SULLE PUNTE. Terminata: 27 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2013 11:50
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06/03/2013 15:48
 
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Re:
(StreetWalker ), 06/03/2013 14:42:

Come sempre capisco male





Tranquilla, dai.... [SM=g2927046]

12/03/2013 22:31
 
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Ciao! Ecco il capitolo 12. Ciao!!

12

I miei impegni di lavoro a Roma stavano per terminare.
Erano passate quasi due settimane dalla colazione con Jerome Kuentz-Bas e tra qualche giorno non avrei più avuto altri motivi per restare in Italia ulteriormente.La settimana prossima sarebbe stato
il mio compleanno e mi aspettavano,come sempre,a Chalons per festeggiarlo in famiglia.Non mancava molto e io ancora non avevo deciso cosa fare del mio appartamentino.Uscii per andare a comprare qualcosa da mangiare e nella panetteria,un volantino appeso al vetro
attirò la mia attenzione.Sopra c’era il nome di Michael e la mia curiosità fu presto soddisfatta:una ragazza, Eva Molinari era la redattrice di una testata editoriale dedicata a Michael.
Tornata a casa la chiamai e ci accordammo per la consegna della rivista. Ci sapeva fare con le persone, Eva era molto loquace e su Michael sapeva moltissime cose.La incontrai al “Full moon”, un bel locale in stile liberty che faceva anche da pub alla sera.
“Ciao,io sono…Eva…”le parole le morirono in gola:mi aveva riconosciuta!
“Non posso crederci: tu sei Sabine,la ballerina classica che ha ballato con Michael Jackson durante l’HIStory Tour!”
“…ehm si,sono io…”dissi.Non pensavo che ci fosse ancora qualcuno che mi collegava con quella mia fortunata e felice esperienza e la cosa mi fece molto piacere.Nel mio ambiente,nessuno più parlava di quella che per tutti era stata solo una ‘comparsata’.
“La rivista te la regalo!Ovvio, ci mancherebbe!!A patto che tu mi racconti tutto, tutto, tutto di quei giorni.E abbonda di particolari su Michael,mi raccomando!”terminò eccitata.
‘Non penso proprio!’pensai.A parte il non poterlo fare-il contratto prevedeva di non rivelare nulla sulla partecipazione al tour per almeno cinque anni-non ne avevo nessuna intenzione.
Alle sue domande risposi restando sul vago, raccontando solo quello che tutti già sapevano.L’unica cosa che le concessi fu la conferma che anche Lisa occasionalmente partecipava alle tappe del tour.
“…e tu l’hai incontrata?”
“...ehm...si e …”
“E com’è? Voglio dire:com’erano insieme?”
“…bè…Lei è molto bella,naturalmente…ed erano…si,affiatati…Michael spesso la teneva per mano…”
“Già…e poi si appartavano in camerino o lei stava nella sua camera…”
“...si,può essere…”dissi non senza provare ancora una punta di gelosia a quel ricordo.
“Come ‘può essere’?Tu eri li con loro!Li avrai pure visti i loro atteggiamenti e le loro espressioni,no?”
“…bè …non è che stessi tutto il tempo con loro!Facevo prove continue, lo sai che Michael è un perfezionista, no?”
“Certo che lo so!Senti,se ti fermi un altro po’,tra poco qui fanno l’happy hour.Verranno anche alcuni amici miei…”
“Veramente dovrei andare…”
“Eddai,sicura? Guarda che puoi star tranquilla,loro sono abituati ai ‘vip’.Non so se ti ho già detto che ho contatti con Bob Jones…La rivista è approvata ufficialmente da Michael…”terminò orgogliosa.
'Ho contatti con Bob Jones'…Mon Dieu... ’pensai mancando un
battito:Bob!Avevo cenato con lui e Michael diverse volte.Bob sapeva che ero un’amica di Michael e che ci frequentavamo.Dovevo subito correre ai ripari.Ne avrei parlato con Michael quella sera stessa.
Decisi di rimanere,pensando al mio frigo quasi vuoto.E fu un grave errore.
“Mademoiselle l’Etoile!!Allora sei tornata!!”sentii alle mie spalle.
Jerome!Si stava avvicinando al nostro tavolo seguito dagli altri amici di Eva.Si conoscevano! Non so come,non so perché e non mi interessava ma era cosi!
“…ehm…”mi schiarii la voce“Ciao Jerome Kuentz-Bas…sono tornata un paio di giorni fa…”mentii.
“Ma voi due vi conoscete?” s’intromise Eva.
“Si!”rispose Jerome inorgoglito”Ho incontrato Mademoiselle l’Etoile per caso circa venti giorni fa all’Hard Rock Cafè e abbiamo parlato un po’.Che mi dici di un’altra colazione?”disse poi rivolgendosi a me.
Era davvero troppo!Prima Bob,poi Jerome…Questa ragazza conosceva tutti!!
“Spiacente,prendo l’aereo tra tre giorni e non ho un momento libero…”
“Peccato…Torni a Parigi?” si informò Jerome.
“Oui…”
“Ritorni qui poi?”
“No.Sono impegnata fino all’anno prossimo”
“Fino all’anno prossimo?!?!E’ pazzesco!!”disse “Allora…allora ci vediamo all’Opera?”chiese sperando in una risposta affermativa.
“No.Sono in tournee:Vienna,Amburgo,Londra,Milano e poi dopo l’Europa, gli Stati Uniti” risposi.
“Stati Uniti?”si intromise nuovamente Eva “Vai a trovare Michael? Non ti ho chiesto se vi vedete o sentite ancora…”
“No che non vado a trovare Michael Jackson!Non saprei nemmeno come fare…Non ho mica il suo numero di telefono!Ho solo ballato con lui, l’anno scorso e fine…”
Prima o poi avrebbero riveduto e corretto la favola di Pinocchio mettendo me al suo posto!Bugie su bugie, alcune talmente improvvisate che rischiavo di dimenticarle e fare delle pessime figure!
Mentire sapendo di mentire era un’altra delle cose che la mia storia con Michael mi aveva costretto ad imparare e a digerire.
Ma tenevo troppo a Michael per non tenere fede al nostro impegno e comunque alla lunga avevo la ragione dalla mia:nessuno stava sporcando con illazioni di vario genere la nostra bella storia.Un storia un po’ sui generis, certo,ma pur sempre una storia.
“Strano, qui abbiamo giurato tutti che qualcosa con te ci sia stata…”intervenne un amico di Eva.
“Si, è vero,in una delle tappe ti ha baciata davanti a tutti.Alcuni che erano li parlavano di un bacio‘serio’ non un bacio di scena…”disse una delle ragazze.Mi si mozzò il fiato in gola e persi un altro battito.
“Io c’ero…”intervenne poi Jerome “abbiamo visto tutto molto chiaramente grazie ai mega-schermi.Quel bacio è durato parecchi minuti.La folla è andata fuori di testa…Molti all’uscita si sono chiesti se per caso fossi tu la nuova fiamma di Michael Jackson…all’epoca si mormorava frequentasse una nuova ragazza…altri invece erano sicurissimi che fossi proprio tu quella ragazza…Sottolineavano
il fatto che pendesse dalle tue labbra quando eravate insieme sul palco…”terminò Jerome.
Avevo la gola secca.Non sapevo proprio cosa dire.Non avevo più voluto pensare alla mia ultima tappa con Michael, mi faceva ancora male, e ora un gruppo di sconosciuti me la stava sbattendo in faccia senza ritegno. Mi stava venendo da piangere…
Deglutii“…non fu altro che un bacio di scena,come lo chiamate voi… L’avevamo concordato quel pomeriggio durante le prove…Michael fa sempre cosi:all’ultimo cambia qualcosa,seguendo l’estro del momento o un ‘idea improvvisa…”
“Quindi non l’hai baciato solo in scena,ma anche alle prove…”chiese una delle amiche di Eva con sguardo sognante…“E com’è stato?? Dai, diccelo…”le ragazze presenti erano eccitatissime.
‘Baciare Michael è la cosa più emozionante del mondo!E non l’ho baciato solo alle prove,ma anche il giorno prima e quello prima ancora…per non parlare della mia prima tappa,quando mi ha baciata nel suo camerino e di ogni volta che mi bacia mentre facciamo l’amore...’ pensai col cuore che batteva all’impazzata.
“E’ stato tenero…Lui bè è …stato molto gentile…mi ha messo a mio agio…E’ stato molto…intenso…”dissi con un filo di voce.La verità in mezzo ad un mare di bugie.
“Beata te…”seguì un coro i sospiri.
“E comunque il telefono non me l’ha dato e scaduto il contratto non l’ho più rivisto.Non è che ha una storia con tutte le ballerine che bacia.Poi c’era Lisa e vi ricordo che si era appena sposato!”
“Ma va…!!Debbie di rospi ne deve mandare giù e in ogni caso, zitta e deve solo ringraziare che Michael se la sia presa in casa!E Lisa…vabbè…Michael problemi non se ne è mai fatti… se una gli piace se la
prende!”le parole di Eva ebbero su di me l’effetto di una doccia gelata.Ma era vero…Nel mio caso, Michael era sposato e frequentava sia Lisa che me…Poi aveva atteggiamenti confidenziali con alcune ballerine e fan però non mi piacque affatto lo stesso che ne parlassero come una specie di satiro sempre pronto a sedurre qualcuna!
Volevo metterli al loro posto ma poi mi dissi che non ne valeva la pena e che forse mi sarei messa troppo in evidenza rivelando cose che non potevo e non volevo dire.
“Niente storia con Michael Jackson, se è questo che volete sapere…” dissi invece.
“Bè, peccato,io mi ci sarei buttata a capo fitto potendo”intervenne Eva “l’hai visto quanto è figo,no?”
‘A me lo vieni a dire?’ volevo chiederle. “Già…”sospirai invece.
“Ragazze!Cambiamo argomento?Abbiamo parlato anche troppo di quello!”disse Jerome interrompendoci “Aperitivo? Si stanno già servendo tutti!Mademoiselle l’Etoile ci onora della sua presenza?”
chiese guardando verso di me.
“Va bene resto,ma solo per un’ora,poi devo assolutamente andare!” risposi quasi rassegnata.Per tutto il tempo in cui rimasi lì Eva tentò di riportare il discorso sul mio Michael e Jerome dal canto suo cercò di bloccarla interrompendola proponendo i più svariati argomenti.
I loro amici assistettero quasi ammutoliti a quello strano ‘gioco di ruoli’che Eva e Jerome stavano attuando cercando di attirare la mia attenzione ora verso uno ora verso l’altro.Per istinto di protezione accolsi quasi grata i numerosi tentativi di Jerome, che fortunatamente fecero partecipare alla conversazione anche gli altri amici ma che ebbero un risultato finale disastroso:Eva mi mise in mano il suo biglietto da visita,insistendo per un altro incontro, dato che secondo lei non avevamo parlato abbastanza di Michael e Jerome,pensando di avere molto in comune con me,si era fatto più insistente di Eva e non so come mi aveva strappato il permesso di accompagnarmi.
“Sei sempre al Piranesi, vero?” mi chiese mentre mi preparavo mettendomi gli occhiali scuri e raccogliendo i capelli in una lunga coda.
“Si!”risposi pronta.'Peccato che non abbia prenotato alcuna camera…Che faccio adesso?’
“Vengo anch’io!Devo chiedere alcune cose a Sabine…”si accodò Eva “Non ti spiace, vero Jerome?”gli chiese con sguardo eloquente prendendomi poi a braccetto.Se avesse potuto Jerome l’ avrebbe fulminata con lo sguardo!“Questa me la paghi…”le ringhiò a denti stretti passandole a fianco.
“Buona sera Mademoiselle, come sta?” mi salutò il direttore alla reception col tono di chi vede qualcuno dopo un po’ di tempo “Posso fare qualcosa per lei?” aggiunse.
“…Si, ehm…vorrei la chiave della mia stanza…”dissi.Eva e Jerome erano a poca distanza da me.Il direttore mi guardò sorpreso.
“Ma veramente Mademoiselle non siamo stati avvisati del suo arrivo e non risulta alcuna stanza prenotata a suo nome…”disse il direttore confuso.
“La prego Monsieur Salvini, mi aiuti…per favore…stia al gioco” gli dissi di rimando con gli occhi supplichevoli e a mezza voce,cercando di non farmi sentire da Eva e Jerome che si fecero più vicini stupiti dal fatto che ero ancora li alla reception a parlare col direttore.
“Oh,ma che sbadato, mi scusi tanto Mademoiselle,ecco chiarito l’equivoco!”disse poi facendomi l’occhiolino “la pulitura della moquette ha richiesto più tempo stavolta,ecco la sua chiave…”concluse
dandomi la tessera.“Le domando ancora scusa se le ho fatto perdere tempo…”
“Oh Monsieur Salvini”dissi grata “ma no,si figuri, avrei anche aspettato di più in caso,siete sempre cosi gentili con me…”
“Tutto bene Sabine?” chiese Jerome.
“Si,c’è stato un piccolo disguido ma ora è tutto a posto,grazie a Monsieur Salvini!” gli sorrisi.“E ora devo davvero salutarvi.Aspetto delle telefonate e poi domani sono impegnata fin dalle prime ore del mattino. Ciao Eva, grazie ancora per la rivista!”salutai
“Ciao Sabine”
“Ciao Mademoiselle l’Etoile,spero di rivederti presto…”
“Ciao Jerome Kuentz-Bas!”
“Perché lo chiami con nome e cognome?”chiese Eva incuriosita.
“E’ diventato il nostro saluto, ormai…”replicò Jerome
“E’ vero!” sorrisi nella sua direzione.
Poi salii in ascensore e scesi al mio piano. Entrai nella stanza e aspettai.Dopo mezz’ora chiamai la reception:Monsieur Salvini mi assicurò che i miei accompagnatori erano andati via da un pò e potevo scendere.Aspettò il taxi con me.
“Le devo un favore Monsieur!”gli dissi abbracciandolo.
“Ma non lo dica nemmeno per scherzo,mademoiselle! Lei è tra i nostri migliori clienti e i nostri migliori clienti meritano il miglior servizio!”disse il signor Salvini ricambiando l’abbraccio.
“Aurevoir Monsieur Salvini,quando tornerò a Roma verrò sicuramente qui da voi!”dissi dal taxi.
“L’aspettiamo!”mi salutò con la mano il signor Salvini.
Ora sapevo cosa avrei fatto col mio appartamentino:lo avrei affittato. Venderlo non potevo, mi spiaceva: c’erano tanti ricordi tra quelle mura e tenerlo vuoto non aveva senso.
Magari avrei potuto affittarlo a qualche aspirante ballerino.

