Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

TROUBLE (in corso) Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2013 17:53
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03/10/2013 22:42
 
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Ragazze, sono lontana.. e vi leggo solo ora con piacere.. grazie.. spero di continuare ad appassionarvi.. un bacio a tutte! Al mio ritorno, spero di avere qualcosa da raccontarvi.. uh uh..

Orevoir!

Foxy
08/10/2013 17:59
 
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waiting for you :D

Merry [SM=g2927046]

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Foxyyyy , aspettiamo tutte teeeeee [SM=x47954]
09/10/2013 13:58
 
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Ragazze! Eccomi di ritorno da Parigi, dove, tra le altre cosette..a EuroDisney, ho visto, finalmente CAPITAN EO!!!!Inutile dirvi che sono stati i 10 minuti più belli della mia vita.. [SM=x47984] ..ora passiamo al capitolo.. [SM=x47935] ..grazie, mie fedelissime!


Capitolo 28



Due giorni dopo aver dato a Michael la notizia, cominciarono ad arrivare le sue ‘premure’ verso di me...scatole di vitamine, integratori, libri di ricette per la gravidanza e..diversi numeri di telefono di studi di specialisti ostetrici...Michael si prendeva cura di me, dall’altra parte dell’oceano, e non eravamo ancora sposati.
Mi sentivo...bene...era un bel po’ di tempo che non avevo quella sensazione di sicurezza e serenità...l’ultima volta avevo 8 anni, e giocavo a palla nel cortile davanti alla mia casa, quando avevo sentito lo sparo...ed ero corsa dentro a vedere..avevo salito le scale di corsa fino ad arrivare alla stanza dei miei genitori, la porta era chiusa a chiave, da dentro, e allora lo chiamai... “Papà?..” ..ma non mi rispose..mia madre era al lavoro, ed ero sola in casa con mia nonna..fu mio zio a sfondare la porta..e io, subito dietro di lui, lo vidi...il corpo di mio padre riverso sul letto...lo spruzzo di sangue che dal muro era grondato sui cuscini, sulle lenzuola candide del letto disfatto...da allora, non avevo più saputo cosa fosse la serenità, non mi ero più sentita sicura di niente.
Ero in cinta di nuovo senza essere sposata..ma lo sarei stata presto..e non m’importava più di cosa ne poteva pensare mia madre o quelli del quartiere, non sarei rimasta a lungo a Londra, avrei ricominciato da capo.
Invitai mia madre a prendere un te, un pomeriggio, prima di andare al lavoro..e lei ne fu sorpresa, perché non accadeva mai che io la invitassi, ma sempre che lo facesse da se..
e lasciai che si chiedesse il perché, che si arrovellasse, che s’immaginasse chissà che cosa..questa volta avevo pane per i suoi denti..e non m’importava, se la deludevo ancora.
Angie “ Ti ho portato la torta di mele..so che ti piace..”
Jenny “ Grazie, mettila in un piatto, verso il te..”
Angie “ Sei magra..”
Jenny “ Lo so, e sono brutta..”
Angie “ No, non é vero..stai poco bene Jenny?!”
Jenny “ Avrò perso tre chili mamma..no, mangio meglio..”
Angie “ Ringrazio Dio, temevo mi volessi annunciare di avere un tumore..”
Risi
Jenny “ Beh..forse una specie..”
Angie “ Che dici?!!”
Jenny “ Mi sono innamorata mamma..e ad aprile mi sposo..”
Rimase a bocca aperta
Angie “ Oh, buon Dio!”
Jenny “ Cosa non ti piace di quello che ti ho detto?!”
Angie “..Tutto, mi piace tutto..ma dimmi chi é? Che fa?! Non é Scott, non é vero?!!”
Jenny “ No! Cavolo..sarò stata stupida, ma non sono cretina!..Prima di dirti chi é, voglio dirti che Dylan é d’accordo, lo conosce, lo stima..”
Angie “ E a me non l’hai presentato!”
Jenny “ Non c’é stato tempo..é ripartito, ma tra poco tornerà..da me..”
Angie “ Non é inglese?!”
Jenny “ No..”
Restò a fissarmi senza avere la più pallida idea di chi parlassi
Jenny “ Mamma, é Michael..”
Angie “ Michael?! Lo conosco?! il ragazzo dell’emporio?”
Jenny “ Michael..Jackson, mamma..”
E di nuovo, bocca spalancata
Angie “ Sei impazzita?!!”
Jenny “ Lo sapevo! Stavo aspettando!”
Angie “ Perché dovrebbe sposare proprio te?! E sei sicura che tornerà?! Te lo ha detto lui?!!..Che ingenua che sei..e scommetto, che ti sei concessa subito..quindi, perché dovrebbe tornare?!!”
Jenny “ Perché mi ama!”
Angie “ Non vedo anelli di fidanzamento alle tue dita, che garanzia ti ha dato per farti solo sperare che tornerà da te?!”
Tacqui..e pensai...intanto..sono la madre di suo figlio..ma non le dissi nulla, non volevo darle una ragione in più per massacrarmi
Jenny “ Mi ama, e mi basta..e deve bastare a te..”
Angie “ Andrai via?Porterai via Dylan?”
Jenny “ Vuoi venire con noi? Vuoi cambiare vita anche tu?!”
Angie “ Ma stai vaneggiando?! Sei impazzita come tuo padre? Jennifer, cresci! Hai un figlio a cui pensare! Non puoi sposare quel debosciato! Non puoi farlo! Condanni te stessa! Condanni Dylan!”
Jenny “ Mamma, ci amiamo..Dylan é felice, per la prima volta in vita sua..”
Angie “ Se lo porti via ti farò causa!”
Jenny “ Fammi causa! Ti spazzerò via! E tu perderai la casa per i debiti! Cristo! Ma vuoi starmi a sentire?! Vuoi levarti quei filtri neri che tieni sugli occhi?! Smettila di giudicarci! Io ho un uomo che mi ama, e mi sposerà tra meno di..dieci giorni...vuoi essere felice per me?!”
Angie “ Ci crederò quando lo vedrò..”
Jenny “ Mi farebbe piacere se ci fossi al matrimonio..anche a Dylan..per cui..ti farò sapere..”
Angie “ Povera illusa..”
Jenny “ Ma puoi anche non venire..”
Angie “ Pensa a quello che ti ho detto...pensaci..e fammi uno squillo quando avrai capito che mi preoccupo per te..”
Si alzò, prese la borsa e si annodò il foulard intorno al collo
Angie “ E mangia un po’ di più..”
Ero rimasta seduta senza parlare..delusa, sebbene sapessi che non poteva che andare così con lei..la vidi uscire dalla porta, poi, meccanicamente mi alzai , con un piede aprii il coperchio della pattumiera e ci feci scivolare dentro, dal piatto, la torta di mele di mia madre.


