All'autore bisogna spiegare che Michael non era Cassius Clay che si è mezzo giocato la carriera per un principio: rispetto al pugile era molto più intelligente e infinitamente più opportunista.
Le grandi battaglie di Michael - tra cui quelle menzionate nell'articolo - erano indubbiamente su temi "grandi" ma molto generali e per nulla controversi tra l'opinione pubblica; una filantropia alla Bono, una filantropia sicuramente meritoria, ma del tutto innocua per il successo commerciale e per l'immagine.
Tant'è vero che per la sua attività di beneficenza pubblica e diretta (lasciate perdere Arvizo, che è un incidente per una buona azione taciuta) Michael ha ricevuto solo elogi, o al limite critiche per l'ipocrisia del gesto; di critiche manco l'ombra.
Lasciamo poi perdere la tesi secondo cui Michael è diventato un bersaglio ed è stato perseguitato a livello giudiziario "
perchè lottava contro la fame nel mondo o l'AIDS": qua si è al delirio più puro e il delirio non si può commentare.
Ah, buon D.B. Anderson, Michael non avrebbe mai fatto nemmeno una dichiarazione di buon senso ma un po' "compromettente" con la sua iper-vittimistica comunità come quella di Pharrell.
www.theroot.com/articles/culture/2014/11/pharrell_williams_why_aren_t_we_talking_about_michael_brown_s_bully_behav...
Insomma, a tirare per la giacchetta un morto non ci si perde nulla, e l'autore dell'articolo l'ha fatto.
A sto punto lo faccio anch'io e dico: chissà che strali avrebbe lanciato Michael contro l'aumento dell'IMU e l'aggiunta della TASI......
“You have to be realistic about these things.”