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Endless Love- Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2013 20:52
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18/09/2013 15:34
 
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Ok .. voglio provarci ! :D
Questa è una FF che ho scritto nel giro di alcuni mesi! I capitoli sono tutti terminati, così ogni volta che vorrete leggerne uno nuovo (se lo vorrete, e lo spero [SM=g27824] ) ,basta che me lo chiediate e io vi accontento!
Il rating è rosso,non tanto per le scene di sesso, ma anche perchè vengono trattati degli argomenti , o meglio .. problemi che oggi avvengono nella nostra società,la tossico dipendenza..tra i giovani.
Ok,ho un pò paura .. ahahahah, buona lettura,spero di trovare i vostri commenti, sarei grata di vedere che la mia ff è apprezzata come le altre! Non credo di deludervi! Grazie dell'attenzione! [SM=g27823] [SM=g27823]


Primo capitolo.

Questa è una strana storia d'amore, tra una pop star mondiale, ed una ragazza giovane,semplice .. che non credeva la sua vita potesse cambiare così, da un giorno all'altro.
Jasmine Parker, così si chiamava, aveva avuto una bellissima infanzia, i suoi genitori Jack e Mary, avevano fatto il possibile per darle tutto!
James e Marie,si separarono quando lei aveva solo 10 anni, ed andò a vivere con la madre .. restando in buonissimi rapporti con il padre, che continuava insistentemente a chiamarla 'La mia principessina.'
Era il 1988,precisamente il 4Settembre.
Jasmine, aveva 18 anni,era tornata a Los Angeles, dopo un lungo viaggio. Non era stata una vacanza quella , o dei giorni impiegati per divertirsi .. era uscita da un luogo chiamato 'comunità.' Mary ce l'aveva spedita quando un giorno tornando a casa, l'aveva trovata sdraiata sul divano, gli occhi socchiusi, un ago per terra .. e la sua faccia bianca e spenta.
Ricordò.
- Jasmine! Jasmine che cazzo hai fatto??- urlò disperata .. le diede due schiaffi, con forza .. Jasmine non apriva gli occhi .. sbiascicava qualcosa di incomprensibile .. chiamò l'ambulanza ..
Per fortuna di Dio, Jasmine aveva sopravvissuto ad un'overdose. Si ritrovò in quell'ospedale .. con accanto sua madre,pallida con le occhiaie, e lo sguardo spento, vuoto ..
-Perdonami mamma ..- chiuse gli occhi sfinita.
Ora però .. seduta in quel taxy,cercava di scansare via quelle immagini .. era passato un anno,perfortuna ..non vedeva l'ora di andarsene da quello squallido posto, pensò che l'aveva fatta grossa,aveva sprecato un anno della sua vita,l'anno più bello, i 17 anni . Non vedeva i suoi genitori da un anno,Mary aveva deciso che fino a quando non avrebbe smesso con quella robaccia non l'avrebbe più vista e papà Jack, aspettò un lungo anno prima di abbracciare 'la sua principessina.'
-Guardi,può accostare qui!- ordinò al tassista.
-Ecco qua, sono 30 dollari- si voltò per prendere i soldi.
Lei li tirò fuori, un pò impacciata,le diede le banconote stropicciate sulle mani.
-Grazie ancora. Buona giornata!- aprì lo sportello e scese.
Sospirò appena arrivata davanti al cancelletto. Suo padre c'era ne era sicura,notò la macchina parcheggiata in garage, e la luce era accesa .. quello doveva essere il salone. Aprì il cancello facendo pianissimo, incerta passeggiò lungo il vialetto, e salì i gradini, si trovò di fronte alla porta, il dito si posò sul campanello,suonò.
Fu suo padre ad apparire, e non appena la vide davanti sbarrò gli occhi.Jasmine li sporofondò su di lui,e sussultò.
- Jasmine ..-
la tirò per un braccio e la strinse forte, trattenendola a sè ,risentì il profumo di sua figlia ..dio quanto le era mancato.
-Come stai? Fammi vedere le braccia, come stai?- chiedeva fuori di sè.
-Bene papà! Ti prego perdonami.- le supplicò implorante.
