozio di giocattoli - come quelli che si vedevano negli anni cinquanta - con le bambole di porcellana, soldatini in legno e piombo, orsacchiotti e mini sedie a dondolo.






C'è anche un negozio di fiori con tante composizioni floreali artificiali sistemate nei loro cesti.






Questa è la parte anteriore dello studio di Michael. [...]
Quando si entra nello studio, per prima cosa si vede un muro dipinto raffigurante una foresta pluviale. Vediamo anche Michael, appollaiato su un albero, che legge dalla Bibbia dei Testimoni di Geova: “I segreti della vita” ("The Secrets Of Life").




Sulla parete esterna dello studio c'e il dipinto di un castello in stile Disney situato su una collina e con un sentiero che conduce a una foresta. In primo piano, Michael è raffigurato come un bambino, e la scena si intitola “Bambini, Castelli e Re”.




Fuori, dei graziosi cigni scivolano languidamente nei laghetti del giardino.




Ci sono anche un paio di pavoni, due lama, due cervi, una giraffa e un montone. Gli animali trascorrono la notte nella stalla e si muovono liberamente durante il giorno. Fan o vicini di casa possono vedere Michael passeggiare con i suoi animali al di fuori di Encino, sul bordo della strada, come si vede nella foto sotto (con il sua lama Louie).






Accanto al garage, Michael ha fatto costruire una versione in miniatura della strada principale di Disneyland; per non parlare del negozio di caramelle. C'e una replica del robot parlante di Abraham Lincoln, come l'attrazione di Disneyland.
Ci sono anche targhe intagliate a mano con i tipici messaggi di Disney World. Ce n'è una in particolare, sospesa in un angolo della casa, che porta la scritta "Segui i tuoi sogni ovunque essi ti portino".




A Encino, Michael ha costruito il suo piccolo mondo Disney, un preludio al parco divertimenti che sarebbe emerso in seguito a Neverland.

«Il cambiamento più sorprendente avvenne nei giardini. Michael mise ovunque fiori a forma di arcobaleno, con tutti i colori dello spettro - dice Jermaine. Un fiumiciattolo scorre nel centro del giardino e si allarga in una conca».




Sentieri di mattoni decorati con fiori esotici e arbusti accuratamente potati serpeggiavano attraverso il vasto terreno e conducevano in un angolo dove Michael amava meditare da solo. La grande piscina era gradevole. L'acqua sgorgava dalle quattro statue raffiguranti un Nettuno barbuto.


INGRESSO ESTERNO




LA CASA




Una volta entrati, si è accolti da una fontana in pietra con dei cavalli scolpiti, in ginocchio. L'ingresso principale ha una doppia porta che si apre su un ampio corridoio lastricato di marmo bianco. La scala a chiocciola si trova al centro, la biblioteca e il piccolo teatro sono situati a sinistra e il soggiorno e la cucina a destra.










Katherine: «Nel corridoio, a destra, il tappeto verde smeraldo conduce alle camere da letto di La Toya e Janet, sulla sinistra si raggiunge quelle dei genitori e di Michael... [in pratica] i loro appartamenti e quelli delle sorelle sono ad entrambe le estremità della casa. [...].
Nei suoi appartamenti, Michael fece installare un camino in mattoni, un bagno in marmo nero e un letto "retrattile" che poteva essere piegato e chiuso contro il muro perché spesso preferiva dormire sul pavimento
».

Katherine aggiunge: «Visto che la camera aveva un soffitto molto alto, suggerii di installare un piccolo secondo piano, una sorta di soppalco con un secondo camino e un secondo bagno. Michael vi pose una sedia da barbiere ed è lì che si faceva tagliare i capelli.
Fu una mia idea quella di costruire un letto pieghevole, che si ripiegasse nel muro. Inizialmente non voleva il letto, voleva solo dormire in un sacco a pelo in modo da ottenere il massimo spazio per praticare i suoi passi di danza. Questo letto ribaltabile sembrava il compromesso ideale. Una volta piegato nel muro, non si notava nemmeno perché era coperto con pannelli di legno
».

Jermaine: «La sua camera si affaccia su un patio di mattoni con un pergolato coperto da vegetazione appoggiata su grandi colonne. Aveva installato una doccia gigante in un angolo e un barbecue piastrellato sul lato opposto: è qui che si sedeva al mattino. Da lì poteva vedere i giardini sulla sinistra e il cortile pavimentato di sotto».






«Un'altra ottima idea per la nostra nuova casa fu di prevedere un seminterrato finito. Pensammo che, disponendo ognuno della propria camera con TV, avremmo rischiato di non vivere più una serata di vita familiare tutti insieme com'eravamo abituati. E questa grande sala giochi nel seminterrato fu davvero un successo per le nostre serate [...]
Vi è anche una grande palestra nella parte alta e un'altra stanza con tutti gli ultimi videogiochi Arcade
» [...].