****************************************

“Si, si ridi tu!”dissi con tono tra il polemico e il divertito a Michael.La nostra consueta telefonata serale.
“Swan,scusami ma sto cercando di immaginarmi la scena…”disse Michael ridendo di nuovo.“Il direttore che non sa che pesci prendere e tu chiusa in camera che aspetti…”
“Hai finito…?” dissi poi cerando di arginarlo.
“Si,si,scusami,hai ragione…Scherzi a parte…Come hai detto che si chiama la ragazza? E la rivista?” “Ah si!” aggiunse poi sentendo la mia risposta“Bob me ne ha parlato di recente…Piccolo il mondo eh?”
“Gia’…”
“Swan… e con quel ragazzo?”
“eh…” sospirai “e con quel ragazzo…”ripetei pensierosa “…non so davvero che fare…”
“Quando parti per Chalons?”
“Dopodomani…”
“Credi che lo rivedrai di nuovo?”
“Non penso…intanto non ho in programma di tornare in Italia a breve.E lui al momento vive qui a Roma.Io resterò a Chalons per le prossime due settimane e al mio rientro l’Opera è chiuso per la pausa estiva. Quindi non ci sono occasioni per rivederlo, fortunatamente.Ad Agosto poi devo prepararmi:da inizio settembre fino a metà dicembre sarò in tournee…”
“In tournee dove?”
“Prima in Europa, poi negli Stati Uniti”
“Giuramelo che vieni qui!” disse Michael d’impeto.
“Croce sul cuore!Ho firmato tanto di contratti!”risposi sorridendo. “Los Angeles,Las Vegas, New York e New Orleans.Con possibilità nel nuovo anno di tornare per qualche mese in una di queste città. Probabilmente New York e Los Angeles e per le altre vedremo.”
“Mi hai dato una notizia fantastica, my love…”Michael era contentissimo lo sentivo dalla voce, dal tono con cui parlava.
“Sono molto contenta anch’io,saremo molto più vicini….Ora però è meglio che io vada a dormire:domattina ho un servizio fotografico”
“Abiti da sera?”
“No, da sposa”
“Oh Swan…sarai stupenda! Mi fai avere quelle foto?”
“Ok, provvederò…Un bacio grandissimo,I love you!”
“I love you more…”

*******************************************

La rivista è arrivata pochi giorni fa e quando l’ho sfogliata sono rimasto senza parole: la mia Swan in abito bianco è splendida!
E’ tra i suoi sogni un matrimonio in grande stile:in chiesa,con l’abito giusto e con tutti i parenti e gli amici intorno.Me ne aveva parlato un giorno,un po’ di tempo fa: eravamo fermi al semaforo,la macchina si era fermata,in attesa del verde, proprio davanti a un negozio di abiti da sposa.Ma io non potrò mai darle tutto questo.E se ne accorgerà presto anche lei. E quando succederà, Sabine mi lascerà.
A parte essere più giovane di me, non sarà facile per lei restare legata ad un personaggio come il mio.I miei legami sentimentali sono tutti con donne dello spettacolo, e il discorso vale anche per Debbie
essendo abituata a incontrare e trattare con gente del mondo dello show-biz,per via del suo lavoro.Una ragazza normale non potrebbe mai arrivare a tanto. E la mia Sabine, che tanto vorrebbe essere normale e condurre una vita normale non potrà mai avere quanto chiede.
Se vuole sposarsi ed avere dei bambini, dovrà rinunciare a danzare per un po’ e non so allo stato attuale delle cose quanto sarebbe disposta a fermarsi.In fondo ha ragione:siamo uguali.Anche lei è divorata da questa fiamma che ci brucia dentro e ci fa lavorare cosi tanto e duramente con questa passione cosi estrema,rinunciando alla vita privata o vivere un surrogato di essa.La nostra storia è bellissima, ma è una storia a distanza e pure molto complicata da portare avanti.
Mi ama a tal punto da sopportare qualsiasi cosa:disdette dell’ultimo minuto, grandi ritardi, viaggi in piena notte, tutto pur di stare insieme.Ma…quanto tempo ancora Sabine sarà disposta a vivere cosi?
Scuoto la testa come a scacciare quel pensiero.Guardo Prince e Paris e sorrido loro.Basta con questi pensieri!Per ora voglio pensare solo che a metà novembre inizierà la seconda parte della tournee di Sabine qui negli States e che tra poco meno di un mese rivedrò la mia Swan. Quanto al resto ci penserò più avanti.Debbie à andata via la settimana scorsa, proprio il giorno in cui è stato dato alla stampa il comunicato dell’annuncio ufficiale del nostro divorzio.Guardo nuovamente Prince e Paris,quasi tre e due anni e penso che andrà tutto bene.Grace è molto abile con loro e le tre tate che si occupano con lei di loro sono molto preparate.Anche io sono molto più presente ora: in questo periodo ho rallentato un po’ coi miei impegni per stare di più a casa.A loro non mancherà nulla e in quanto a Debbie sanno che potranno vederla quando vogliono.Da qualche giorno sono molto eccitati: li ho avvertiti del prossimo arrivo di Sabine e non stanno più nella pelle.Voglio organizzare un soggiorno perfetto.
La mia Swan ha anticipato di una settimana il suo arrivo a Los Angeles apposta per il nostro incontro.Voglio che si senta a suo agio qui a Neverland.La sua stanza sarà pronta tra qualche giorno,voglio
muovermi con largo anticipo:ho diversi impegni nei prossimi giorni e voglio ultimare tutte le cose in sospeso.Per quando Sabine sarà qui non voglio dedicarmi ad altri che a lei.Ora sono libero e la mia Swan è al settimo cielo per questo.E io con lei.La amo davvero molto e stare con lei mi dà una gioia immensa.

12/03/2013 22:56
 
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Lo ama può stare tranquillo che sa come è fatta la sua vita e non lo lascerà
19/03/2013 10:12
 
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Buongiorno a tutti! Ecco il capitolo 13.


