È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

SULLE PUNTE. Terminata: 27 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2013 11:50
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
26/03/2013 22:35
 
Quota
Post: 374
Registrato il: 29/06/2009
Città: MILANO
Età: 50
Sesso: Femminile
Number Ones Fan
OFFLINE
Ciao a tutti! Ecco il capitolo 14! Grazie a Streetwalker per i suoi commenti e a tutti coloro che hanno letto la ff fino a qui.
Buona Pasqua a tutti!!





14

Non potevo crederci: il mio grande amore aveva accettato il mio invito a Chalons per l’ultimo dell’anno!Occupata com’ero con lo spettacolo avevo ben poco tempo per organizzare il tutto al meglio,soprattutto considerando il fatto che avrei dovuto garantire a Michael e ai bambini sicurezza e assoluta privacy.Nessuno doveva venire a sapere che il grande, unico, mitico Michael Jackson avrebbe passato due,tre notti in un piccolo paese della Champagne francese.Bel problema! Ingigantito, primo,dal fatto che Michael ogni volta che si spostava aveva un folto gruppo tra assistenti e body guard,secondo,dal suo ingombrante e voluminoso bagaglio e terzo, i miei genitori avrebbero scoperto che non avevo mai smesso di frequentare Michael.E due domandine due se le sarebbero sicuramente fatte.Infine,numero quattro, il fattore logistico. Prenotargli un albergo tanto valeva dire annunciarlo ai telegiornali del mondo intero dove Michael avrebbe trascorso le sue vacanze.Quindi restava solo la casa dei miei genitori.Era una bella villetta a due piani, circondata da un ampio giardino sul davanti e da estese di campi e vitigni sul retro.Era l’ultima casa del paese ed era la più grande di tutte.Ogni componente della mia famiglia aveva la sua stanza e in più c’erano due stanze per gli ospiti.Poi due bagni, uno al piano terra e uno al piano superiore, una comoda cucina che dava sul retro della casa e un’ ampio salone che faceva da salotto e sala da pranzo.Ben e Grace avrebbero avuto come stanze, quelle degli ospiti,Michael avrebbe dormito nella camera di
mio fratello maggiore e i bambini nella camera di mia sorella, sita tra la mia e quella di mio fratello.Restava libera la camera dell’altro fratello: avrebbero sistemato lì eventuali bagagli aggiuntivi.
“Swan…è una soluzione molto…molto…”Michael non riusciva a trovare le parole.
“Mon amour, lo so che sei abituato a ben altro…ma non te ne pentirai…te lo assicuro…”quante volte gli avevo già fatto quella promessa?
“E i tuoi cosa hanno detto?”ecco un discorso che ancora non avevamo affrontato.
“…allora:dopo avermi detto di piantarla con gli scherzi,dopo che hanno detto che era una cosa totalmente folle, dopo che hanno proposto di andare loro in albergo per darci più spazio in casa,dopo esserci rimasti male per aver tenuto nascosta la nostra ‘amicizia’,e dopo un’infinità di altri dopo,compreso il fatto che dovranno tenere il segreto fino alla tomba,appena saputo che con te sarebbero venuti anche Prince e Paris i miei hanno capitolato e adesso non vedono l’ora”dissi sorridendo al telefono.“Non gli sembra ancora vero di poter avere di nuovo due bambini cosi piccoli per casa.I miei fratelli non li hanno ancora resi nonni, nonostante siano tutti sposati da un paio d’anni a testa…”
“Potremo pensarci noi due ad accontentarli…che mi dici?”
“Cosa?”
“E’ da un po’che sto pensando a dare a Paris e Prince un fratello o una sorella…”Rimasi in silenzio a lungo.
“Sabine,tesoro…ci sei ancora?”
“…ehm…si,sono qui…”risposi turbata.Io non pensavo nemmeno a sposarmi, figuriamoci ad avere dei bambini.Avevo quasi ventisette anni e mi sembrava di essere ancora giovane per diventare mamma.Senza contare che la mia carriera di etoile si sarebbe compromessa.Non ero ancora pronta per una cosa del genere.Davanti a me vedevo solo un sempre crescente interesse per me degli Stati Uniti: ballare nei loro
maggiori teatri era uno dei miei obbiettivi. E forse presto lo avrei raggiunto.Ma Michael aveva quasi quarantatre anni e aveva tutte le ragioni per voler allargare la sua famiglia.