«Ci sono anche tutte le opere d'arte che Michael ha immagazzinato, in particolare una serie di statue antiche provenienti dall'Europa e una collezione di orologi ornati in oro e bronzo. La maggior parte di questi pezzi sono in mostra nel salotto e nell'ingresso. Michael era così orgoglioso dei suoi oggetti che aveva installato luci a fibra ottica nel soffitto, in modo che la notte rimanessero accese anche quando mancava la corrente elettrica...» - aggiunge Katherine.

Altre immagini dell'interno della casa:








Al piano terra della casa c'è la sala cinema con 32 sedili rivestiti di velluto rosso e dotata di proiettori di 16 e 35 millimetri. Michael vi trascorreva lunghe ore ed erano presenti sempre i film di Fred Astaire e i video dei "Three Stooges", pronti per essere proiettati.
Vicino alla hall, c'è la sala trofei dove molti premi di Michael sono esposti dentro scatole di mogano. I dischi d'oro e di platino dei Jackson ornano le pareti. Ci sono anche targhe, statuette e tutti i diversi riconoscimenti ricevuti, le chiavi delle città che i sindaci hanno donato loro e i modelli delle copertine degli album. Tra le copertine di riviste e altri cimeli spicca un diorama di un metro e ottanta rappresentante Biancaneve e i sette nani.
La sala dei trofei è una della stanze che Michael ha arredato personalmente.






La stanza si intravede in un video girato il 27 aprile 1984 quando, su richiesta di Michael, attori vestiti come Biancaneve e i sette nani vennero a fargli visita a Encino (al min 0:37 circa) e in un'intervista cartacea con Ed Bradley del 1986.





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THE MEMORY ROOM

Bella stanza piena di ricordi, era un progetto segreto di Michael.




Racconta Jermaine: «Per due settimane ci fu proibito di avvicinarci alla mansarda, che non era nient'altro che due stanze strette sopra il garage. Qui è dove Michael architettò il suo progetto segreto insieme ai suoi assistenti.
Quando arrivò il giorno, Michael chiese a tutti i fratelli e sorelle di riunirsi nella sala da pranzo con mamma e Joseph [...] Fu allora che Michael si affacciò alla porta e batté le mani per attirare la nostra attenzione.

"Beh, la mia sorpresa è pronta. Seguitemi!"

In fila, attraversammo il cortile e le scale che conducono al sottotetto. Ero in mezzo al gruppo quando sentii un grido di sorpresa di fronte a me. Quando mi guardai intorno, capii il perché: Michael aveva trasformato l'intero spazio in una stanza dei memorabilia.
Le pareti e il soffitto erano letteralmente ricoperti di immagini scattate nel corso degli anni, sviluppate in formato grande e unite in un collage gigante. [...] Tutto era completamente occupato da fotografie e istantanee dei nostri anni in famiglia, i nostri anni come gruppo e come artisti solisti.
C'erano le foto dei nostri nonni, della famiglia, della nostra casa a 2300 Jackson Street, c'era tutta la storia della nostra infanzia, il tempo dei Jackson 5, le copertine delle riviste, i manifesti dei concerti e le foto della folla. Tutto era lì, la patente della mamma, il certificato di matrimonio dei nostri genitori e il blocco appunti con i migliori scritti di Michael.







Nella seconda stanza c'erano tutti gli accessori, i trofei, i diari, oltre a una vetrina piena di suoi guanti di paillettes.
A metà degli anni '80, creerà lì anche il suo "Wall of Fame": una cinquantina di foto di lui con star come Julie Andrews, Elton John, Jackie Onassis, Frank Sinatra, Barbra Streisand, Sean Connery, Whoopi Goldberg, Joan Collins, Liza Minnelli, Dustin Hoffman, Meryl Streep, James Brown e ET [...] e anche un primo piano della nostra insegnante, Rose Belle.

C'erano inoltre dei messaggi, perfettamente scritti a mano, posizionati su tutta la stanza come dei sottotitoli: "Joseph realizza i suoi sogni attraverso di noi"; "Grazie a Geova, Joseph, Madre, Berry Gordy, Suzanne de Passe, Diana Ross"; "La Terra ha la sua propria musica per chi sa ascoltare".
E nel bagno della mansarda vi era appesa una gigantesca immagine del disco di Diana Ross pubblicato nel 1981, "Why Do Fools Fall In Love?" [...].

Una delle due stanze era dedicata ai Jackson 5. Appena sopra le scale, aveva appeso una foto pubblicitaria in bianco e nero, alta un metro e 60, dove c'eravamo noi ritratti a grandezza naturale... La didascalia recitava così: "Just kids with a dream" ("Soltanto dei ragazzi con un sogno")
.






Su una placca incastonata nel muro, Michael aveva inciso una poesia in lettere d'oro su sfondo nero».