13

“Il cigno vola negli Stati Uniti” “L’etoile Sabine Lancret nel doppio ruolo per la rappresentazione americana del ‘Lago dei Cigni’”
Mia madre non stava più nella pelle.Era felice per la sua ballerina preferita:finalmente avrebbe ballato solo lei nell’intero spettacolo.
Era cosi contenta che poco le importava che Sabine avesse dovuto trasferirsi negli Stato Uniti fino alla prossima estate,anche perché sperava che prima o poi lo spettacolo col doppio ruolo si sarebbe
tenuto anche qui all’Opera.Ma io non ero affatto contento.Ironia della sorte avrei lavorato nella nostra sede parigina per tutto quel periodo.Avevo però due occasioni da sfruttare assolutamente a mio favore: ad Aprile Sabine sarebbe tornata a Parigi per due eventi, uno organizzato dall’Opera e l’altro da mia madre.Al primo evento forse non avrei potuto avere alcun accesso, ma non era detta l’ultima parola.Al secondo invece giocavo in casa:Sabine avrebbe partecipato alla nostra annuale festa di Primavera come ospite d’onore.
Finalmente mia madre avrebbe potuto incontrare il suo mito di sempre e io avrei potuto corteggiarla e,contavo,farla capitolare.Stavo impazzendo:Rebecca non mi bastava più,ero arrivato ad averne nel letto due alla volta e ad ognuna di loro continuavo a sovrapporre il viso di Sabine.Spesso e volentieri immaginavo di spogliarla da quel tutu che la rendeva eterea e lontana agli occhi di tutti ma cosi sexy ai miei.Otto mesi erano davvero troppi!Ma ero sicuro che Sabine dopo aprile non avrebbe visto l’ora di tornare da me e forse avrebbe fatto carte false per anticipare la partenza.Rebecca ora ha finito di vestirsi.“Jerome!Stai ancora pensando al Cigno?”mi chiese lievemente seccata.Aveva iniziato a chiamarla cosi per denigrarla:è risaputo che i cigni fuori dall’acqua sono goffi e ineleganti.“E lei non sarà da meno,ne sono sicura e inoltre compenserà la sua goffaggine con una boria e un distacco esagerati!”diceva spesso.
“Beh, quando riuscirai a mettere le mani sotto il suo tutu, fammelo sapere….Chissà, magari le piacerà provare qualcosa di diverso…”dice e poi resta in silenzio, si sta mettendo il rossetto.
“Ci vediamo a Parigi!”termina alzandosi.
Rebecca era in partenza:avrebbe passato come solito gli ultimi mesi dell’anno alle Canarie e poi sarebbe rientrata a Parigi.
“Spero che per allora quando giocheremo di nuovo insieme la smetterai di pensare a lei.Ti voglio concentrato su di me!!Chiaro?E’l’ultima volta che te lo dico!Ricordatelo!Non ti permetto di umiliarmi in questo modo!E un’ultima cosa:è troppo eterea e sicuramente anche inesperta.Ti stancherai molto presto di quel giocattolino che di bello ha solo la confezione!E tornerai da me.Ma se mi tratti cosi…non so…Bye” Resto solo nell’appartamento.Le ragazze cosi rigide come Sabine hanno solo bisogno di essere guidate, poi si aprono e dentro hanno il fuoco.Giochini a tre…Non credo proprio…Lei sarà solo mia…