La visita ai Lloyd’s di Londra non mi preoccupava affatto..non mi avrebbe visitato un vero medico, ma un terapista della voce che doveva solo constatare le mie condizioni vocali per assicurare i concerti, il campione delle mie urine era già stato inviato alla compagnia..mi sono sempre chiesto, se fossero state veramente le mie.
Altri impegni mi attendevano a Londra, ma mi ero tenuto il week end libero per sposare Jenny e cominciare una piccola luna di miele di almeno due notti, prima di tornare dai nostri figli come marito e moglie..solo il pensiero m’inebriava, e faceva sembrare tutto il resto così poco importante..i miei reali problemi di salute, il fatto che stavamo truffando la più grande compagnia di assicurazioni del mondo, il fatto che stavo truffando i miei fans, perché non ci sarebbe stato nessun tour..nessuna esibizione, sarei crollato al primo concerto.
Un’altra tediosa telefonata del mio manager..
Thome Thome “ La firma é per maggio Michael..”
Michael “ L’ho detto anche a John, non firmerò il contratto definitivo..non prima di avere delle garanzie..ci sono parecchie cose che non vanno bene..”
T.T. “ ..Sono contento di sentirti così risoluto..mi avevano detto..di un tuo momento di debolezza..mi hanno detto che piangevi come un bambino..”
Michael “ Chi te lo ha detto?!”
T.T. “ Ascolta, non hai più dieci anni.devi assolvere ai tuoi doveri, non vuoi che tutti pensino che sei finito, vero?!!”
Michael “ Io farò la mia parte, ma voi..dovreste fare la vostra..mi state sfruttando, e non lo posso tollerare oltre..”
T.T. “ Stiamo facendo il meglio per te..non puoi pretendere Michael..non puoi più pretendere..devi stare al gioco... non hai scelta..”
Michael “ Posso mandare tutto all’aria..tutto!Pensi che uno come me non si possa rialzare?! Che non mi possa reinventare?!”
T.T “ Ma chi crede in te Michael?! I giovani sanno a malapena chi sei..se non gli mostri chi é MJ..”
Michael “ Fottiti..sanno tutti benissimo CHI sono..”
T.T. “ Per questo sarà un trionfo..e ci guadagneremo tutti..tutti avremo quello che vogliamo..tu sarai libero, pensaci, libero per il resto della tua vita..”
Michael “ Già..sempre che non abbiate già pensato ad un definitivo contratto capestro per me..possibile che io non sappia COSA stiate facendo della mia vita?! Pretendo rispetto! Rispetto!”
T.T. “ Calmati..ora non sono in città, ma appena torno ci vediamo con John e ti aggiorniamo di tutto..sei paranoico Michael..”
Michael “ Anche tu saresti paranoico se ti avessero fatto chinare in avanti con i pantaloni abbassati..”
T.T. “ Mi dispiace che tu la veda così..”
Michael “ Fatemi cambiare idea o io annullo tutto..”