“Sabine…ti sei offesa? Non parli piu’…Non volevo…”
“No,perdonami,amore,davvero,scusami,scusami tanto…”dissi interrompendolo“è che mi hai colto alla sprovvista…io non ho ancora in testa pensieri simili…davvero vorresti un figlio da me?”chiesi poi lusingata.
“Certo che si…”rispose convinto
Caspita che emozione! Mi si ribaltò lo stomaco: era una dichiarazione d’amore bellissima!Era quasi meglio che ricevere una proposta di matrimonio.
“Amore mio…sono felice che tu me l’abbia detto…però…io ora non me la sento…Possiamo affrontare questo argomento più avanti?”
Sospirò“va bene…per il momento pensiamo al Capodanno…Riprenderemo questo discorso più avanti e di persona”
“Grazie amore mio…tu mi capisci sempre…Allora è fatta?”chiesi incrociando le dita.
“Si,veniamo a Chalons…sono curioso di conoscere i tuoi genitori e di vedere la casa dove vivevi da bambina…Ci sono foto tue di quel periodo in giro?”
“Ma certo!E i miei ne hanno moltissime,ti ci vorranno delle ore intere per guardarle tutte…”risposi al colmo della felicità.Michael veniva a Chalons.Veniva davvero!
“Lo sai che non mi stanco mai di guardarti…”sentii la sua voce nell’orecchio e per poco non svenni dall’emozione.
All’aereoporto di Chalons, nella saletta d’attesa riservata ai passeggeri di prima classe Michael mi stava salutando con uno dei suoi tenerissimi abbracci. Era notte fonda.I bambini erano svegli come
grilli per via del fuso orario ed eccitatissimi:vedere la neve al bordo delle piste per loro era stata una sorpresa meravigliosa.
Oltre a loro tre,Ben,Grace e un bagaglio ridotto ai minimi termini.
“Grazie”dissi di nuovo a Michael.
“Figurati,per me è un’esperienza totalmente nuova!E devo dire che è vero che mi sento esposto come non mai però è bello viaggiare leggeri e senza tanta gente cui rendere conto…”Mio padre era incuriosito dai due bambini:non si capacitava che sul viso tenessero delle maschere.
Anche Michael lo incuriosiva:non aveva la maschera ma il suo viso era comunque nascosto da occhiali scuri e mascherina sulla bocca.
Pochi minuti per le presentazioni ed eravamo in macchina:avevamo noleggiato due van,che avrebbero guidato mio padre e Ben, per raggiungere la casa dei miei.Durante il viaggio Michael cercava di indovinare qualcosa del paesaggio fuori,senza riuscirci:la neve ricopriva tutto e il buio della notte non faceva distinguere nulla.I van si fermarono nel vialetto di casa.Prince e Paris si erano addormentati sfiniti dal viaggio e aiutati dal motore della macchina.Maman attendeva dentro casa e quando anche noi fummo tutti dentro, alla vista dei due bimbi addormentati disse concitata:“Svelti svelti portiamoli su,poveri piccoli!”disse in francese.
“Maman, non parla l’inglese…”dissi a Michael
“Ma io il francese si…”replicò Michael facendomi l’occhiolino.
“Bonsoir Madame Lancret, je suis très honoré de faire votre connaissance ”disse poi e parlando in lingua fitto fitto con maman lo vidi salire con lei al piano superiore seguiti da Ben e Grace.
Li seguii poco dopo portando qualche valigia.Il restante del bagaglio lo portarono su Ben e papà,Michael si preoccupò di una borsa abbastanza voluminosa e dal contenuto misterioso.La mattina seguente scoprii che si trattava di regali che Michael aveva fatto per ogni singolo membro della nostra famiglia.La neve non era stata l’unica sorpresa per Prince e Paris:i miei avevano comprato loro molti giocattoli e maman aveva confezionato per entrambi molti vestitini. Paris perse letteralmente la testa per un abitino rosso di velluto.Lo riconobbi all’istante,maman lo aveva cucito per me anni addietro.Lo aveva solo rimodernato un pò aggiungendo qui e la piccoli fiori di paillettes e dei piccoli volant sulle maniche e sull’orlo della gonna.E in un momento di creatività aveva confezionato un mantello con il cappuccio dello stesso colore e tessuto dell’abitino.Paris vestita cosi era deliziosa.In più avevano trovato nei miei genitori degli altri ‘nonni’ che li facevano giocare e divertire.Paris e maman si innamorarono all’istante l’una dell’altra e dopo un po’,nonostante la lingua differente riuscirono a capirsi anche senza la nostra presenza come traduttori.Prince ci mise un pò di più a legare con maman restando infine conquistato dalla sua abilità di cuoca.