*********************************************

Stretta a Michael sul divano,nel salotto adiacente la camera da letto nel mio appartamento a Los Angeles, ripensavo al mio soggiorno a Neverland e al seguente soggiorno di Michael a Chalons.Mi sembrava tutto un sogno e invece era successo davvero!Varcare i cancelli di Neverland non mi era sembrato vero.Salire sul trenino mi era parso fin troppo e uscì allo scoperto la fan che era in me.Ben mi venne ad accogliere all’ingresso e mi fece da Cicerone,indicandomi le varie ‘casette’e il loro uso.Il trenino si fermò davanti al cinema.Ben mi chiese se volevo scendere per visitarlo ma risposi di no.La corsa proseguì.Anche alla fermata dello zoo non volli scendere dal treno, limitandomi a guardarlo mentre ce lo lasciavamo alle spalle.Dopo un lungo giro tra i profumati alberi di Neverland vidi il piccolo Luna Park.Ero emozionata-quanto ne avevo sentito parlare!–e chiesi a Ben se potevo fare un giro sulla ruota panoramica.Poche parole sussurrate alla radio-trasmittente e Ben mi aiutò a salire nella cabina.
Quando arrivammo nel punto più alto rimasi a bocca aperta mentre il mio sguardo abbracciava l’intera tenuta.Poi lo vidi.Il laghetto dei cigni…E prima ancora che potessi pensarlo mi sentii dire:
“Ben, puoi portarmi a vedere il laghetto da vicino?”
“…veramente Mademoiselle,il laghetto non è tra le fermate del trenino, lo si costeggia soltanto.E’ perché è molto vicino alla main house e non è possibile scendere dal treno in quel punto…”
“Oh…peccato…è cosi bello con i colori del tramonto,visto da lassù” stavo indicando il punto più alto col capo,ora la ruota era scesa e si era fermata all’arrivo.Ben mi aiutò a scendere e poi mi fece fare
il giro del Luna Park.E mentre io facevo un giro sulla giostra dei cavalli,lui tenne la radio-trasmittente attaccata all’orecchio per tutto il tempo.Scesa dalla giostra,visto che Ben era ancora impegnato in chissà quale conversazione,feci un altro giro del Luna Park:volevo ricordare tutto quello che vedevo intorno a me.Profumi,colori,odori,
sensazioni,luoghi.
“Mademoiselle dobbiamo andare, si sta facendo tardi e Michael la sta aspettando…”
“Oh si…già…La cena…”Michael mi aveva concesso il giro col trenino ma non dovevo attardarmi troppo:la sera mangiavano presto per via dei bambini.Il treno,come detto da Ben,costeggiò il laghetto e vidi i cigni restandone affascinata.A Ben dovevo essere sembrata tornata bambina per quanto ero entusiasta di quello che vedevo.
“Non si preoccupi,Mademoiselle,è l’effetto di Neverland…”mi disse Ben.
Nel frattempo il trenino si era fermato.Pensai a qualche guasto,ma vidi Ben scendere e tendermi la mano.
“Michael ha detto che possiamo scendere ma il giro col trenino termina qui.Andremo alla main house con la vettura coperta.”
“Cosa? Davvero posso? Grazie,grazie Ben!”l’abbracciai d’istinto.
“Non c’è di che…”bofonchiò imbarazzato.“Abbiamo solo pochi minuti però…”mi disse tornato serio.
“Farò prestissimo!” dissi precedendolo sul sentiero.
Poco dopo ero sulle sponde del laghetto. I cigni si erano avvicinati sensibilmente sperando in un po’ di cibo.Il profumo che saliva da quello specchio d’acqua era cosi intenso e diverso da laghetti simili che mi rimase impresso e lo avrei ricordato molto bene nei mesi a seguire.Sentii dei passi dietro di me.
“Si Ben,hai ragione, Michael mi…”dissi voltando le spalle al laghetto un po’ dispiaciuta ma pronta per andare via.Non riuscii a finire la frase.Il mio Michael era di fronte a me ma guardava alle mie spalle.
“A volte lo do troppo per scontato,ma è sempre sorprendente venire qui.Comunque ci torneremo nei prossimi giorni con Prince e Paris per dare da mangiare ai cigni…”disse spostando lo sguardo su di me.
“Benvenuta a Neverland, my angel”
“Mon cher,merci…”dissi emozionata volandogli tra le braccia“Che ci fai qui?Non mi aspettavi in casa?”
“Sono venuto a prenderti,non ce la facevo più ad aspettarti.Mi sei mancata cosi tanto!”
“Il bacio che mi hai dato me lo ricordo ancora adesso!”mi disse Michael sorridendo perso in quel ricordo. Mi strinsi di più a lui “Già…è stato un momento cosi dolce e romantico…Avevo paura che mi scoppiasse il cuore nel petto da tanto ero emozionata nel rivederti, finalmente dopo tutti quei mesi!”
“Lo stesso valeva per me.Averti con me a Neverland mi aveva reso euforico!Ti avrei portata in giro fino a tardi per farti vedere il più possibile!”
“Mi sono rifatta nei giorni successivi!E comunque per quella sera avevo già visto abbastanza.Senza contare che le “cose” più belle le ho viste nel tuo salotto:Prince e Paris”terminai sorridendo.
“Ti sono saltati in braccio tutti e due!Per fortuna ti eri abbassata al loro livello altrimenti ti avrebbero travolta!”
“Non sai quanto sono stati felici di averti con loro per tutta la settimana!Ed erano entusiasti dei regali che hai portato loro! Paris indossava il tutu perfino per andare a dormire e la coroncina l’aveva semprein testa!Per non parlare della bellissima bambola e del peluche. Il regalo più bello per lei però sono state quelle mollettine colorate e adorne di fiocchi…Era bello vederla mentre ti ‘pettinava’ e te le metteva tra i capelli,lo era un po’ meno quando lo faceva a me…”mi guardò con sguardo eloquente.Mi venne da ridere.
“Si,si ridi tu…”tentava di farmi smettere ma rideva anche lui.
“Prince invece ha gradito molto la palla”dissi poi
“Vero…confesso che mi hai stupito:una ballerina classica che gioca cosi bene a calcio non l’avevo ancora vista!”
“Ho due fratelli più grandi ricordi?”gli dissi di rimando.
Michael annuì.“E’ stato molto bello da parte tua permettere loro di assistere alle tue prove”continuò“Cercavano tutti e due di imitarti. Sei stata carina a insegnare loro qualche passo,mi hanno detto
che vorrebbero farlo ancora…”
“Davvero?Che bello…Molto volentieri,diglielo pure…”
“Non fanno che chiedermi quando torni a Neverland”disse poi“Non sai quanto hanno pianto quando sei andata via…”
“Oh...piccolini…mi dispiace…ero molto triste anch’io sai…Spero di poter venire presto…”
“Già…devo vedere quanto ancora riesco a stracciarti ai videogiochi!”disse divertito
“Si,certo,come no…Te li lascio tutti i tuoi video giochi…”risposi piccata.E il mio pensiero andò alla sala giochi.
La sala giochi…molto riduttivo chiamarla cosi… Era un posto fantastico!Oltre ai videogiochi,c’erano veri e propri cimeli,tra cui moltissime statue a grandezza naturale dei personaggi dei fumetti e dei più famosi film dell’ultimo trentennio.Michael accolse la mia richiesta di poter abbracciare ET,l’amico della mia infanzia, togliendolo per qualche minuto dalla teca in cui lo aveva riposto data la delicatezza del materiale con cui era fatto.Poi mi trovai davanti ad una statua bellissima:‘Amore e Psiche’- Antonio Canova,lessi sulla targhetta dorata posta sulla base del piedestallo.
Conoscevo la leggenda di ‘Amore e Psiche’ ma non l’artista Canova. Michael colmò la mia lacuna parlandomi di lui per la mezz’ora successiva. Ero affascinata sia dalla bellezza delicata della statua,