Avevo dato il preavviso al lavoro, avrei lavorato fino alla prima settimana di aprile. Lo avevo fatto, mi ero licenziata, ora Michael diventava reale, perché avevo fatto qualcosa per lui, come in una vera relazione. Non avevo dubitato neanche per un attimo che mi avrebbe sposata , con la coscienza, che se si fosse tirato indietro sarebbe stata una vera tragedia per me, in cinta e senza lavoro.
Avevo appena attaccato il turno quando il mio fidanzato, mi aveva mandato un messaggio
Michael “..Non riesco a pensare ad altro..”
Avevo sorriso e avevo risposto
Jenny “ A che cosa?!”
Michael “ A te, a me, e al nostro bambino..”
Jenny “ Anch’io..ho lasciato il lavoro..”
Michael “ ..Quindi..adesso sei mia..devo provvedere io a te..”
Jenny “ Solo fino all’allattamento..”
Michael “ Vedremo..”
Jenny “ Che cosa vedremo? Ricomincerò a lavorare..”
Michael “ Forse, ne vorrai subito un altro..”
Restai a fissare quel messaggio..ed era chiaro, che era lui a volerne già subito un altro.. Risposi
Jenny “ Vedremo..”
E lui aveva smesso di mandarmi messaggi..mi sentivo sempre come una maestra severa con lui, che lo frenava, lo inibiva, gli impediva di essere ‘troppo esuberante’..e sapevo che ero io ad essere eccessiva, e lui deliziosamente avventato...in realtà ancora non sapevo, che il mio frenare Michael nel fantasticare sul nostro futuro,gli faceva rivivere il passato con Lisa, ma questo lo imparai più tardi e m’insegnò che eravamo in due ad essere vulnerabili e pieni di ferite del nostro vissuto.
Dopo un paio d’ore gli mandai un messaggio
Jenny “..Che cosa fai? Ti sto pensando..”
Il cellulare mi squillò fra le mani
Michael “ Tu che cosa fai?..”
Jenny “ Prendo un caffè..ho una pausa..dormivi?!”
Michael “ Sto tornando a casa..”
Jenny “ Tardi anche stasera..”
Michael “ Già..”
Jenny “ Sei stanco?”
Michael “ Non c’é un termine per definire il mio stato attuale..o forse si..morto..anche cerebralmente..”
Jenny “ Non dirlo neanche per scherzo..”
Michael “ Tu come stai?”
Sorrisi
Jenny “ Bene..se mi chiami così spesso..”
Michael “ Non posso farne a meno..”
Jenny “ Tra pochi giorni sarai qui..”
Michael “ Non m’importa, ho bisogno di sentirti lo stesso..”
Jenny “ Certo, anch’io..”
Michael “ Stai pensando ad un nome per il nostro bambino?!”
Jenny “ Michael, é troppo presto..porta male..”
Michael “ ..Non é vero..”
Jenny “ Okay..ho fatto una lista..”
Michael “ Lo sapevo..vuoi leggermi la tua?”
Jenny “ Quando ci vedremo..basta sprecare ricordi per telefono..voglio guardarti negli occhi..”
Michael “ E mi guarderai..”
Jenny “ Mia madre ha detto che non tornerai da me..che sono un’illusa..”
Michael “ E’ lei l’illusa..davvero le credi?!”
Jenny “ No..io credo che tornerai, e mi sposerai..”
Michael “ E’ quello che farò..”
Jenny “ Lo so..”
Michael “ La nostra é una storia incredibile..”
Jenny “ Ma dai..ci sei arrivato..”
Michael “ Non ho mai detto che non lo fosse..solo..che almeno noi due dovevamo crederci..”


