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30/04/2014 18:02
 
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Grazie a tutte per aver letto e commentato…pronte per il capitolo 2?

Capitolo 2:

Inseguire i propri sogni!

DIARY:

“ 26 maggio 1995,
Quante volte nella vita si leggono cose che ci fanno sorridere, che ci lasciano stupiti, che ci strappano una lacrima o una risata… Ma la maggior parte di esse sono irraggiungibili…
E come altre persone su questa terra…Riuscirò a raggiungere il mio sogno?”



Ero andata a letto con un espressione da ebete la sera prima,... Pensando e ripensando a come avrei potuto fare per partecipare a quell’imminente tour che si sarebbe dovuto svolgere nel 1996.
Una volta alzata la mia testa era un vortice di pensieri, ma ero convita che in un modo o nell’altro ci sarei riuscita anche io andare a vedere il mio idolo.
* è una notizia sconvolgente!*
Ero felice ovviamente ma il mio sogno più grande come si può intuire era quello di poter ammirare il mio idolo un po’ da vicino, almeno quanta basta per sentire il cuore scalpitare.
Mi diressi in cucina, con l’intenzione di trovare qualcosa di caldo da mettere nello stomaco.. ma il thè era finito.

Un’altra cosa di me che dovete sapere è che amo il thè all’inglese, con qualche goccia di limone e un cucchiaino di zucchero… Ma ovviamente era quasi improbabile che per una mattina mi svegliassi con tutti gli ingredienti in casa per una colazione comi si deve.

E presa da quel pensiero fisso che mi tormentava decisi di chiamare Julia.
Andai in camera, e cercando di non ammazzarmi nell’immenso caos della mia stanza raggiunsi il telefono con il quale avrei inviato la chiamata!
La mia camera era abbastanza grande e luminosa per via di una finestra che al mattino filtrava i raggi del sole facendoli posare sul letto, ormai senza piumone in vista del cambio di stagione.
Non ho mai avuto una casa grande, ma per me lo era abbastanza…
Da quando i miei genitori mi avevano lasciata sola in seguito all’incidente d’auto, che me li aveva portati via, la mia vita è cambiata radicalmente… tanto che con i soldi che mi avevano lasciato decisi di trasferirmi in una casa diversa dalla loro, una casa nuova, nella quale i ricordi, forse, avrebbero potuto tormentarmi di meno.
Presi il telefono in mano e con un piccolo gesto la chiamata partì…
1 squillo, 2 squilli, 3 squilli, al quarto rispose…
- Pronto? - La sua voce non era assonnata, intuii che non si era appena svegliata.
- Ciao julia, sono io… senti volevo chiederti se avevi voglia di uscire questa mattina, magari andiamo a fare colazione e poi un giro insieme… ti va? - Le chiesi, e nel giro di un nanosecondo mi rispose…
- Certo, ci vediamo al solito posto alle 9?-
Il solito posto era il bar non poco distante dalle nostre due case, diciamo un luogo che era a metà strada tra la mia e la sua.
* Non c’è posto migliore per parlare*
- Certo - Risposi subito - Allora ci vediamo tra mezz’ora lì, a dopo tesoro -
Fortunatamente non avevo bisogno di frugare inutilmente nell’armadio alla ricerca di un capo di abbigliamento diverso dal solito… I soliti jeans e maglietta fine scollata andavano benissimo.
Una volta vestita era il problema del trucco, ma non essendo una ragazza che ama i ceroni, anche il trucco fu semplice… Un filo di matita con rimmel e ombretto azzurro in tono con la maglietta, ed il gioco era fatto.
Finito il trucco l’occhio mi cadde sull’orologio che mi svelò che era ora di incamminarsi verso il bar.
Andai verso la porta di casa, presi chiavi giacca leggera e via verso l’appuntamento.
Una volta chiusa la porta ed iniziato a camminare non potei fare a meno di notare che bella giornata fosse.
Un leggero vento, mentre camminavo, muoveva i miei capelli e mi rinfrescava il viso…
* Che bella giornata è oggi, sono sicura che porterà a qualcosa di magico, me lo sento *
E pensando quelle parole mi ritrovai di fronte al bar dove Julia mi aspettava…
- Ciao tesoro – Mi abbracciò – Che bella giornata hai visto? – Mi chiese con il suo solito sorriso solare.
- Si, l’ho notato anche io – Risposi tranquillamente – Ci accomodiamo? – Le chiesi.
Lei mi guardò con il suo sguardo tranquillo e al suo classico sorriso entrammo.
Il bar aveva le pareti chiare color perla, i tono con le tovagliette posate sui tavolinetti, sui quali al centro era posizionato un classico porta tovagliolini di carta.
Dopo pochi minuti un ragazzo sulla ventina si avvicinò tenendo un taccuino in mano..
- Salve – Disse cortesemente – Volete ordinare qualcosa? –
Io e Julia lo guardammo con aria da ragazze tranquille e con voce ferma ma pur sempre tranquilla dissi..
- Si, io vorrei un thè classico con limone a parte e … - Mi voltai verso la mia amica con sguardo sicuro e poi proseguii – E la mia amica un cappuccino con schiuma abbondate .. Grazie -
Finì di annotare le ordinazione e scomparve velocemente tra la gente nel bar…
In un attimo di silenzio che si era creato pensai fosse il momento per dirle dei concerti… così presi un lungo respiro e incominciai a parlare.
- Senti Julia, ieri quando sono tornata a casa mi sono collegata sul sito di Michael no?, e ad un certo punto mi è uscita la notizia che… - Mi fermai un attimo cercando di trattenere l’emozione… poi continuai – Che il prossimo anno incomincia la nuova tournee in vista del nuovo disco di History… -
La guardai e lei fece lo stesso e anche se la voglia di gridare era tanta cercammo di mantenere la calma…
- Cioè mi vuoi dire che potremmo andare a vederlo? – Mi chiese con una mano che torturava un tovagliolino di carta e con aria stupita.
-Si- Risposi con gioia che piano piano scompariva dietro al problema di raggiungere le mete dei concerti.. Continuai – Bhè si, se non ci fosse il problema delle date dei concerti… La prima è a Praga… - Dissi abbassando la testa sconsolata..
Lei pensò un attimo al che rispose…
- Bhèovviamente non è dietro l’angolo… - Si fermò un attimo pensierosa…E nel frattempo, dopo tanto pensare ecco che mi torna in mente una frase…