-credevo fosse fatta di porcellana finissima, invece era marmo- e dalla cultura artistica di Michael.Tutto ciò che aveva a che fare con l’arte attraeva Michael che se ne documentava ampiamente.Mi portò poi a vedere altri pezzi di pregio sistemati in vari punti della sala e dopo qualche minuto se ne uscì con la frase:“Se ti piace qualcosa, te la regalo volentieri…”Non accettò assolutamente il mio“…ma no, figurati,non è il caso,non posso accettare...”come risposta
e mi fece fare il giro completo della sala per quattro volte di fila.
I quadri appesi alle pareti attirarono la mia attenzione:Michael compariva nella maggior parte di essi.E iniziai a fantasticare sui due che mi piacevano di più immaginandoli nel mio salotto.Feci un passo indietro e delusa li oltrepassai,realizzando che date le loro dimensioni il loro trasporto sarebbe stato decisamente problematico. Mi soffermai cosi davanti a Batman per qualche minuto.
“Batman mi è sempre piaciuto molto…ma è meglio se resta qui,se mi ci imbatto di notte potrebbe venirmi un infarto e so che non succederebbe una volta sola…”dissi.Michael rise scuotendo la testa.
Tornai di fronte a ET, ma sapevo quanto Michael tenesse a quella dolce creaturina spaziale.“Peter Pan?O forse Trilly…”mi propose poi facendomi vedere le statuine eseguite a mano inserite nel loro scenario molto particolareggiato dell’Isola che non c’è.
“…ehm…veramente…ehm…non amo particolarmente la storia di Peter Pan…e mi sembra un vero peccato togliere una delle due statuine,è cosi bello questo scenario cosi com’è…”dissi sperando che Michael non se ne prendesse troppo a male:lui adorava quella storia.
“…mmmh…hai ragione…meglio lasciarlo com’è…Allora…proprio nulla?”
Abbracciai con lo sguardo l’intera sala.Poi mi ricordai che sulla destra c’era l’ingresso alla enorme stanza dove Michael teneva tutti i suoi costumi di scena e le sue giacche.
“Oh, si!Qualcosa c’è!”dissi quasi volando verso il mio‘paese delle meraviglie’.Una volta dentro,mi trovai davanti i numerosi costumi di scena usati dal mio grande amore e gli abiti che aveva indossato nelle svariate occasioni ufficiali.Tutti erano stati usati una volta sola.
Mi brillavano gli occhi mentre guardavo giacche,camicie,pantaloni, scarpe e accessori,girando tra i vari corridoi creati dagli armadi sistemati nella grandissima stanza.Fortunatamente c’erano dei
cartelli che indicavano dove trovare cosa altrimenti penso che mi sarei persa in quella specie di labirinto.Mi ritrovai nel corridoio dove Michael aveva sistemato le giacche e gli abiti usati nei suoi video più famosi.Al suo ingresso era sistemato un manichino che indossava un costume che ricordavo benissimo.
“Ehi…quello era mio…”dissi sorpresa avvicinandomi di più.Il costume dell’angelo, completo di ali e coroncina, era stato fatto indossare al manichino.Guardai verso l’alto e inevitabilmente incrociai
il viso del manichino.
“Ma…ma sono io….”esclamai guardando Michael.
“Ehm…”Michael si schiarì la voce e abbassò lo sguardo“…tenerlo piegato non mi sembrava il caso e poi…ehm…le ali…ho pensato si sarebbero rovinate meno a tenerle aperte…”disse un po’imbarazzato.
Alternativamente mi guardava e poi subito abbassava lo sguardo.
Mi portai davanti a lui e alzandogli il viso lo baciai.
“Anche tu mi manchi,mon amour…”gli dissi piano prima di baciarlo ancora.Mano nella mano oltrepassammo il manichino e potei toccare le giacche di Thriller e Bad,quella indossata nel Teaser di HIStory e il completo di Smooth Criminal e poi la vidi.
“Eccola!”dissi lasciando la mano di Michael e tirando fuori la giacca che di nascosto avevo indossato quasi tre anni prima.
“Sicura che vuoi proprio quella?”mi chiese Michael dubbioso.
“Si!!Mi piace da matti!!Certo a meno che tu non ci tenga particolarmente…”replicai con un piccolo sorriso.
“No,no,non è quello figurati…Puoi prenderla tranquillamente…Pensavo che avresti scelto un modello meno semplice….”
“Semplice?Con tutte queste perle?”
“Parlavo del taglio…E’ una giacca normalissima…Ne ho di più originali...”
“Lo so…Ma a me piace questa qui…Posso metterla?”
“Fai pure, ormai è tua…”
Uscii dalla stanza quasi volando dalla gioia con la giacca addosso. Mi rimirai in uno degli specchi antichi presenti nella sala.
Michael mi guardava divertito.“E’ grande per te…ma…sei davvero carina…il bianco ti dona molto…”
Sorrisi “Mon amour,merci…Davvero Michael…non ho parole…è un regalo splendido…Come posso ricambiare?”
“Eccola che ricomincia…Non voglio nulla in cambio te l’ho detto prima…Ok…ok” fece marcia indietro vedendo il mio viso“se proprio ci tieni con uno dei tuoi ottimi piatti…Fai tu…”
“Non l’avessi mai detto” la voce di Michael mi riportò nel salotto di casa mia. “Sparivi in cucina per delle ore intere…”
“Ma ne è valsa la pena, no?”
“Si…Abbiamo mangiato molto bene per quasi tutta la settimana.E Prince e Paris si sono diventati matti quando hai detto loro di aiutarti a fare i biscotti.Ecco un’altra cosa che vogliono rifare la
prossima volta che verrai a Neverland…”
“Di loro che lo faremo quando torno dalla Francia”
“Quanto starai via?”
“Circa un mese e mezzo…Già mi manchi e non sono ancora partita…Mi sembra un’eternità solo pensarci...Ma devo essere presente a quei due incontri:ci sono produttori e altri personaggi importanti per la mia carriera e i miei futuri progetti…”
“Quando parti?”
“Alla fine della settimana”risposi un po’ amareggiata.
“Un mese è nulla in confronto al periodo che abbiamo trascorso separati lo scorso anno…”
“Vero ma mi mancherai lo stesso moltissimo…”risposi cercando le sue labbra.
“Che ora è?” mi chiese poi.
“Quasi mezzanotte…”
“Meglio che vada…Domani ho due riunioni…La prima è molto importante: ho in ballo un nuovo progetto e voglio presentarlo al meglio.”
“Un nuovo disco?”buttai li.
“Si…”fece il gesto di portarsi un dito alle labbra.“Lo sto dicendo solo a te…A parte qualcuno del mio staff non lo sa ancora nessuno…”
“Grazie per la fiducia…”lo accompagnai alla porta sul retro.”Quando ci vediamo?”
“Il giorno prima della tua partenza…”promise Michael con un ultimo bacio.Poi si mise occhiali, mascherina, cappello e uscì.Vidi i fari del van allontanarsi dal vialetto e poi lungo la strada.
Stesa nel letto,ripensai ancora al mio soggiorno a Neverland: le lunghe passeggiate con Paris nel passeggino e Prince che ci trotterellava intorno,i pomeriggi nel cinema privato con tanto di pop-corn e frappè, le lunghe ore trascorse al Luna Park,ora sulla giostra ora sulla ruota panoramica,e al laghetto dei cigni.
E le notti,trascorse alternativamente nella mia stanza e in quella di Michael.Che splendore quella stanza!
C’era un enorme letto sapientemente preparato con cuscini damascati e un copriletto dai ricami dorati,pregiato mobilio sapientemente disposto e annesso bagno privato.Mi tornò alla memoria l’ultima notte trascorsa con lui:gli chiesi di baciarmi come fanno i due amanti della statua del Canova.Per poco non ci rompemmo una gamba cadendo dal letto dopo aver perso l’equilibrio. Per terra, tra le risate, decidemmo di riprovarci.Che bacio meraviglioso!Inutile dire che diventò uno dei nostri preferiti!
Il giorno della partenza, ai piedi della scalinata antestante la casa, Michael mi salutò sussurrandomi all’orecchio“Questo capodanno lo passiamo insieme…”