Anche quella sera rientravo dopo la mezzanotte...e l’unico pensiero era riuscire a dormire, subito, perché non avevo voglia di spegnere la luce e ritrovarmi al buio con i miei pensieri..
ero salito al piano di sopra, e percorrevo lentamente il lungo corridoio che mi portava alla mia stanza,quando, con la coda dell’occhio vidi una fessura di luce venire dalla stanza di Paris, la porta era socchiusa...che diavolo ci faceva ancora alzata?!..Mi avvicinai, e prima di entrare , diedi una sbirciata dentro...Prince e Paris erano seduti a gambe incrociate sul letto, in pigiama e sgranocchiavano due biscotti al cioccolato..quante cose accadevano in mia assenza..erano ancora svegli a quell’ora e mangiavano biscotti, sapendo benissimo che non gli era concesso di fare né l’una, né l’altra cosa..stavano parlando a bassa voce, e dovetti fare uno sforzo enorme per riuscire a sentire cosa dicevano, nascosto nell’ombra, come un ladro, in casa mia...
Prince “ Magari gli passerà..il tour é un grosso impegno..non può sposarsi adesso..”
Paris “ ..Non l’ho mai sentito parlare così..di una donna..”
Prince “ Quando tornerà Grace?!”
Paris “ Non tornerà..”
Prince “ Forse, se parlassimo con lei..”
Paris “ E come?!”
Prince “ Ce l’hai il suo numero, no?!”
Paris “ Si, ma é in Africa..papà lo scoprirà..”
Prince “ Non é possibile che non possiamo fare proprio nulla..”
Paris “ Mi sa che é così e basta..”
Prince “ Dai..non é la fine del mondo..magari, non sarà tanto male..”
Paris “ Non provare a consolarmi..non ci credi neanche tu..”
Prince “ Già..”
Paris “ E se telefonassimo alla nonna? “
Prince “ Non possiamo dirle una cosa così..”
Paris “ Ma ci dev’essere qualcuno che ci può aiutare!”
..Non riuscivo a crederci, i miei figli stavano complottando per mandare a monte il mio matrimonio, come se io fossi un nemico, qualcuno che voleva fare loro del male..almeno non avevano coinvolto nei loro sotterfugi Blanket, questo mi avrebbe ferito ancor di più, se avessero corrotto il loro fratellino...ero arrabbiato, ferito e triste..e non potei controllarmi oltre..spinsi la porta col palmo della mano, che si aprì lentamente, mi palesai sull’uscio, entrambi si girarono e mi videro, restando con il loro biscotto mangiato a metà in mano.. sembrava un minuto interminabile, perché nessuno di noi riusciva a dire qualcosa...loro erano troppo sorpresi della mia presenza, ed io troppo umiliato..
Prince ebbe coraggio di parlare
Prince “ Da quanto sei lì papà?!”
Michael “ Da abbastanza direi..”
Paris scattò in ginocchio sul letto
Paris “ Scusa..papà..”
Michael “ ..Da quant’è che dura questa storia?! Perché..credevo di conoscere i miei figli..credevo di potermi fidare di voi..invece scopro che mangiate dolciumi a letto, in tarda notte, quando dovreste essere a dormire da un pezzo..e che, cospirate contro di me..”
Prince “ Lo abbiamo fatto solo stasera! Davvero!..Paris non riusciva a dormire, e le ho portato latte e biscotti..”
Michael “ E avete parlato di me in quel modo solo stasera?!..Di chi mi posso fidare Prince?! Se neanche voi siete sinceri?! Dimmi..di chi?!”
Paris “ ..Papino..”
La guardai negli occhi, e sapevo che quello che le avrei detto in quel momento la avrebbe condizionata per il resto della vita, non le avevo mai parlato così, come ad un adulto, anche se davvero non lo era
Michael “ E tu Paris mi hai deluso..hai idea di che significhi vivere senza amore?! No che non ce l’hai, perché io vi ho amato più di quanto sia immaginabile amare un figlio..più di quanto un qualsiasi padre abbia mai amato la sua prole su questa terra...e avrei davvero considerato l’idea di NON sposare Jennyfer se vi avesse reso infelici..che stupido, sono stato onesto con voi, vi ho trattato come adulti..ma siete soltanto dei bambinetti viziati..”
Erano ammutoliti, non mi avevano mai visto così arrabbiato, non con loro...non una lacrima sui loro visi o un lamento, restavano a guardarmi fissi senza dire niente
Michael “ Andate a letto, subito..e lavatevi i denti..c’é una ragione se non vi permetto di mangiare biscotti prima di dormire..”
Me ne andai dritto in camera mia, e mi chiusi la porta alle spalle, e nessuna supplica dietro di me, nessuno di loro aveva provato a seguirmi, sapevano che una volta chiusa la mia porta, nessuno di loro poteva entrare.
Erano solo dei bambini..e ne ero cosciente..solo..avevo creduto fin troppo che le cose stessero andando bene per tutti, ed era stata una vera e propria delusione scoprire che non era affatto così..mi sentivo colpevole, e nessuna delle giustificazioni che mi davo di solito, bastava a placare il mio senso di colpa...ecco cosa succede a crearsi una famiglia artificiale, una famiglia senza madre, in cui io recitavo la parte di entrambi i genitori..Dio solo sapeva quanto amore c’era stato nel mettere al mondo ognuno dei miei bambini, ma come sospettavo da sempre, ora la verità mi veniva sbattuta in faccia..non era il tipo d’amore giusto perché le cose funzionassero per sempre..agli occhi del mondo, mi ero comprato dei figli, per capriccio, per giocare a fare il padre, solo io sapevo quanta solitudine e dolore mi era costata quella scelta..ed ecco che la vita mi presentava il conto, ancora una volta...sei un povero illuso Michael, non sei riuscito a farti amare abbastanza da una donna perché ti rendesse un uomo ‘normale’, perché ti desse dei figli voluti da entrambi...ti sei convinto che sarebbe bastato amarli sconfinatamente per dimostrare la tua teoria, che non c’é bisogno dell’amore di una donna per avere dei figli equilibrati e felici, perché il tuo amore può tutto..e invece era tutto falso, lo avevo sempre saputo.. avevo creato altri ‘mostri’ , emotivamente deviati, come me.
In quel momento di negatività riuscivo solo a pensare che era finita, che niente era possibile grazie all’AMORE, che per quanto mi fossi illuso un’ultima volta, e neanche credevo di poterlo fare ancora, il mio destino era irrimediabilmente segnato, sarei rimasto solo.
Jenny era l’eccezione.
Avevamo fatto un figlio, entrambi consapevoli che poteva accadere..ricordai quell’ultimo intenso sguardo, quella notte,mentre facevamo l’amore, coscienti di non avere protezioni... avevamo fatto una scelta, insieme, e anche se forse Jenny era rimasta già in cinta nei giorni precedenti, per me fu quello il momento in cui diventammo consapevoli di amarci, di volerci a tal punto..da..concepire un bambino. Ma neanche quell’amore era giusto e mi rendeva un uomo ‘normale’, se i miei figli non capivano..proprio loro, che erano testimoni dalla nascita della mia solitudine.
Faceva male. Di nuovo. Faceva male ed era...ingiusto...come aveva detto Paris, riferendosi al fatto che Grace non poteva più restare con noi..ingiusto..come il mio corpo che cambiava in continuazione costringendomi a dovermi reinventare ciclicamente... ingiusto.. come l’amore che mi aveva negato Lisa..ingiusto..come il giudizio che il mondo aveva su di me..e mentre preparavo la siringa, e mi sedevo sul letto, tirandomi su la manica della camicia, non sentivo più dolore..ma solo la delizia del preludio all’oblio.


[SM=g2927039] [SM=x3072554]

Foxy
09/10/2013 14:36
 
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''e mentre preparavo la siringa, e mi sedevo sul letto, tirandomi su la manica della camicia, non sentivo più dolore..ma solo la delizia del preludio all’oblio.''

Ecco,qui ho avuto i brividi .. e pensare che non è tutta invenzione,ma ciò è successo realmente .. mi fa male ..
Ma andiamo al capitolo, è bellissimo .. e non resisto piùù, voglio che s'incontrino .. mi è piaciuto il fatto che i bambini non si sentivano sicuri di questa nuova ''ragazza di papà'',ma secondo me,conoscendo Jenny,cambieranno totalmente idea!!
Posta al più presto,perchè io non resistoooo [SM=g2927014]
Complimenti !! [SM=g27811] [SM=g27811]
09/10/2013 14:38
 
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Non può dire così Jenny lo ama. Foxy ti prego fai ricredere Michael e fai in modo che T.T non interferisca nella vita di Michael
10/10/2013 22:20
 
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Questo capitolo, seppur molto bello, mi ha lasciato un po' di tristezza...il battibecco fra Jenny e sua mamma, Michael che rimane male quando scopre che i suoi adorati ragazzi non sono contenti della sua decisione, la pressione da parte di Thome Thome, la sua salute... poi la parte finale...che dolore...l'unico raggio di sole della sua vita (figli a parte) è Jenny...non vedo l'ora che si incontrino di nuovo, con la speranza che nulla si metta tra di loro... ne dubito...però lo spero!!