“Daddy, look at this cookie!It’s a lion”corse in salone“I never ever seen a thing like this!”Poi lo trascinava in cucina dove gli mostrava come maman preparava i suoi biscotti.E dove solitamente si trovava già Paris.Quando vedevi i suoi giochi per terra e lei non c’era,
senz’altro era in cucina con maman e la aiutava a suo modo a preparare il pranzo o la cena.E se Michael entrava in cucina per andare a riprendersela pensando che magari potesse disturbare maman,le trovava tutte e due che cantavano piano delle brevi canzoncine in francese,le stesse che maman aveva cantato a noi da bambini,mentre impastavano o giravano nelle pentole fumanti.E restava in cucina anche lui.
Quando non era impegnato con papa a parlare di vini,champagne e vitigni.Michael beveva molto poco ma era piuttosto interessato al discorso vino e a tutto quello che gli girava intorno.Sembrava irreale e invece era tutto vero: una star planetaria aveva trovato una semplice famiglia di campagna che lo aveva accolto quasi come un figlio insieme ai suoi due bambini.Ancora col tutu e le mezze punte addosso li osservavo tutti dal corridoio appoggiata allo stipite della
porta della cucina.E pensavo a quanto ero fortunata ad avere accanto tutte quelle persone cosi meravigliose ognuna a suo modo.
“Voila,ici ma petite Jolie…”disse maman accorgendosi di me.“Qui è quasi tutto pronto.Vai a cambiarti…”mi disse col suo tono caldo e accogliente.La serata di capodanno iniziò in allegria e finì con lo stupore di Michael e dei bambini che non avevano mai vissuto l’esperienza di una fiaccolata sulla neve nelle primissime ore del nuovo anno.Tutti ben incappucciati e al caldo di spessi guanti e sciarpe di lana,ci confondevamo tranquilli tra la piccola folla intenta a guardare il piccolo corteo che disegnava nella neve una scia luminosa.Era tutto cosi magico!Peccato che di li a qualche ora saremmo tutti tornati negli Stati Uniti.Io e Michael ci eravamo ritagliati un piccolo angolo di serena normalità e dispiaceva ad entrambi tornare alla solita vita.Ma ce l’eravamo scelta noi quella vita e al momento c’era ben poco da fare.Mentre stavo facendo i bagagli, pensavo ai prossimi mesi.Avrei vissuto a Los Angeles fino all’estate ma sarei rientrata in Europa per due eventi:
l’annuale ballo di primavera della famiglia Kuentz-Bas e i Grammy Awards che quest’anno si sarebbero tenuti a Montecarlo. Michael voleva che lo accompagnassi.
“Verrai vero?Non hai cambiato idea?”
“No,tranquillo:ci sarò e non mi annoierò di sicuro!Il fatto che non posso farmi vedere in giro con te non significa che debba restare chiusa in albergo tutto il tempo.Mi sto organizzando dei giri e in più ho degli amici di famiglia che vorrei andare a trovare…”
“Ti invidio…Io posso uscire solo per andare alle prove…”disse Michael con un punta di rammarico“Come farai a non farti riconoscere?”
“In genere se lego i capelli e metto gli occhiali scuri non capita che mi riconoscano…Anche jeans e maglietta aiutano molto.E inoltre ho anche una parrucca,lenti colorate e un paio di occhiali che…”
mi bloccai di colpo.Mi era tornato in mente il travestimento usato per la serata strip.Perché proprio ora?Girai il viso da parte e rimasi in silenzio.
“Che?”mi invitò Michael a proseguire.Ma non lo feci.Mi rannicchiai sotto le lenzuola e mi girai sul fianco.
“Swan,tutto bene?”
“Si,si…”dissi ma la mia voce non era ferma e Michael mi costrinse a voltarmi verso di lui.Con la morte nel cuore e a testa bassa gli raccontai della serata strip.La sua espressione cambiò di colpo: ora era scuro in viso.
“Come hai potuto scendere cosi in basso,Sabine?!Fare una cosa tanto volgare,usando una mia canzone per giunta!”si alzò e si coprì con la sua camicia.Poi si mise a sedere sul bordo del letto.
“Mi dispiace,scusami…Non so nemmeno io perché l’ho fatto…Ero arrabbiata,delusa,ferita e quando mi è venuta quell’idea cretina ero ancora sotto l’effetto del Demerol…Ti possono sembrare tutte scuse,
lo so…Spero che riuscirai a perdonarmi un giorno,io non ci sono ancora riuscita…”
Mi alzai e mi rivestii.Bevvi un sorso d’acqua e feci il giro della camera.Non sapevo cosa fare.Era l’ultima sera prima della mia partenza e la stavo passando discutendo con Michael,che brava!