- ANNUNCIATI CONCERTI DI MICHAEL JACSKON PER IL PROSSIMO ANNO –
Le selezioni partiranno da giugno con relative prove

- Julia ce l’ho… - La presi per mano .
Dall’eccitazione per la notizia non avevo dato troppa importanza alla frase che stava sotto..
-Evidentemente stanno facendo anche delle selezioni.. perché non partecipiamo?- Le chiesi eccitata all’idea di salire su quel palco…
Lei mi guardò un attimo con sguardo serio poi prese parola..
-Emy lo sai che è quasi impossibile riuscirci?, pensi davvero che possa prendere noi?, sai quante persone ci provano?, dovremmo essere veramente preparate… e poi scusa in cosa ci cimentiamo? Emy è una pazzia… - Mi guardò, ma io non volevo incontrare il suo sguardo…
- Julia, l’importate è provarci… - Le dissi mantenendo la calma.. – Lo sai meglio di me, tu che balli e che hai la passione per la danza, dovresti essere la prima a provarci… Non per la carriera… ma per te stessa…
Se hai un sogno si insegue… Me lo hai insegnato tu! –
Per un attimo rimase in silenzio, come pensierosa… e nel mentre tornò il cameriere…
- Ecco qua ragazze - Disse appoggiando le tazzine sul tavolino e scomparendo subito in mezzo alla gente che nel mentre era entrata nel bar…
Intanto Julia era lì che fissava la tazzina quando ad un certo punto alzò lo sguardo verso di me…
- Emy io non me la sento… Non mi va di fare tutta questa strada per raggiungere gli stati uniti e poi scoprire che non servirà a nulla,... –
Mi meravigliavo di lei, ma dopotutto era una sua decisione ed io non avrei mai potuto costringerla…
Terminato di far colazione decidemmo di fare un giro per i negozi e in vista di un eventuale partenza per l’America decisi di acquistare qualcosa di nuovo.
Saranno state le 12 e il tempo, volato molto velocemente come sempre, iniziò a farsi sentire portandomi alla decisione che sarebbe stato meglio tornare a casa…
Uscite da un negozio iniziai a prendere parola…
- Sarebbe meglio se tornassi a casa… così pranzo e poi ho da lavorare oggi pomeriggio-
- Hai delle lezioni oggi pomeriggio? – Mi chiese e io un po’ stanca e scocciata risposi con un sorriso forzato.
- Va bene dai, ti lascio tornare a casa, ci sentiamo oggi quando hai finito?- Mi chiese con un sorriso felice..
- Certo a presto- Le sorrisi e proseguii nella strada che mi avrebbe portato verso casa…
Ma evidentemente non ero abbastanza felice per sorridere a quel bellissimo sole caldo di mezzogiorno…

