Lo dico perché ci sono passata a mio modo e mi sono risolta da me. Lo psicologo l'ho visto 2 volte e mi sono bastate, soprattutto dopo aver assunto una pillola, la prima e l'ultima della mia vita, che secondo lui avrebbe dovuto farmi bene: "giusto una pillolina al giorno". Ero come in una campana di vetro, nulla mi toccava nel bene e nel male. Quello è non vivere. Il dolore va vissuto e affrontato, non si può aggirarlo. Che si tratti di problemi esistenziali, delusioni d'amore, lutti, non esistono corsie preferenziali sicure, quella roba fa male. Un percorso di analisi che non preveda farmaci è ok, ma mai entrare nel circolo vizioso delle pasticche che tra l'altro sono il risultato degli esperimenti mostruosi oggetto di questo topic. Grazie per averlo aperto, rossijack.