Grazie Foxy, che bella Parigi...Captain Eo!!! [SM=g27836] [SM=x3027012]
Al prossimo cap.!! [SM=g27838] [SM=x47981]
11/10/2013 13:07
 
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RAGAZZEEEE!!!Chissà se siete ancora lì...GRAZIE per i vostri commenti!! Pensavo che un altro capitolo poteva farvi comodo..lo spero! Un bacetto a tutte [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]

Capitolo 29


Malgrado quella mattina avessi un martello pneumatico che mi trivellava nella testa, mi alzai presto per non mancare all’ennesima riunione del mio stuff in merito alla preparazione del tour...mi ero preparato svogliatamente, indossando le prime cose che avevo trovato, ed ero sceso senza passare a salutare i bambini, e senza mettere niente nello stomaco, ero ancora leggermente frastornato dal sedativo della sera prima, e non volevo che nulla alterasse quell’effetto, nessuna parola o emozione..mi stavo avviando alla macchina, quando mi sentii chiamare...Prince e Paris erano comparsi sul portone della villa, mi voltai e Paris si precipitò a stringermi in vita, piangendo..
Paris “ Papà..non é vero che non vogliamo la tua felicità..non é vero! Ti prego, perdonaci!”
Mi stringeva per i fianchi decisa a non lasciarmi andar via senza che avessi cambiato idea su di loro, le presi il visino con una mano e lo alzai verso di me..appena vidi i suoi bellissimi occhi azzurri pieni di lacrime, il mio cuore si strinse
Michael “ Topolina..non piangere..”
Paris “ Papà..ti prego...perdonaci..”
Il suo piccolo viso contornato da due treccine strette e vivaci mi aveva, come sempre , conquistato, mi chinai su di lei e la strinsi forte baciandola, Prince che era restato in attesa sulla porta, si avvicinò a noi unendosi a quell’abbraccio...non mi ero sbagliato su chi erano i miei figli, e su cosa avevo insegnato loro.