-Ho avuto paura di averti perso .. la mia unica figlia, ho perso tua madre ..e se succedeva con te non sò cosa avrei fatto,io dovevo starti vicino.. non mandarti a tutte quelle feste, sgridarti quando tornavi ubriaca e-
-Papà .. basta ti prego ..io sono cambiata, non sono più quella donna.. non infilerò mai più un ago nel mio braccio,nemmeno per fare delle analisi .. non mi pipperò più quella merda! Devi credermi.- disse piangendo.
-Non sei ancora entrata, vieni,non prendere freddo.-
Lei mise piede in quella casa, e le sembrò tutto nuovo .. il salone, le scale per andare alle camere superiori.
-Hai cambiato arredamento?-
-Si.. non ti piace?-
-No, molto carino e accogliente..- gli sorrise, accomodandosi sul divano.
Jack,notò che si era un pò rinchiusa in se stessa, stringeva le braccia, e si guardava intorno silenziosa.
-Vuoi qualcosa da bere?-
-No papà, grazie.-
sentirsi chiamare papà lo fece emozionare .. la voce di sua figlia, della sua piccola, non poteva crederci di averla ancora lì davanti,le prese le mani e le accarezzò lentamente.
-Non ti faccio domande riguardo alla comunità, non ne vuoi parlare,vero?-
-No papà, è un pezzo della mia vita che voglio cancellare .. voglio cambiare vita .. fare qualcosa di nuovo, non vedo l'ora di ritrovare i miei amici ed abbracciarli forti .. Dio quanto mi sono mancati.-
Lo sguardo di Jack si incupì.
-Se devi riuscire con quella gente davvero ti tengo chiusa in casa,sono loro che ti hanno portato sulla cattiva strada.-
-Sono stata io ad andarci da sola.. stai tranquillo, non tocco più quella robaccia, massimo mi faccio una canna e bevo un pò per stare allegra.-
- Qualcosa dovevi pur fumare .. .-
- Ho 18 anni!Sono grande .. cosa mi farà mai una canna?- chiese sorridendo avvicinandosi al suo papà.
-Si.. hai 18 anni, e il tuo cervello quanti anni ha?-
-Il mio cervello? Mhh.. 30! Sono una donna adulta io.- disse mimando una donna colta.
Jack rise e la prese tra le braccia.
-Si sei proprio tu, Jasmine .. mia figlia.-
-Ho sperato tanto di poter tornare tra queste braccia.- le sussurrò teneramente.
Si guardarono per un infinito attimo, poi si ricomposero, sempre tenendosi la mano.
-Come va il lavoro?-
lei si riferiva al suo piccolo orfanotrofio. Ve ne era uno,nei pressi di Los Angeles, suo papà ci lavorava sin da quando lei era piccolina .. era sempre stato un bel posto,tanti bambini .. teneri ed affettuosi,che cercavano solo amore e compagnia.
-Bene, l'altro giorno una famiglia ha adottato Kristel, dovevi vedere quanto era felice.-
-Davvero? La bimba dagli occhi azzurri?-
-Si ,lei- rispose Jack sorridendole.
-Tua madre?- domandò premuroso. La mano di Jasmine scivolò via, e si cominciò a torturare le dita.
-Non l'ho ancora sentita..-
-Dovresti, ti aspetta sin da quando sei andata in quel posto .. non ha perso la speranza in te.-
lei pensò a quanto avesse sofferto sua madre, a tutte le volte che le aveva tenuto la testa mentre sbottava, che aveva subito i suoi attacchi, che vedeva il portafoglio svuotato di 100dollari .. a volte anche più.. ed era stata lei ..per la droga.
-Mh..papà voglio andare a trovarla, scusami .. torno domani, se vuoi possiamo stare a pranzo insieme.-
-Certo,mi fa piacere che tu voglia andare da tua madre,allora a domani..-
la prese per le spalle e la guardò profondamente.
-E se stasera esci,mettici la testa.-
-Non preoccuparti papà, vado .. ti chiamo dopo.-
-D'accordo-
sorridendo la accompagnò alla porta,afferrò la maniglia e l'aprì.
-Ciao papà ..-
- Ciao :) -
le sfiorò una guancia, e la baciò .. poi la vide scomparire, lungo la strada ..
suo padre non era poi cambiato tanto, sempre il suo uomo in giacca e cravatta, che profumava di colonia .. i capelli scuri e gli occhi intriganti, era l'uomo perfetto per sua madre ..
E Jasmine pensava..pensava al prossimo taxy da prendere per farsi portare da sua madre .. giusto in tempo,le corse dietro.