Che sbadata però, non vi ho ancora parlato del mio lavoro,...
Dopo la laurea in lettere mi sono iscritta per prendere un master di canto ed avere la possibilità di insegnare la mia passione a qualcun altro..
Avevo trovato una scuola in cui guadagnavo il 40% su ogni iscritto più ovviamente lo stipendio mensile, ovviamente non era tantissimo… ma essendo da sola e non avendo tante altre passioni, bhè… mi permettevano di andare avanti tranquillamente…

Arrivai a casa 5 minuti dopo aver salutato Julia, lasciai le chiavi nel cestinetto… la giacca sull’attaccapanni e mi diressi in camera per sistemare i vestiti nuovi nell’armadio…
Successivamente andai in cucina a mettere l’acqua sul fuoco e nel mentre accesi il computer.
Entrai sul sito con fretta e furia per rileggere quella frase… quelle due frasi che per un attimo mi fecero sognare… Cliccai su fai domanda e compilai i miei dati…
Per il tempo di internet era si può dire quasi impossibile che mi rispondessero.. ma nonostante tutto io ci provai… ed anche se la tecnologia era poco specializzata cliccai su INVIA.

ORE 16,00.
La giornata si scandiva lenta e la mia stanchezza iniziava a pesare… ma era ora di iniziare a prepararsi per andare al lavoro.
Cercai di alzarmi dal divano tranquillamente non pensando alla delusione ricevuta da lei..
Una amica che fa di tutto per sembrare tale, ma che nel momento più bello che ci potesse capitare,.. scappa via con la coda fra le gambe… spaventata da una possibile delusione.
Senza pensare di averla data a me.
(Bip Bip… Bip Bip)
Lo schermo del computer si illumina, mi avvicino lentamente con il cuore in gola, nella speranza che sia la direzione provini… Apro il messaggio lentamente, lasciandomi cadere sul divano…

“ Siamo lieti di comunicarle che la sua richiesta è stata ricevuta…
La aspetteremo qua a Los Angeles per rilasciarle il pass alle selezioni.
La aspettiamo per il 15 giugno alle ore 16 e 40…
E le raccomandiamo di stampare il foglio inviato assieme alla lettera da consegnare il tal giorno..
A presto.
La direzione”

Ore 17,00. ( Scuola di canto )