“…vieni qui…”sentii poi.
Mi portai davanti a lui.Mi cinse la vita e appoggiò la testa al mio petto.Gli cinsi le spalle con una mano e con l’altra gli accarezzavo i capelli “Non ti ha toccata nessuno?”
“No,mi sono solo spogliata…”
“E’una cosa volgare spogliarsi per soldi…Non ne hai alcun bisogno,tu! Voglio sapere perché l’hai fatto!”mi chiese Michael parlando piano. Era deluso.
“Odile seduce il principe.L’unica cosa che mi è venuta in mente per essere più espressiva erano gli spogliarelli.Ho imparato le movenze da internet e poi per vedere se le mie espressioni erano quelle giuste
mi sono fatta ingaggiare.Non sapevo come uscire dalla situazione col coreografo…Mi sono trovata davanti a quel locale per caso e mi è venuta in mente quell’idea…I soldi li ho dati in beneficenza…”
“Hai fatto bene,almeno ne uscirà qualcosa di buono…”disse.Restammo in silenzio per parecchi minuti.
“Voglio dimenticare la cosa…Ma non farlo mai mai più.La prossima volta non sarò cosi gentile.”disse guardandomi.“E la dimenticherai anche tu e devi assolverti…Sei cosi dura con te stessa certe volte!”
Annuii e poco dopo incontrai le sue labbra.”Tu sei solo mia…”disse.
“Si…”
“Solo io posso vederti nuda, ricordatelo…”
“Si…”
“Baciami ancora, Sabine…” Finimmo per fare l’amore un’altra volta.
“Amore mio, non mi basti mai”mi sussurrava e io mi perdevo sempre di più.“Non partire, stai qui con me…”
“Non posso,mon amour, non posso…”
Stava per piangere, aveva gli occhi lucidi.
“No,Michael no,ti prego,fai piangere anche me cosi…”gli dissi ma in realtà ero io che piangevo.
“Hai ragione…Questo periodo passerà cosi in fretta che non ce ne accorgeremo neanche!”disse Michael ricomponendosi.
Annuii.Il pendolo in sala battè le cinque del mattino.Fra tre ore avevo l’aereo.Avevo giusto il tempo di vestirmi e chiudere casa.
L’aria frizzante di Los Angeles al mattino ci accolse mentre ci scambiavamo l’ultimo bacio sul retro di casa mia.Il van aspettava Michael col motore acceso.Nel giro di dieci minuti,lasciò la casa e io mi ritrovai sul taxi.Sull’aereo piansi tutto il tempo.Ero innamorata, innamorata follemente di Michael.Mi era entrato troppo dentro e in quel momento realizzai che la nostra relazione vissuta come avevamo fatto fin’ora non mi bastava più.Ma non potevo andare fino in fondo e sposarlo,proprio non potevo.Avevo una paura folle:cosa ne sarebbe stato di me se avessi ricalcato fedelmente i destini delle due precedenti signore Jackson,in tutto e per tutto?Mi si spezzò qualcosa dentro e mi ripiegai su me stessa.Tenni fede da brava professionista qual’ero a tutti gli impegni presi,primo fra tutti la presentazione della nuova stagione dell’Opera.Ma da sola,al buio della mia camera,lo stato di apatia che mi aveva di nuovo presa con se,si mostrava più rinvigorito che mai.Mi alzai e misi una mano sul vetro della finestra. Rabbrividii.Addosso avevo ancora l’abito di seta blu che avevo indossato per la presentazione.Lasciai che lo sguardo si perdesse sul verde scuro dei Giardini di Luxembourg.E una voce mi attraversò i pensieri:“Sabine!Guarda da questa parte:sono qui!”In mezzo al gruppo di giornalisti e fan che avevano circondato me e Roberto per le foto di rito alla fine della serata, riconobbi il volto di Jerome.Lo fissai per qualche istante poi i giornalisti alla mia sinistra richiamarono la mia attenzione e mi voltai dandogli le spalle.Quando mi girai nuovamente Jerome non c’era più:si erano aggiunte altre persone e il piccolo gruppo di prima era diventato decisamente più numeroso allontanando quelli che erano vicini a noi.Svelti i body guard si frapposero tra noi e tutte quelle persone.Rivedere Jerome mi aveva turbata:ancora qualche giorno e sarei finita dritta dritta nella tana del leone.


Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:18. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com