-Eii! Aspettaaaa!-
l'autista frenò bruscamente, accostandosi al marciapiede. Lei salì e le indicò la strada .. arrivo 10 minuti dopo. Pensò che era un bene che la sua mamma e il suo papà nonostante essere divorziati abitavano vicino, lasciò la mancia anche a quest'uomo ,e si diresse verso il portone di casa.
Il campanello suonò per 4 volte, poi la porta si aprì. Una donna in vestaglia era lì davanti, con il viso perplesso.
-Jas..Jasmine ..- sussurrò con un filo di voce.
Jasmine la squadrò, uguale a prima .. stessi capelli rossi, stessi occhi verdi .. e il sorriso? Era scomparso?Per causa sua ...?
-Mamma .. sono.. io sono tornata-
furono le uniche parole che le uscirono di bocca 'ti prego, non mandarmi via', pregò dentro se stessa.
Marie rimaneva in piedi davanti alla porta, con lo sguardo fisso su quello della figlia ..'non è morta,si è salvata .. si, si è salvata.' pensò dentro se. La scrutò .. era visibilmente spaventata, gli occhi della sua piccola ...
-Jasmine..oh Jasminee!- l'abbraccio stretta, proprio come aveva fatto suo papà pochi attimi prima.
-Entra .. entra , siediti sul divano.- le ordinò agitata.
-Mamma .. devo chiederti perdono.- disse attaccata al suo collo,mentre cercava a stento di trattenere il pianto.
Mary a sentire quelle parole scoppiò a piangere.
-.. perchè? Ho sofferto così tanto pensandoti in quel luogo, senza me e tuo padre..lontana dai tuoi amici..-
Chiuse gli occhi, odiava vedere sua madre piangere, e poi .. era sopratutto per colpa sua,Jasmine le prese entrambe le mani ..
-Sono stata da papà poco tempo fa e.. voglio dire a entrambi la stessa cosa: io cambierò,la mia vita avrà una svolta,farò qualcosa di sensato .. pensavo di trovarmi un lavoro, rimanere ad abitare qui,così posso vedere anche papà ..-
Marie sorrise , le se accapponò la pelle.
-Penso sia la cosa più giusta ..- sussurrò tra le lacrime,passando il dito su di esse per asciugarle .
-Però, ascoltami ..- le strinse le mani a sua volta , e quel tocco la fece sussultare.
-Se scoprirò che ricadrai in quel giro, io non ti parlerò più .. devo ancora togliermi dalla testa quelle immagini.-
-Mai più mamma, te lo giuro.-
A Marie uscì una lacrima, Jasmine .. la seguì a sua volta, si guardarono negli occhi, entrambe scoppiarono a piangere e si unirono in un forte abbraccio.


Il giorno seguente, ora di pranzo.
A jasmine sembrava tutto incredibile .. che bello, era seduta a tavola, a casa di suo padre, e c'era anche sua madre .. che bella famiglia che erano, perchè si erano divisi? la voce di Jack, la riportò a galla.
-Tesoro ..tua nonna ti ha portato un cd..-
-Nonna? E' venuta qui?-
-Si stamattina .. le ho detto che poi l'avresti chiamata-
-Certamente, ma dimmi che dvd è?-
-L'ultimo album di Michael Jackson, BAD.-
-Baaad! E' vero, prima che andassi in comunità avevo sentito dire che stava organizzando il lavoro .. è vero che farà anche un tour?-
La bocca di Mary si aprì in un sorriso, e Jack la guardo,sorridendo a sua volta.
-A proposito di questo .. io e tua madre abbiamo pensato che anche se sei stata via un anno, hai sofferto anche tu, in modo diverso dal nostro,ma sappiamo della tua sofferenza .. abbiamo deciso di farti un regalo, perchè tu ci hai promesso che saresti cambiata e questo è il più grande dei regali per noi .. quindi abbiamo pensato di farne uno anche per te.-
Jasmine incurvò un sopracciglio .. cosa c'entrava con il discorso di 'BAD'?
-Scusatemi,non vi capisco ..-
posò la forchetta sul piatto, Jack si alzò e si diresse verso il televisore, aprì un cassettino sotto di esso e ne estrapolò una busta.
-Tieni apri!-
Jasmine la prese tra le mani, e l'aprì tremando .. cos'era?
Il foglio recitava la scritta:
Bad Tour , Michael Jackson.
