I 3T si esibiranno in Italia a dicembre per beneficenza e pianificano un tributo per i 5 anni dalla scomparsa di MJ, nel 2014

Mi hanno passato questo articolo via email e io copio e incollo



I 3T sono un gruppo molto giovane ma già molto famoso nel mondo grazie al nome che portano e ad il loro più illustre parente: sono infatti i nipoti del grandissimo Michael Jackson, prematuramente scomparso nel 2009 e tutt’ora Re del Pop e della musica internazionale. Il loro nome si deve alle loro iniziali: Taj, Taryll e TJ e lo scorso 5 dicembre hanno partecipato alla serata di beneficenza organizzata dall’Associazione Sharing Love per raccogliere fondi per i bambini del Kenya.Li ho incontrati per conoscere meglio la loro splendida avventura musicale.

-Come è nato il gruppo dei 3T e quale ruolo ha giocato vostro zio Michael in questo?

Taj: Abbiamo iniziato da ragazzini, dato che da sempre, naturalmente, respiriamo musica in casa nostra sia per via dello zio che di nostro padre, Tito, e degli altri nostri parenti. Abbiamo scelto il nome 3T dalle iniziali dei nostri nomi di battesimo perché nostra madre, Dolores, ci ha sempre chiamati così per fare prima ed anche lei è stata una delle nostre prime sostenitrici quando abbiamo iniziato ad esibirci come cantanti. Siamo stati spesso in tournée con loro ed eravamo presenti al tributo di Cardiff assieme a tutta la nostra famiglia, e il ruolo dello zio Michael è stato determinante per noi sia perché è arrivato ai massimi livelli nel mondo della musica internazionale, sia perché ci ha insegnato ad amare prima di tutto col nostro cuore quest’arte splendida e sublime che è espressione della grandezza di Dio e dono per l’uomo.

Taryll: Lo zio ci ha insegnato sempre il valore dello studio e della cultura ed infatti tutti e 3 siamo iscritti all’Università e studiamo musica e canto per imparare sempre nuove cose e coltivare questa grande passione come lui ha sempre fatto. E’stato spesso presente nei nostri video e ci ha sempre portato regali dai suoi viaggi; alcune volte eravamo con lui, come ad esempio nel 1992, quando lo abbiamo accompagnato in Giappone e lui ci ha fatto da guida alla scoperta di questo meraviglioso Paese nei momenti liberi dai concerti: era una persona straordinaria, di grande bontà ed umanità ed ogni giorno lo sentiamo presente accanto a noi.

-Come stanno Paris ed i suoi fratelli e qual è il loro rapporto con voi e il resto della famiglia?

TJ: Per fortuna si è ripresa bene e sta seguendo con profitto i suoi studi nel college in Utah in cui si è trasferita dopo il brutto episodio dello scorso giugno. Ha nuovi amici e cresce molto bene, così come i suoi due fratelli e tutti e 3 ricordano moltissimo il padre sia nel modo di pensare e di comportarsi sia nelle scelte di vita: molto spesso partecipano con noi ad eventi di beneficenza, proprio come lui ha sempre fatto e ci ha insegnato a fare, ed io li seguo personalmente perché dopo la sua prematura scomparsa sono stato nominato loro tutore assieme alla nonna Katherine. Stanno spesso con i miei 2 figli e con gli altri cuginetti e sono bravi a scuola, con tanti amici, crescono sereni, per fortuna.

- Com’è nato il sodalizio con l’Associazione Sharing Love per la raccolta fondi a favore dei bambini del deserto Chalbi, in Kenya?

Taj: Eravamo in concerto a Londra, dove abita la nostra agente, Viola Billups, ed abbiamo sentito di questa importante iniziativa tramite lei che conosce gli organizzatori, per cui abbiamo subito accettato con grande entusiasmo di partecipare alle 4 date italiane: Roma, Milano, Torino e Verona. Lo zio è stato spesso in Africa ed era molto amico di Nelson Mandela, scomparso proprio oggi (5 dicembre 2013, ndr) , per cui è un Paese del quale abbiamo sentito parlare spesso.

-Cosa ne pensate dell’Italia e tornerete prossimamente?

Taryll: Stiamo organizzando la tournée 2014 proprio in questo periodo e l’Italia è fra i Paesi in cui ci esibiremo: veniamo sempre volentieri perché le persone sono molto gentili ed accoglienti ed è ricchissimo di storia e cultura. Abbiamo ammirato la bellissima statua che è stata realizzata per il compleanno dello zio al parco Magicland di Valmontone lo scorso 29 agosto e per noi è stata la conferma del grande affetto dei fans italiani che lui ha sempre incontrato con grande gioia.

-Potreste essere presenti magari assieme a qualcuno degli zii ai festeggiamenti dell’anno prossimo, dato che ogni anno, per il compleanno di Michael, ci sarà una grande festa con nuovi eventi: quest’anno c’è stata la statua con spettacoli dei sosia, mostre di foto e ritratti, gare di danza, mercatino con calendari, cuscini ed oggetti di ogni tipo con la sua immagine e già gli organizzatori stanno mettendo giù le idee per il 2014…

TJ: E’ un’idea, infatti, se saremo liberi parteciperemo molto volentieri e sentiremo anche la disponibilità di nostro padre e degli zii, comunque confermata la nostra presenza in Italia per l’anno prossimo.

Dunque i nostri sono la nuova generazione Jackson dopo Michael ed i fratelli dai quali hanno ereditato entusiasmo, positività ed energia che la musica e la danza hanno naturalmente in sé e dei quali sentiremo parlare a lungo sulle note delle loro splendide canzoni cantate spesso con lo zio fra le quali “Why”, “I need you” e “Brotherhood”

Francesca Rossetti

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