Tirai un bel sospiro e chiamai mia madre, non ci eravamo più sentite dalla nostra ultima discussione a casa mia, e per quanto non ne avessi nessuna voglia, dovevo informarla sul mio futuro...squillava libero e scattò la segreteria, e mi lasciai tentare e convincere a comunicarle tutto tramite un messaggio
Jenny “ Ciao mamma, sono io..nulla di urgente..solo..volevo farti sapere che..la data che abbiamo scelto é per venerdì 10 aprile, il venerdì Santo..se vuoi altri dettagli, richiamami..”
Attaccai, consapevole della mia vigliaccheria e del fatto che non mi avrebbe richiamato.
Nel primo pomeriggio, suonarono alla porta, e onestamente, sperai fosse un pensiero di Michael..un pacco, o una lettera..invece..era mia madre..
Angie “ Mi fai entrare?!”
Ero sorpresa di vederla sulla porta di casa mia, aveva appoggiato una grossa scatola allo stipite della porta
Jenny “ Certo, entra pure..”
La feci entrare, e lei entrò, tirandosi dietro la scatola e avviandosi al salotto
Jenny “ Non ti aspettavo..credevo..”
Lei si era tolta l’impermeabile e aveva cominciato ad armeggiare con la scatola
Angie “ Volevo che avessi questo..”
Si voltò con in mano la giacca di un tailleur in stile anni 70
Angie “ Lo indossavo al mio matrimonio..”
Il tailleur era semplice, bello, di un rosa pallidissimo, la giacca era corta e sagomata con uno scollo rotondo ed ampio, i bottoni erano grandi simboli della pace argentati, mi avvicinai alla scatola, dentro la gonna e gli accessori..
Jenny “ Ma non é un abito da sposa!”
Angie “ Non potevo indossarlo..ero in cinta di te quando ci siamo sposati..e poi, in comune..”
Restai a fissarla senza parole
Angie “ Abbiamo mentito a tutti, ma i nostri genitori lo sapevano..abbiamo mentito anche a te..”
Jenny “ Perché?!”
Angie “ Perché non volevo che prendessi il mio esempio, che t’invaghissi di qualche balordo e ti facessi mettere in cinta a 15 anni..ma la mela non cade lontano dall’albero, e sei rimasta in cinta a 17..”
Jenny “ Papà non era un balordo!”
Angie “ No, non lo era, ma non ci amavamo, e l’abbiamo pagata entrambi questa cosa..”
Jenny “ ..Allora..non mi odi mamma, perché ti ho deluso..odi prima te stessa..”
Angie “ Si, é così..odio me stessa, per non essere stata più saggia, e non aver vissuto la vita che volevo..”
Jenny “ Grazie tante!”
Angie “ Piantala, sai che ti voglio bene..ma abbiamo sofferto tanto..siamo stati veramente infelici..e tuo padre di più..”
Jenny “ Papà non era più infelice di te..aveva una malattia..era solo più esposto..e tu, sei stata più forte..e ringrazio il cielo, se no, io che fine avrei fatto?!”
Angie “ Lo indosserai?! Ora..dovrebbe starti..”
Jenny “ Non pensavo di vestirmi in un modo particolare..”
Angie “ Ma é il tuo matrimonio! Non sei più vergine..d’accordo, ma é sempre il tuo matrimonio!”
Ero commossa, e anche lei lo era, non parlavamo in quel modo da anni,ed era stato così facile aprirsi e rispondere ai tanti quesiti di una vita, forse dipendeva dal fatto che eravamo state entrambe a lasciare che accadesse
Le presi la mano
Jenny “ Mamma..é meglio che ti siedi..”
Mi guardò con aria interrogativa
Jenny “ Sono in cinta..di nuovo..”
Sussultò
Angie “ Di lui?!”
Jenny “ Si, certo..di lui..”
La sua commozione si manifestò in pianto
Jenny “ Oh no, mamma, non piangere..ti prego..”
Angie “ Stai bene? Mangi abbastanza? Che pena pensarti qui da sola..”
Jenny “ Mamma..”
Angie “ Non posso non essere in pensiero per te..ma..penso a che grande gioia devi provare ad avere un bambino da un uomo che vuole sposarti..la gioia che hai sempre meritato di avere..”
Ci abbracciammo, e mi sembrò surreale l’arrivo di quel riavvicinamento in cui non avevo mai sperato...in realtà, non ci eravamo allontanate in un momento preciso, ma gradualmente dopo la nascita di Dylan, in cui io avevo chiaramente sentito di essere la più grande delusione di mia madre..se avessi saputo, che si rivedeva in me, e in me rivedeva i suoi fallimenti, mi sarei sollevata volentieri dalla responsabilità di essere il motivo della sua infelicità.
Avevo provato il tailleur, il seno sporgeva dalla scollatura
Angie “ Hai più seno di me!”
Feci un sorriso di fierezza
Jenny “ Ho preso da nonna Clara io..temo sia un po’ troppo sexy..”
Angie “ Ma no..sei giovane, se non puoi metterlo adesso un vestito così?!”
Jenny “ Beh..é imbarazzante sposarsi con tuo marito accanto che ha una costante erezione per tutto il tempo!”
Mia madre sorrise e arrossì, si coprì la bocca..la gonna era perfetta,stretta sui fianchi e leggermente scampanata sul fondo e le scarpe, nello stesso rosa tenue..si era sexy, ma in fondo mi sposavo di nascosto con Michael Jackson, e ci poteva benissimo stare
Jenny “ Al diavolo, me lo metto..tanto poi diventerò una balena..”
E mia madre sembrò felice, orgogliosa
Jenny “ Ecco perché non esistono foto del tuo matrimonio con papà..non l’avevate perse nel trasloco..”
Guardò altrove
Angie “ Mi dispiace, se penso a come sono andate le cose..forse avrei dovuto dirtelo..”
Jenny “ Non credo che la tua vita avrebbe influenzato la mia..forse, anche se me lo avessi detto, sarei rimasta in cinta di Dylan ugualmente..”
Angie “ Beh..però..adesso..ti sposi..”
E mi prese la mano, ancora con le lacrime agli occhi
Jenny “..Adesso che so che verrai..mi faresti da testimone?! Avevo scelto Dylan, ma é troppo piccolo..”
Ebbe un sussulto e si fece seria
Angie “ Sarò il tuo testimone e..ti aiuterò..”
Jenny “ Grazie mamma..é la cosa che volevo più di tutte il tuo appoggio..”
Angie “ Non fraintendere..non sono d’accordo e sono preoccupata per il vostro futuro..ma non posso fare altro che aiutarti, visto che c’é un bambino in arrivo..”
Jenny “ Lo apprezzo lo stesso..”
Mentre andavo al lavoro, feci il solito segnale a Michael, che però non mi richiamò subito come mi aspettavo, mi arrivò invece un suo messaggio
Michael “ ..Troppo preso babe..a dopo..”
E mi sentii così frustrata di non poter dire alla persona più importante (dopo Dylan) della mia vita una cosa così significativa per me...sapevo che non mi stava ignorando, ma che stava semplicemente lavorando sodo al suo mega tour, eppure, cominciava davvero a pesarmi troppo la distanza..come avremmo fatto dopo?! Quando sarebbe nuovamente ripartito e ritornato solamente a luglio?! Dylan doveva finire l’anno scolastico, e non potevamo trasferirci immediatamente a Los Angeles, avremmo cominciato la nostra convivenza ufficiale a Londra durante il tour e poi saremmo partiti per l’America..come avrei fatto a lasciar partire mio neo marito da solo e a rivederlo solo due mesi dopo?! Se io mi ero posta quell’interrogativo solo in quel momento, Michael, infinitamente più lungimirante di me doveva averci già pensato, e questo mi rassicurò..forse lo avrei potuto raggiungere, magari a maggio, o magari..odiavo quella sottile ansia che mi prendeva ogni volta che non riuscivo ad immaginare o ad avere certezza del nostro futuro..ma era ora di calmarsi, ci saremmo sposati.