Los Angeles 13-11-'98 - posti prime file.
-Papàà,oddio non ci credo, è è il regalo più grande che poteste mai farmi.- esultò abbracciandoli forte.
-Al concerto di Mike? Stò andando al concerto di Michael! Uhuu!-
balzò dalla sedia e cominciò a correre e ballare per l'intera stanza; Jack e Mary la guardarono ridendo, a loro interessava solo il suo bene.
10Ottobre1988
Era passato solo ,un mese da quando Jasmine era tornata,alloggiava a casa con la mamma, e ogni pomeriggio andava da suo papà, avevano recuperato quasi tutto l'anno perso, restavano la notte sveglie a parlare, e si raccontavano le ultime novità ..
quella mattina Jasmine, decise di andare all'orfanotrofio del padre, dato che il giorno prima non lo aveva visto, e di andare a trovare anche quelle piccole creature,che le facevano tanta tenerezza.
Salì i scalini d'entrata e suonò al campanello. Una voce rispose dal citofono.
-Sono Jasmine .. la figlia di Jack Parker,ero passata a trovarla.-
la voce al di là del citofono nemmeno le rispose,sentì attaccare e poi il portone si aprì.
Percorse il lungo corridoio bianco, e svoltò a sinistra .. dove cominciavano le sale dei giochi, più in là vi erano tutte le stanze, con tanti bambini bisognosi.
Jasmine vide Jack,lungo il corridoio venirle incontro con un sorriso più che a 32 denti.
-Non puoi capire, oggi sarà il giorno più bello della tua vita .. c'è una persona di là.-
-Chi è? La regina d'inghilterra?- scherzò facendosi trascinare.
-No,molto meglio!!!-
Jack aprì la porta e Jasmine rimase interdetta. In quella stanza vi erano 10 lettini, sopra di essi bambini che tenevano in mano giochi e pacchetti regalo saltando felici ed entusiasti, più in là, verso un angolo, c'era l'uomo che lei considerava fosse 'della sua vita', c'era lui.. Michael Jackson.
Jack la prese per mano e la trascinò verso di lui .. 'papà,che cazzo fai,papà lasciami.' diceva dentro di sè, mentre fuori sorrideva a disagio.
-Lui è qui per il suo tour, oggi voleva andare in qualche orfanotrofio ed ha scelto proprio il nostro, Michael lei è mia figlia, una tua grandissima fan!- esclamò su di giri.
Jasmine sorrise incerta, e guardò suo padre come a dire 'basta parlare..peggiori tutto.'
-Ciao! Molto piacere!- lui le porse la mano e lei la toccò debolmente.
La squadrò: i capelli biondi e mossi che le ricadevano lungo le spalle, con le punte più chiare, gli occhi azzurri , come l'oceano .. gli anfibi neri fuori dai Jeans, che stretti le facevano slanciare tutte le forme.
Aveva un maglioncino color panna .. lo lasciava scollato, e sopra la scollatura cadeva una collanina d'argento chiaro,regalata dalla sorella di Jack ..
Lei si sentì squadrata e osservata..fin troppo,si chiuse nelle braccia.
-Ero passata a trovarti,ieri non ci siamo visti.- rivolta a suo padre.
-Hai fatto bene .. e poi hai visto? Lo hai incontrato ancor prima del concerto.-
Lei sorrise, implorandolo con gli occhi di smetterla, era troppo imbarazzata, gli sarebbe saltata addosso .. lo avrebbe baciato lì davanti a tutti .. le faceva sempre quest'effetto il re del pop.
-Concerto?- domandò Michael intromettendosi.
-Si Michael, lei verrà al tuo prossimo concerto, il 13Novembre!-
-Oh davvero verrai? Bè sono contento .. spero che ti divertirai!-
lui le sorrise e lei cercò di ricambiare, rossa in volto.
-Io vado..- terminò Jasmine rossa come un peperone.
-Ma come vai? Sei appena arrivata..- si lamentò suo padre.
Era fin troppo intimidita, un attimo in più e sarebbe svenuta.
-Devo andare a comprare delle cose per casa .. ti chiamo dopo. - gli baciò una guancia.
-Ciao è stato un piacere!- disse rivolta a Michael, lui le sorrise e chinò il capo. Si voltò e corse via, a Michael venne da ridere .. pensò fosse timidissima ..
[Modificato da Speech90 18/09/2013 15:42]
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