Scattare una foto
E' come catturare un momento
Per fermare il tempo
Per preservare dove eravamo
Come eravamo
Dicono che una foto parli più di mille parole
Quindi, con queste fotografie
Ricreerò alcuni meravigliosi
Magici momenti nella nostra vita
Con la speranza che questo viaggio nel passato
In modo pittoresco
Diventi uno stimolo
Per creare un domani luminoso e di successo


Michael Jackson

Racconta Katherine: «Michael aveva recuperato le foto dalla mia collezione personale. Un giorno, quando non c'ero, venne nella mia stanza, trovò la combinazione della piccola scatola dove le conservavo e le prese. I primi piani di queste immagini occupano tutto lo spazio, non c'è un centimetro quadrato libero. Rimanemmo tutti stupiti, profondamente commossi. Michael ci osservò per vedere le nostre reazioni. Ovviamente, era molto importante per lui sapere che fossimo compiaciuti per quello che aveva fatto.




Nel 1975, Michael aveva iniziato a decorare la mansarda con i suoi abiti e i suoi affetti personali, era già una sorta di museo di Michael Jackson e una galleria della famiglia Jackson. Tra tutte queste cose, vi era una raccolta delle sue giacche di scena, ciascuna sistemata in una vetrina di plexiglas di 1,50 di altezza ed etichettate secondo l'evento in cui le aveva indossate. Ma non vi era solo, per esempio, il "Victory Tour Kansas City Opening Night" [...]. C'era anche quella di "Star On Hollywood Walk Of Fame", la giacca che aveva indossato nel 1984 quando fece visita al presidente Reagan, quella di quando vinse i suoi Grammy...
In un'altra vetrina, Michael aveva sistemato un gran numero dei suoi guanti di paillettes, ma l'esposizione più sorprendente era quella delle statue di cera
» [...]

[n.d.r.]

Nel Febbraio del 2009, una gran parte di questa collezione venne esposta nel Grammy Museum di Los Angeles. La mostra si chiamava: "Michael Jackson: HIStyle".




Michael amava tanto ritrovarsi in soffitta, aveva installato un parquet apposito e uno stereo portatile per poter ballare in mezzo ai suoi ricordi. L'attico è diventato uno dei suoi ritiri, dopo il suo ritorno dal "Victory Tour".


Michael e suo cugino Keith Jackson nella Memory Room






Nel 1988, Michael lascia la casa per stabilirsi da solo nel suo Neverland Ranch che si trova a più di due ore da Los Angeles. Sarà l'ultimo figlio a lasciare Hayvenhurst.


FONTE ORIGINALE: onmjfootsteps

TRADUZIONE A CURA DI: michaeljacksongold

REVISIONE E IMPAGINAZIONE A CURA DI: Compix83 per Michael Jackson FanSquare
[Modificato da Compix 16/08/2015 22:22]
16/08/2015 23:21
 
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[SM=g27836]
che meraviglia....non c'è una cosa che non mi piaccia... [SM=x47928]
Grazie Vincenzo, bel lavoro [SM=g2927039] [SM=x47981]
16/08/2015 23:33
 
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Vincenzo.....complimenti!!!
grazie.... [SM=x47981]

ho divorato tutto [SM=g27836]

...questo posto è meraviglioso...ho sempre avuto un debole per quella mansarda...credo che lì si possa trovare l'essenza di Michael...

grazie ancora.....tutto fantastico [SM=g27823]
17/08/2015 15:21
 
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grazie Vincenzo [SM=g27823]
17/08/2015 17:45
 
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Grazie Vincenzo! bellissimo post.
Qui si che ci sta benissimo un bel "mi piace" [SM=g27823]


Come al solito trovo gli interni un tantinello
pesanti.

Mi fa troppo ridere la foto della moto in casa,
della serie, facciamoci notare ancora di più.
(a meno che quello non sia il garage [SM=x47979] )

[Modificato da migi.mj 17/08/2015 17:48]
18/08/2015 00:40
 
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Complimenti per l'impaginazione allora, Vincenzo [SM=g27827] !
Intanto grazie, tornerò a leggere con calma...
[Modificato da Compix 18/08/2015 01:08]
18/08/2015 01:07
 
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Re:
(Miss Piggy), 18/08/2015 00:40:

Complimenti per l'impaginazione allora, Vincenzo [SM=g27827]



Ti assicuro che mi ci sono volute delle ore [SM=g27828]

Prego a tutti!

PS. Alessia, per sbaglio ho modificato il tuo commento invece che il mio, sorry.


[Modificato da Compix 18/08/2015 01:09]
18/08/2015 01:18
 
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grazie Compix!! [SM=g27811]
sì, da leggere con calma... [SM=g27823]
19/08/2015 14:43
 
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Re: Re:
Compix83, 18/08/2015 01:07:



Ti assicuro che mi ci sono volute delle ore [SM=g27828]

Prego a tutti!

PS. Alessia, per sbaglio ho modificato il tuo commento invece che il mio, sorry.





[SM=g2927014] era ironico ma, ti giuro, non una presa per il sedere!
So che rottura di balle infinita sono i post con tante foto e video!!
19/08/2015 16:53
 
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Re: Re: Re:
(Miss Piggy), 19/08/2015 14:43:



[SM=g2927014] era ironico ma, ti giuro, non una presa per il sedere!
So che rottura di balle infinita sono i post con tante foto e video!!



Figurati, lo avevo capito [SM=g27811]


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