criticofan, 31/03/2013 20:53:
Vengo anch'io?
No, io no! Per ora...
R.I.P. Enzo!
Vengo anch’io non tu no è forse la sua canzone più conosciuta, quella che ricordano tutti, insieme a
El purtava i scarp del tenis o
Faceva il palo, ma Jannacci ha scritto e interpretato anche canzoni di ben altro genere, malinconiche e struggenti, come la bellissima
Io e te, poetica, commovente e con un testo ancora oggi attualissimo
Io e te, io e te che ridevamo,
io e te che sapevamo,
tutto il mondo era un bidone da far rotolare...
sì perchè, la bellezza dei vent'anni è poter non dare retta
a chi pretende di spiegarti l'avvenire, e poi il lavoro e poi l'amore...
sì ma quì, che l'amore si fa in tre, che lavoro non ce n'è,
l'avvenire è un buco nero in fondo al tram...
sì, ma allora, ma che gioventù che è, ma che primavera è...
E la tristezza è lì a due passi, e ti accarezza e ride, lei
There's a crack, a crack in everything, that's how the light gets in
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