Certo che tradurre sta roba dopo pranzo
comunque ecco qua l'articolo sul libro: che parli "non molto bene" dei colleghi è un eufemismo, praticamente ha qualcosa di negativo da dire su tutti, salvo Dean Martin che giudica un "bravo ragazzo". Tra parentesi le persone citate nell'articolo son tutte defunte e non possono ovviamente ribattere.
Oh, ma magari sono solo questi estratti ad essere negativi, si sa che i media vanno a cercare il "torbido" (ricordate i primi articoli sul libro di Cascio?). Comunque questa è la parte relativa a MJ (adattato da "My Way" di Paul Anka, disponibile dal 9 aprile - pure questo):
Per molto tempo nessuno ha immaginato che Michael Jackson avesse un lato oscuro, ma io l'ho visto molto presto.
Nel 1980 gli chiesi di collaborare a due canzoni che stavo facendo per un nuovo album.
Accettò volentieri - anche se stava lavorando anche su Thriller - e si trasferì nella nostra casa di famiglia.
Lo vedevo spesso lì a giocare con le mie figlie nella vasca idromassaggio. Si capiva che aveva una predilezione per i bambini: era molto infantile lui stesso.
In ogni caso Michael e io iniziammo a buttare giù alcune canzoni, e devo dire che rimasi impressionato: non solo aveva una voce incredibile, ma era molto tenace e sfrenatamente ambizioso.
Ricordo di aver pensato che aveva una vena assolutamente spietata. Quindi probabilmente non sarei dovuto restare sorpreso dal fatto che, quando uscì Thriller e divenne un grande successo, non riuscii a riavere Michael in studio per terminare le nostre canzoni.
I nastri delle nostre sessioni finirono per restare nello studio mentre io continuavo a cercare - senza riuscirci - di parlare con lui al telefono.
Poi venni a spare che Michael aveva inviato una persona del suo staff per intrufolarsi e rubare i nastri. Ero stupefatto - e di certo non avevo intenzione di fargliela passare liscia.
Alla fine ci vollero settimane di minacce di azioni legali prima che mi fossero restituiti. Ma a quel punto sapevo che questo ragazzo era destinato ai guai.
Un bel po' più tardi lo vidi di nuovo a Las Vegas, dove alloggiava in una villa accanto alla mia all'Hotel Mirage.
E purtroppo sono stato testimone della sfilata di bambini che entravano e uscivano. Spaventoso.
Lui non lasciava entrare nessun altro. I camerieri e altro personale dell'hotel venivano da me e mi dicevano: 'Noi non possiamo nemmeno andare a pulire, e se abbiamo il servizio in camera per lui dobbiamo lasciarlo fuori'.
Quando la gestione finalmente tirò fuori Michael da lì trovò cocci di vetro, bottiglie di profumo e cibo andato a male ovunque. La vasca idromassaggio versava schiuma da bagno e il posto era un casino folle.
Ci sono voluti decine di migliaia di dollari per rinnovare quella villa. E a Michael non è mai stato più permesso di tornarci.
www.dailymail.co.uk/news/article-2298643/Would-Diana-Dodi-alive-hadnt--How-Paul-Anka-blames-Princesss-de...
[Modificato da 4everMJJ 25/03/2013 14:22]