C'era una volta un cane.
Era un cane piccino picciò, senza arte nè parte. Lui nella vita sapeva fare una sola cosa: il cane.
Eppure decisero altro, per lui.
Lo misero in un grande piazzale, intorno a un grande capannone, con grandi inferriate, e gli dissero: fai la guardia.
Lui non capì nulla, ma se ne stette lì, a crescere in solitudine, facendosi domande a cui la sua mente di cane non dava risposta, domande a cui nessuno mai dava risposta.
Iniziò a temere quei lunghi animali a due zampe, neanche loro capiva.
Sì, lo nutrivano, ma a lui non bastava.
Il cane dal muso nero si annoiava.
Piano piano, scordò anche il linguaggio dei cani. Viveva solo con sè stesso.
Un giorno scoprì che quelle sbarre non bastavano a rinchiuderlo, che poteva ancora scappare e vedere il mondo, imparare di nuovo tutto quello che aveva scordato.
Eppure, ogni volta che le oltrepassava, un terrore sordo gli saliva nel petto, voleva andarsene, senza riuscire a lasciare quel posto, che in fondo sapeva di casa.
Più di una volta rischiò di finire sotto quelle cose enormi con gli occhi luminosi, più di una volta se ne tornò dentro con la coda tra le zampe.
Alla fine, gli umani lo presero.
Lo portarono in un posto pieno di altri cani. C'erano così tanti odori che al piccolo cane girava la testa.
Con tanti odori, non capiva perchè tutti annusassero proprio lui.
Tutti abbaiavano, leccavano, alcuni mordevano.
Lui si fece la pipì sotto, e se ne vergognò.
Il piccolo cane dal muso nero aveva scordato il canese.
Non capiva i cani, non conosceva gli uomini.
Non era un uomo, non era un cane.
Era un miscuglio di cose, come una polpetta.
Polpetta divenne il suo nome.
Polpetta, si chiama oggi il piccolo cane.
Dopo giorni e giorni di volontario isolamento, dopo giorni e giorni faccia al muro, fingendo che nulla esistesse, Polpetta ha ricominciato a interagire con i cani e con le persone.
Polpetta sta recuperando ad una velocità sorprendente, ha ricominciato ad annusare, a interessarsi all'esterno.
Tenta perfino di giocare con gli altri cani.
E quando la paura è ancora troppa, ha imparato che ci sono gli umani. Ha imparato che non sono tutti uguali, che di alcuni si può fidare.
Sta diventando un cagnetto dolcissimo, buffo, desideroso di avere compagnia.
Polpetta ha deciso di vivere una seconda vita: che il suo coraggio sia premiato.
Polpetta è una meticcio di taglia piccola, giovane e in salute.
E' una cagnetto dolcissimo ma timido all'inizio.
E' compatibile con i cani di entrambi i sessi e con i gatti.
Si affida vaccinato, sverminato, testato per la Leishmania, castrato previ controlli preaffido e firma dei moduli e disponibilità ai controlli postaffido. Verrà affidato preferibilmente in Umbria o al centro-nord.
Per info: cooperativacanina@gmail.com
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