20/03/2013 15:03
 
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Jerome non riuscirà ad avere Sabine perché lei ama Michael bello e romantico l'arrivo di Michael quando Sabine guarda il laghetto.
26/03/2013 22:35
 
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Ciao a tutti! Ecco il capitolo 14! Grazie a Streetwalker per i suoi commenti e a tutti coloro che hanno letto la ff fino a qui.
Buona Pasqua a tutti!!





14

Non potevo crederci: il mio grande amore aveva accettato il mio invito a Chalons per l’ultimo dell’anno!Occupata com’ero con lo spettacolo avevo ben poco tempo per organizzare il tutto al meglio,soprattutto considerando il fatto che avrei dovuto garantire a Michael e ai bambini sicurezza e assoluta privacy.Nessuno doveva venire a sapere che il grande, unico, mitico Michael Jackson avrebbe passato due,tre notti in un piccolo paese della Champagne francese.Bel problema! Ingigantito, primo,dal fatto che Michael ogni volta che si spostava aveva un folto gruppo tra assistenti e body guard,secondo,dal suo ingombrante e voluminoso bagaglio e terzo, i miei genitori avrebbero scoperto che non avevo mai smesso di frequentare Michael.E due domandine due se le sarebbero sicuramente fatte.Infine,numero quattro, il fattore logistico. Prenotargli un albergo tanto valeva dire annunciarlo ai telegiornali del mondo intero dove Michael avrebbe trascorso le sue vacanze.Quindi restava solo la casa dei miei genitori.Era una bella villetta a due piani, circondata da un ampio giardino sul davanti e da estese di campi e vitigni sul retro.Era l’ultima casa del paese ed era la più grande di tutte.Ogni componente della mia famiglia aveva la sua stanza e in più c’erano due stanze per gli ospiti.Poi due bagni, uno al piano terra e uno al piano superiore, una comoda cucina che dava sul retro della casa e un’ ampio salone che faceva da salotto e sala da pranzo.Ben e Grace avrebbero avuto come stanze, quelle degli ospiti,Michael avrebbe dormito nella camera di
mio fratello maggiore e i bambini nella camera di mia sorella, sita tra la mia e quella di mio fratello.Restava libera la camera dell’altro fratello: avrebbero sistemato lì eventuali bagagli aggiuntivi.
“Swan…è una soluzione molto…molto…”Michael non riusciva a trovare le parole.
“Mon amour, lo so che sei abituato a ben altro…ma non te ne pentirai…te lo assicuro…”quante volte gli avevo già fatto quella promessa?
“E i tuoi cosa hanno detto?”ecco un discorso che ancora non avevamo affrontato.
“…allora:dopo avermi detto di piantarla con gli scherzi,dopo che hanno detto che era una cosa totalmente folle, dopo che hanno proposto di andare loro in albergo per darci più spazio in casa,dopo esserci rimasti male per aver tenuto nascosta la nostra ‘amicizia’,e dopo un’infinità di altri dopo,compreso il fatto che dovranno tenere il segreto fino alla tomba,appena saputo che con te sarebbero venuti anche Prince e Paris i miei hanno capitolato e adesso non vedono l’ora”dissi sorridendo al telefono.“Non gli sembra ancora vero di poter avere di nuovo due bambini cosi piccoli per casa.I miei fratelli non li hanno ancora resi nonni, nonostante siano tutti sposati da un paio d’anni a testa…”
“Potremo pensarci noi due ad accontentarli…che mi dici?”
“Cosa?”
“E’ da un po’che sto pensando a dare a Paris e Prince un fratello o una sorella…”Rimasi in silenzio a lungo.
“Sabine,tesoro…ci sei ancora?”
“…ehm…si,sono qui…”risposi turbata.Io non pensavo nemmeno a sposarmi, figuriamoci ad avere dei bambini.Avevo quasi ventisette anni e mi sembrava di essere ancora giovane per diventare mamma.Senza contare che la mia carriera di etoile si sarebbe compromessa.Non ero ancora pronta per una cosa del genere.Davanti a me vedevo solo un sempre crescente interesse per me degli Stati Uniti: ballare nei loro
maggiori teatri era uno dei miei obbiettivi. E forse presto lo avrei raggiunto.Ma Michael aveva quasi quarantatre anni e aveva tutte le ragioni per voler allargare la sua famiglia.
“Sabine…ti sei offesa? Non parli piu’…Non volevo…”
“No,perdonami,amore,davvero,scusami,scusami tanto…”dissi interrompendolo“è che mi hai colto alla sprovvista…io non ho ancora in testa pensieri simili…davvero vorresti un figlio da me?”chiesi poi lusingata.
“Certo che si…”rispose convinto
Caspita che emozione! Mi si ribaltò lo stomaco: era una dichiarazione d’amore bellissima!Era quasi meglio che ricevere una proposta di matrimonio.
“Amore mio…sono felice che tu me l’abbia detto…però…io ora non me la sento…Possiamo affrontare questo argomento più avanti?”
Sospirò“va bene…per il momento pensiamo al Capodanno…Riprenderemo questo discorso più avanti e di persona”
“Grazie amore mio…tu mi capisci sempre…Allora è fatta?”chiesi incrociando le dita.
“Si,veniamo a Chalons…sono curioso di conoscere i tuoi genitori e di vedere la casa dove vivevi da bambina…Ci sono foto tue di quel periodo in giro?”
“Ma certo!E i miei ne hanno moltissime,ti ci vorranno delle ore intere per guardarle tutte…”risposi al colmo della felicità.Michael veniva a Chalons.Veniva davvero!
“Lo sai che non mi stanco mai di guardarti…”sentii la sua voce nell’orecchio e per poco non svenni dall’emozione.
All’aereoporto di Chalons, nella saletta d’attesa riservata ai passeggeri di prima classe Michael mi stava salutando con uno dei suoi tenerissimi abbracci. Era notte fonda.I bambini erano svegli come
grilli per via del fuso orario ed eccitatissimi:vedere la neve al bordo delle piste per loro era stata una sorpresa meravigliosa.
Oltre a loro tre,Ben,Grace e un bagaglio ridotto ai minimi termini.
“Grazie”dissi di nuovo a Michael.
“Figurati,per me è un’esperienza totalmente nuova!E devo dire che è vero che mi sento esposto come non mai però è bello viaggiare leggeri e senza tanta gente cui rendere conto…”Mio padre era incuriosito dai due bambini:non si capacitava che sul viso tenessero delle maschere.
Anche Michael lo incuriosiva:non aveva la maschera ma il suo viso era comunque nascosto da occhiali scuri e mascherina sulla bocca.
Pochi minuti per le presentazioni ed eravamo in macchina:avevamo noleggiato due van,che avrebbero guidato mio padre e Ben, per raggiungere la casa dei miei.Durante il viaggio Michael cercava di indovinare qualcosa del paesaggio fuori,senza riuscirci:la neve ricopriva tutto e il buio della notte non faceva distinguere nulla.I van si fermarono nel vialetto di casa.Prince e Paris si erano addormentati sfiniti dal viaggio e aiutati dal motore della macchina.Maman attendeva dentro casa e quando anche noi fummo tutti dentro, alla vista dei due bimbi addormentati disse concitata:“Svelti svelti portiamoli su,poveri piccoli!”disse in francese.
“Maman, non parla l’inglese…”dissi a Michael
“Ma io il francese si…”replicò Michael facendomi l’occhiolino.
“Bonsoir Madame Lancret, je suis très honoré de faire votre connaissance ”disse poi e parlando in lingua fitto fitto con maman lo vidi salire con lei al piano superiore seguiti da Ben e Grace.
Li seguii poco dopo portando qualche valigia.Il restante del bagaglio lo portarono su Ben e papà,Michael si preoccupò di una borsa abbastanza voluminosa e dal contenuto misterioso.La mattina seguente scoprii che si trattava di regali che Michael aveva fatto per ogni singolo membro della nostra famiglia.La neve non era stata l’unica sorpresa per Prince e Paris:i miei avevano comprato loro molti giocattoli e maman aveva confezionato per entrambi molti vestitini. Paris perse letteralmente la testa per un abitino rosso di velluto.Lo riconobbi all’istante,maman lo aveva cucito per me anni addietro.Lo aveva solo rimodernato un pò aggiungendo qui e la piccoli fiori di paillettes e dei piccoli volant sulle maniche e sull’orlo della gonna.E in un momento di creatività aveva confezionato un mantello con il cappuccio dello stesso colore e tessuto dell’abitino.Paris vestita cosi era deliziosa.In più avevano trovato nei miei genitori degli altri ‘nonni’ che li facevano giocare e divertire.Paris e maman si innamorarono all’istante l’una dell’altra e dopo un po’,nonostante la lingua differente riuscirono a capirsi anche senza la nostra presenza come traduttori.Prince ci mise un pò di più a legare con maman restando infine conquistato dalla sua abilità di cuoca.