Ero arrivata da poco più di mezz’ora e decisi di parlare con il mio amico e non che collega Carlos… Da tutti chiamato Carl.
La notizia arrivata un ora prima mi aveva reso incapace di intendere e di volere, per questo motivo sentii il bisogno di parlarne con lui…
- Carl, scusa se ti disturbo- Dissi aprendo la porta della stanza – Volevo parlarti un attimo se per te non è un problema..- Mi spostai una ciocca di capelli dietro all’orecchio sinistro.
- Certo… entra pure, tanto il prossimo appuntamento è tra una decina di minuti -
Con un passo tranquillo e senza troppi complimenti mi accomodai nel suo ufficio.
Devo ammettere che non ci entravo spesso, Carl lo incontravo spesso nel corridoio o nelle scale…
Diciamo pure che era un amicizia da macchinetta la nostra, ma penso che non sia importante il luogo, ma il tipo di sentimento e come le persone lo possono ricambiare o lo ricambiano.
Lentamente mi siedo su quella sedia bianca, come il resto dell’arredo.
Le pareti erano color perla, e si potevano ben notare su di essa i vari master, poster, articoli di giornale riguardanti la sua carriera…
Mi fece cenno di accomodarmi mentre io ero intenta a perlustrare quella bellissima stanza… Ovviamente dove vi era musica non potevo mancare.
- Dimmi Emy - mi chiese gentilmente con un sorriso.
- Bhè ti volevo parlare in merito alla notizia della tour di Michael Jackson – Dissi guardandolo negli occhi.
- Bene, immagino che tu voglia partecipare alle esibizioni?- Chiese in tono affermativo, come se stessi facendo la cosa giusta.
- In effetti ho già inviato la domanda e mi hanno anche risposto, devo essere a Los Angeles il 15 giugno… - Feci un pausa… ero talmente emozionata che parlavo come un treno… Ripresi – E volevo chiederti se avevi dei consigli e se avevo fatto la cosa giusta – Rimasi per un attimo attratta dai suoi chiari occhi azzurri, come se mi rapissero, ma la pausa fu breve…
- Io penso che tu abbia fatto la cosa più giusta da fare, in fondo hai una voce ottima, sei anche molto bella…. Io penso che farai una grande figura, ma dimmi… hai gia in mente dove stare per quei giorni di prova?- Sembrava gli importasse l’argomento, allora la mia risposta fu imminente.
- No, purtroppo- Dissi abbassando lo sguardo..
Lui mi guardò un attimo, poi iniziò a sciogliersi in un sorriso, poi iniziò a ridacchiare gentilmente…
* Vorrei sapere cosa hai da ridere?, sono in difficoltà e ridi?... che razza di stron… *
Si alzò in piedi e venne verso di me,… sedendosi poi su un lato della scrivania…
- Io ho una specie di appartamento su a Los Angeles, se ti va te lo posso dare per il tempo a te necessario, tanto io non vado là da quando ho preso il master…
I miei occhi si riempirono di gioia all’istante ma il mio essere orgogliosa, da un lato, mi impediva di rifiutare…
- Carl io… - Mi guardò con sguardo duro e deciso, evidentemente avrebbe fatto di tutto pur di non farmi rifiutare… Immaginavo giusto…
- Emy?, non si discute, è una grande opportunità per te, io lo dico come capo e come amico, non è un’occasione da sprecare… e poi scusa.. cosa c’è di male se ti lascio quella casa per un po’? – Mi chiese…
Forse per lui era normale, ma l’orgoglio a volte può essere una bestia…
-Lo sai che sono orgogliosa Carl, e poi – Mi zittì in un secondo..
- Niente ma… tu ora vai e inizi a prepararti per quelle selezioni- Fece una pausa breve per guardarmi negli occhi, al che continuò… - Vedila così, lo faccio perché ti affido di dare una boccata d’aria a quella casa chiusa ormai da esattamente 5 anni, puro egoismo… Accetti ora? –
Risi senza nemmeno sapere il motivo, ma forse da un lato aveva ragione, un’occasione così non mi sarebbe mai più ricapitata.
- Va bene accetto, ma sei sicuro che non vuoi niente? Guarda che.. – vidi il suo sguarda indurirsi di nuovo al chè stetti in silenzio..
- Tieni – Mi disse porgendomi le chiavi ed io le presi in mano.
Era un mazzetto piccolo composto solo da 4 chiavi… e per ognuna mi spiegò la loro funzione, mi diede un foglietto con l’indirizzo e alla mia domanda riguardante quello mi sorrise..
- Per il lavoro non ti preoccupare, ci penso io a tutto – Mi disse dandomi una pacca sulla spalla…
- Ora vado, ti lascio al tuo appuntamento – dissi alzandomi dalla sedia e avviandomi a uscire… Lui mi bloccò con la sua mano, prendendo il mio braccio..
- Mi raccomando – Mi disse piano nell’orecchio… - In bocca al lupo…
Al che mi lasciò andare e sorridendogli uscii dalla stanza…
* Non ci posso credere! *

Con questo pensiero terminai il mio lavoro, e alle 18 come di consueto tornai a casa.
Scesi dalla mia piccola ma accogliente macchina, acquistata un anno prima per il master in canto, e nel mentre che la mia mente navigava per mille pensieri tra preparativi per il viaggio, sentii suonare il telefono..
Mi spaventai, facendo un sussulto… * Chi può essere a quest’ora? *
Frugai velocemente nella mia borsa e….
Julia. Feci un sospiro, e rimettendo il telefonino in borsa entrai in casa lasciandolo suonare…
Per qualche strano motivo per la prima volta in tutta la mia vita, mi sentii come annoiata da quella chiamata, da quella suoneria, da quella voce, da quel numero.
Insomma la delusione che avevo ricevuto, evidentemente fu grande per il mio cuore di amica leale, quella sensazione di torto…
Il mio cuore dopo più di 7 anni chiedeva una tregua da lei… Era certo il fatto che non l’avrei perdonata facilmente.
Con quella sensazione mi sdraiai sul divano, e tra fame e sonno, vinse il sonno…
Portandomi mentalmente e direttamente a Michael.

To be continued…

Chiar@95

Note dell’ autrice:
Spero vi sia piaciuto, attendo un vostro commento! [SM=x3072554]

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
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