E anche questa stramaledetta giornata era finita, il mal di testa non era passato, e la stanchezza ne aveva aumentato l’intensità..non avevo richiamato Jenny, che mi aveva telefonato nel bel mezzo di una riunione, perché era sempre il mio cellulare a squillare e ad interrompere un momento clou...ed in fondo la cosa mi piaceva parecchio..era la mia ragazza a chiamarmi, la mia fidanzata..nessuna fidanzata chiamava gli altri in riunione così frequentemente..ehi, lei mi ama, e non può stare a lungo senza sentirmi..ed anch’io..
mentre tornavo a casa mi scaldavo il cuore con queste stupidaggini e anelavo il momento in cui sarei stato solo per chiamarla
Michael “ Ciao tesoro..”
Era semi addormentata, ormai ci ero abituato
Jenny “..Amore..ma che ore..così tardi..Michael..devi chiudere prima queste riunioni..”
Michael “ Dipendesse da me..come stai?”
Jenny “ Benissimo..”
Il suo tono era stato limpido e sicuro
Michael “ Benissimo? Davvero?!”
Jenny “ Mi é successa una cosa..”
Michael “ Racconta..”
Jenny “ Immagina di poterti riconciliare con tuo padre..di poterlo abbracciare sentendoti dire che ti ama e ti stima e poter ricominciare tutto da capo con lui..”
Michael “ Beh..mi sono già riconciliato con mio padre..”
Jenny “ Si, per modo di dire..non mi pare che tu abbia un grande slancio per lui..”
Michael “ Ci siamo riconciliati nel modo che potevamo..”
Non mi faceva piacere che paragonasse la sua felicità alla mia infelicità
Michael “ Con chi ti sei riconciliata? Con Scott?!”
Sentiva che ero infastidito da qualcosa, ma non aveva ancora localizzato da che cosa, e non lo avrebbe fatto, mi conosceva ancora poco sotto questo aspetto..o almeno credevo...
Jenny “ Scusa se ho parlato di tuo padre..non so come stiano le cose tra di voi..ho fatto l’esempio sbagliato..”
Michael “ Ahm..andiamo avanti..con chi ti sei riconciliata?!”
Jenny “ Con mia madre..verrà al matrimonio e sarà la mia testimone..”
Michael “ Questa é davvero un’ottima notizia! Non credevo..ma..cosa é successo?! Mi sembrava piuttosto irremovibile..”
Jenny “..Si, lo so..sembrava anche a me..ma poi..abbiamo litigato..e poi..le ho detto quando é il matrimonio e si é presentata a casa mia e..”
Michael “ Capisco perché sei tanto felice..e lo sono anch’io per te piccola..mi fa piacere sapere che tua madre ti sta accanto, specialmente adesso..”
Jenny “ Le ho detto del bambino..”
Michael “ E come ha reagito?!”
Jenny “ Si é intenerita..ha detto che, se anche non approva, mi aiuterà..”
Michael “ E’ quello che conta, no?! E’ quello che dovrebbero fare tutti i genitori con i propri figli..appoggiarli sempre, in qualunque frangente..”
Jenny “ Se Paris restasse in cinta a 15 anni la appoggeresti?!”
Michael “ Uhmm..non accadrà mai..”
Jenny “Ma se succedesse?!”
Michael “ Ma come vuoi che succeda?!”
Jenny “ Nel modo tradizionale?!”
Michael “ Non é la tua serata piccola, una catena di esempi sbagliati..”
Jenny “ Vuoi dire che a tua figlia non potrebbe accadere mai perché ha dei sani principi ed é una brava ragazza?!”
Michael “ Anche..si..”
Jenny “ Quindi io sarei una sbandata visto che mi é successo..”
Michael “ No, non ho detto questo..”
Jenny “ Anch’io ho dei sani principi! E sono una brava ragazza!”
Michael “ E’ evidente che sei rimasta in cinta così giovane non avevi nessuno che ti seguisse, che ti desse dei validi consigli..”
Jenny “ Quindi adesso é mia madre che é una sbandata! Guarda Michael, che lo sapevo benissimo da me che a fare sesso senza preservativo si resta in cinta..”
Avevamo preso di nuovo una strada senza uscita...ma perché mi diceva certe cose?! Perché le dicevo certe altre?! La immaginai con Scott, su qualche sedile puzzolente di un auto, dietro all’officina dove lavorava lui..e una fitta di gelosia mi gelò il sangue
Michael “ Senza contare le malattie che rischiavi di prenderti..”
Jenny “ Ehi, ero innamorata di Scott!”
Michael “ Certo, innamorata..fai i figli con il primo che te lo chiede!”
Avevo totalmente perso la brocca
Jenny “ Davvero lo pensi?Davvero? Allora sono felice di saperlo adesso, forse dovresti rivedere il tuo viaggio a Londra..”
Mise giù,e il brutto era che me lo aspettavo, così rimasi col cellulare accostato all’orecchio per qualche secondo e poi la richiamai, le scuse non erano e non sono il mio forte, ma meglio non lasciar troppo bollire le cose che le avevo detto..dava staccato..dannazione! Non doveva staccare! Era nei patti..mai staccare, mai..non sarebbe stato leale..come non sarebbe stato leale insultarla perché io ero geloso della donna giovane e impulsiva che era?! Dovevo ringraziare il cielo per la sua impulsività, o non ci saremmo mai amati così tanto..ancora staccato..le mandai un messaggio
Michael “ Vietato staccare, ricordi?! Ti basta sapere che sono geloso?!”
Poi buttai il telefono sul letto
Michael “ Coglione..”
Ero geloso.
La parola ‘sesso’ e la parola ‘preservativo’...mi avevano disturbato..forse perché era stata lei a fare ‘sesso’ senza ‘preservativo’ con Scott...solo il pensiero di un altro..della pelle di un altro che si fondeva con la sua..sentivo gli occhi irrorarsi di sangue e il cuore accelerare uh uh..cavolo! Un altro po’ e mi veniva un infarto! I polsi mi tremavano e sentivo quello stordimento, quasi oppiaceo, dell’amore..cominciai a pensare..ballerine di Samoa, Diana, Tatum ,un paio di altre non note, Lisa..le mie prime ossessioni.. e ora,l’ultima.. Jennyfer.. mi si era stampato in faccia un sorrisetto..idiota! Le hai dato della puttana e ha staccato il telefono!..Ma era già tornata da me, é sempre tornata da me..e lo avrebbe fatto anche ora..quando ci saremmo visti , ci saremmo spiegati..sbuffai, e andai verso il mio personale farma-bar..un paio di sonniferi mi avrebbero dato una mano a far riposare la mia vecchia carcassa senza pensare troppo prima di addormentarmi..il mio unico grande desiderio degli ultimi 10 anni era stato poter smettere di pensare abbastanza a lungo da potermi sentire felice..e con Jenny lo avevo fatto, smettevo di pensare con lei e vivevo..ma adesso lei non era con me, e avevo ricominciato a pensare.
Vicino al mio farma -bar, il mio bar vero e proprio, mi versai della vodka calda e mandai giù le pillole.