“Daddy, look at this cookie!It’s a lion”corse in salone“I never ever seen a thing like this!”Poi lo trascinava in cucina dove gli mostrava come maman preparava i suoi biscotti.E dove solitamente si trovava già Paris.Quando vedevi i suoi giochi per terra e lei non c’era,
senz’altro era in cucina con maman e la aiutava a suo modo a preparare il pranzo o la cena.E se Michael entrava in cucina per andare a riprendersela pensando che magari potesse disturbare maman,le trovava tutte e due che cantavano piano delle brevi canzoncine in francese,le stesse che maman aveva cantato a noi da bambini,mentre impastavano o giravano nelle pentole fumanti.E restava in cucina anche lui.
Quando non era impegnato con papa a parlare di vini,champagne e vitigni.Michael beveva molto poco ma era piuttosto interessato al discorso vino e a tutto quello che gli girava intorno.Sembrava irreale e invece era tutto vero: una star planetaria aveva trovato una semplice famiglia di campagna che lo aveva accolto quasi come un figlio insieme ai suoi due bambini.Ancora col tutu e le mezze punte addosso li osservavo tutti dal corridoio appoggiata allo stipite della
porta della cucina.E pensavo a quanto ero fortunata ad avere accanto tutte quelle persone cosi meravigliose ognuna a suo modo.
“Voila,ici ma petite Jolie…”disse maman accorgendosi di me.“Qui è quasi tutto pronto.Vai a cambiarti…”mi disse col suo tono caldo e accogliente.La serata di capodanno iniziò in allegria e finì con lo stupore di Michael e dei bambini che non avevano mai vissuto l’esperienza di una fiaccolata sulla neve nelle primissime ore del nuovo anno.Tutti ben incappucciati e al caldo di spessi guanti e sciarpe di lana,ci confondevamo tranquilli tra la piccola folla intenta a guardare il piccolo corteo che disegnava nella neve una scia luminosa.Era tutto cosi magico!Peccato che di li a qualche ora saremmo tutti tornati negli Stati Uniti.Io e Michael ci eravamo ritagliati un piccolo angolo di serena normalità e dispiaceva ad entrambi tornare alla solita vita.Ma ce l’eravamo scelta noi quella vita e al momento c’era ben poco da fare.Mentre stavo facendo i bagagli, pensavo ai prossimi mesi.Avrei vissuto a Los Angeles fino all’estate ma sarei rientrata in Europa per due eventi:
l’annuale ballo di primavera della famiglia Kuentz-Bas e i Grammy Awards che quest’anno si sarebbero tenuti a Montecarlo. Michael voleva che lo accompagnassi.
“Verrai vero?Non hai cambiato idea?”
“No,tranquillo:ci sarò e non mi annoierò di sicuro!Il fatto che non posso farmi vedere in giro con te non significa che debba restare chiusa in albergo tutto il tempo.Mi sto organizzando dei giri e in più ho degli amici di famiglia che vorrei andare a trovare…”
“Ti invidio…Io posso uscire solo per andare alle prove…”disse Michael con un punta di rammarico“Come farai a non farti riconoscere?”
“In genere se lego i capelli e metto gli occhiali scuri non capita che mi riconoscano…Anche jeans e maglietta aiutano molto.E inoltre ho anche una parrucca,lenti colorate e un paio di occhiali che…”
mi bloccai di colpo.Mi era tornato in mente il travestimento usato per la serata strip.Perché proprio ora?Girai il viso da parte e rimasi in silenzio.
“Che?”mi invitò Michael a proseguire.Ma non lo feci.Mi rannicchiai sotto le lenzuola e mi girai sul fianco.
“Swan,tutto bene?”
“Si,si…”dissi ma la mia voce non era ferma e Michael mi costrinse a voltarmi verso di lui.Con la morte nel cuore e a testa bassa gli raccontai della serata strip.La sua espressione cambiò di colpo: ora era scuro in viso.
“Come hai potuto scendere cosi in basso,Sabine?!Fare una cosa tanto volgare,usando una mia canzone per giunta!”si alzò e si coprì con la sua camicia.Poi si mise a sedere sul bordo del letto.
“Mi dispiace,scusami…Non so nemmeno io perché l’ho fatto…Ero arrabbiata,delusa,ferita e quando mi è venuta quell’idea cretina ero ancora sotto l’effetto del Demerol…Ti possono sembrare tutte scuse,
lo so…Spero che riuscirai a perdonarmi un giorno,io non ci sono ancora riuscita…”
Mi alzai e mi rivestii.Bevvi un sorso d’acqua e feci il giro della camera.Non sapevo cosa fare.Era l’ultima sera prima della mia partenza e la stavo passando discutendo con Michael,che brava!
“…vieni qui…”sentii poi.
Mi portai davanti a lui.Mi cinse la vita e appoggiò la testa al mio petto.Gli cinsi le spalle con una mano e con l’altra gli accarezzavo i capelli “Non ti ha toccata nessuno?”
“No,mi sono solo spogliata…”
“E’una cosa volgare spogliarsi per soldi…Non ne hai alcun bisogno,tu! Voglio sapere perché l’hai fatto!”mi chiese Michael parlando piano. Era deluso.
“Odile seduce il principe.L’unica cosa che mi è venuta in mente per essere più espressiva erano gli spogliarelli.Ho imparato le movenze da internet e poi per vedere se le mie espressioni erano quelle giuste
mi sono fatta ingaggiare.Non sapevo come uscire dalla situazione col coreografo…Mi sono trovata davanti a quel locale per caso e mi è venuta in mente quell’idea…I soldi li ho dati in beneficenza…”
“Hai fatto bene,almeno ne uscirà qualcosa di buono…”disse.Restammo in silenzio per parecchi minuti.
“Voglio dimenticare la cosa…Ma non farlo mai mai più.La prossima volta non sarò cosi gentile.”disse guardandomi.“E la dimenticherai anche tu e devi assolverti…Sei cosi dura con te stessa certe volte!”
Annuii e poco dopo incontrai le sue labbra.”Tu sei solo mia…”disse.
“Si…”
“Solo io posso vederti nuda, ricordatelo…”
“Si…”
“Baciami ancora, Sabine…” Finimmo per fare l’amore un’altra volta.
“Amore mio, non mi basti mai”mi sussurrava e io mi perdevo sempre di più.“Non partire, stai qui con me…”
“Non posso,mon amour, non posso…”
Stava per piangere, aveva gli occhi lucidi.
“No,Michael no,ti prego,fai piangere anche me cosi…”gli dissi ma in realtà ero io che piangevo.
“Hai ragione…Questo periodo passerà cosi in fretta che non ce ne accorgeremo neanche!”disse Michael ricomponendosi.
Annuii.Il pendolo in sala battè le cinque del mattino.Fra tre ore avevo l’aereo.Avevo giusto il tempo di vestirmi e chiudere casa.
L’aria frizzante di Los Angeles al mattino ci accolse mentre ci scambiavamo l’ultimo bacio sul retro di casa mia.Il van aspettava Michael col motore acceso.Nel giro di dieci minuti,lasciò la casa e io mi ritrovai sul taxi.Sull’aereo piansi tutto il tempo.Ero innamorata, innamorata follemente di Michael.Mi era entrato troppo dentro e in quel momento realizzai che la nostra relazione vissuta come avevamo fatto fin’ora non mi bastava più.Ma non potevo andare fino in fondo e sposarlo,proprio non potevo.Avevo una paura folle:cosa ne sarebbe stato di me se avessi ricalcato fedelmente i destini delle due precedenti signore Jackson,in tutto e per tutto?Mi si spezzò qualcosa dentro e mi ripiegai su me stessa.Tenni fede da brava professionista qual’ero a tutti gli impegni presi,primo fra tutti la presentazione della nuova stagione dell’Opera.Ma da sola,al buio della mia camera,lo stato di apatia che mi aveva di nuovo presa con se,si mostrava più rinvigorito che mai.Mi alzai e misi una mano sul vetro della finestra. Rabbrividii.Addosso avevo ancora l’abito di seta blu che avevo indossato per la presentazione.Lasciai che lo sguardo si perdesse sul verde scuro dei Giardini di Luxembourg.E una voce mi attraversò i pensieri:“Sabine!Guarda da questa parte:sono qui!”In mezzo al gruppo di giornalisti e fan che avevano circondato me e Roberto per le foto di rito alla fine della serata, riconobbi il volto di Jerome.Lo fissai per qualche istante poi i giornalisti alla mia sinistra richiamarono la mia attenzione e mi voltai dandogli le spalle.Quando mi girai nuovamente Jerome non c’era più:si erano aggiunte altre persone e il piccolo gruppo di prima era diventato decisamente più numeroso allontanando quelli che erano vicini a noi.Svelti i body guard si frapposero tra noi e tutte quelle persone.Rivedere Jerome mi aveva turbata:ancora qualche giorno e sarei finita dritta dritta nella tana del leone.