Invece di non pensarci e di mettermi a dormire, cosa che sarebbe stata la più giusta, avevo pianto fino alle 9 del mattino...poi, avevo riacceso il telefono...4 telefonate perse di Michael e..un messaggio...sapevo che non era grave, che ci saremmo chiariti e che la sua impulsività aveva una spiegazione, ma..sentirmi dire proprio da lui, che ero una che faceva i figli con il primo che capitava mi aveva ferito...era stato meschino..e non credevo che lo potesse essere, non così, per una stronzata..e cosa avrebbe fatto per un motivo più importante?!...Risposi al suo messaggio
Jenny “ La prossima volta, conta fino a 1000 prima di parlare”
Non mi aveva risposto, sebbene avessi aspettato, chissà cosa faceva, se dormiva, se era arrabbiato o se voleva semplicemente ‘farmela pagare’...decisi che non importava, che alla luce del fatto che ci saremmo visti presto, ogni cosa avrebbe perso importanza..che la spiegazione fondamentale al nostro nervosismo era la distanza, e l’astinenza...si, l’astinenza...Michael mi aveva risvegliato sessualmente, tanto che adesso,destata dal mio letargo, ero tornata ad essere una donna di 30 anni, nel pieno della vita e con delle esigenze sessuali ben precise...delle esigenze a cui mi aveva abituata in pochissimo tempo...forse erano anche gli ormoni che cominciavano ad affollarsi e ad agitarsi nel mio corpo, ma ero sensibilissima e sempre eccitata..solo a quel pensiero mi eccitai e pensai a lui..ai suoi capelli morbidi e profumati..alla sua bocca avvolgente e sensuale, alla sua mano decisa che s’insinuava nelle mie mutandine...e al posto della sua mano, insinuai la mia nelle mutandine e cominciai a toccarmi sotto le coperte, pensando a Michael, al suo corpo, al suo membro prepotente che sapeva farsi strada e prendermi per soddisfarmi, soddisfarsi...ero conturbata, fremente, vogliosa...la mia pelle rabbrividiva ad ogni contatto delle mie dita sul mio sesso..i brividi andavano crescendo, e così la voglia di lui..che avrei dato perché mi fosse accanto in quell’istante, con il suo corpo caldo, asciutto, sopra di me...d’impulso presi il telefono e gli mandai un messaggio
Jenny “ Ho voglia del tuo sesso..e non é la stessa cosa con la mia mano..voglio sentirti..”
Forse questo gli avrebbe fatto scordare la gelosia, o qualsiasi cosa lo avesse fatto innervosire..forse lo avrebbe eccitato e chissà..lo avrebbe spinto a fare come me, a toccarsi nello stesso momento in cui lo stavo facendo io..questo mi eccitò ancora di più..

Il bip di un messaggio mi arrivò in lontananza dal profondo del mio sonno..ero totalmente intorpidito, fermo, in catalessi..cercai con la mano il telefono sul copriletto di seta, e lo presi, ma non riuscii a sollevarlo, pesava troppo..e rimasi così, con la mano sul cellulare, irreversibilmente addormentato.
Non vidi il suo messaggio fino al mattino..quando mi risvegliai, non senza difficoltà, dal mio sonno artificiale...ci misi qualche minuto a realizzare, rilessi il messaggio, e mi morsi il labbro, quando pensai a cosa..mi ero perso...le risposi, in ritardo, ma sicuro che l’avrei consolata..
Michael “ E’ una questione delicata..di cui devo occuparmi personalmente..ci vediamo tra 24 ore piccola..”.


Grazie [SM=x47987] [SM=x47987] [SM=x47987]

Foxy

P.S. CAPITAN EO... [SM=g2927013] ..SLURP!!!!
[SM=x47981]
[Modificato da Foxy1975 11/10/2013 13:08]
11/10/2013 15:01
 
Quota
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Registrato il: 19/04/2013
Città: MILANO
Età: 27
Sesso: Femminile
King Of Pop Fan
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Ci ha fatto comodo e come questo capitolo !! Almeno parlo per me :P

Comunque bellissimo,come sempre..sono contenta che la mamma di Jenny abbia ragionato e non le ha dato colpe ..ma Michael no,non mi piace .. se la deve smettere con quella roba ..sta per sposarsi,e per avere un altro bambino .. eheh non si fa così !! [SM=x47982]

Alla prossima! [SM=x47913]
11/10/2013 15:41
 
Quota
Post: 71
Registrato il: 11/07/2012
Città: ROMA
Età: 58
Sesso: Femminile
Visionary Fan
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Surprise!!! Caspita se ci ha fatto comodo Foxy!! [SM=x3027012] [SM=x3027012]

Molto bello questo capitolo, dolce, intenso ed intrigante allo stesso tempo...
purtroppo come dice Speech, c'è il neo di queste medicine...chissà che Jenny non riesca a farlo smettere, ammesso che non diventi un problema tra di loro. [SM=g6795]

Un baciotto e al prossimo cap.!! [SM=g27838]
[Modificato da liberian girl65 11/10/2013 15:41]
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