27/03/2013 00:12
 
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Non vorrà finire con Jerome il cui unico è quello di farla separare per sempre dal suo amato Michael dovrà mettere da parte le sue paure e accettare di sposarlo. Posta il prossimo per sapere cosa succederà e cosa avrà deciso


Auguri di Buona Pasqua
01/04/2013 20:48
 
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Ciao a tutti! Solo per questa settimana posto oggi,lunedi,il cap.15 anzichè domani. Ciao!



15

Ero tornata in Francia di controvoglia.Avevo quasi dimenticato l’impegno per la presentazione della nuova stagione dell’Opera e stavo pensando di dare forfait all’ultimo alla festa annuale di Primavera della famiglia Kuentz-Bas e prendere l’aereo per tornare di corsa da Michael.Non pensavo ad altri che a lui.A che cosa facesse da solo.Se vedeva gente,se stava in casa,se le ragazze che gli ronzavano sempre intorno facessero o meno presa su di lui.Mi mancava tantissimo.Ma stavolta era diverso.Mi scoprii ad essere gelosa della sua vita senza
me, del suo stare senza me.Volevo restargli sempre accanto.A volte desideravo uscire allo scoperto per vivere la nostra storia alla luce del sole,in fondo ora i presupposti c’erano tutti,eppure qualcosa
mi bloccava.Ero davvero molto combattuta.Ora avevo imparato a gestire i miei attacchi d’ansia e le mie notti non erano più insonni.
Se capitava che mi svegliassi durante la notte, mi giravo su un fianco e chiudendo gli occhi tornavo sulle sponde del laghetto dei cigni di Neverland e subito mi arrivavano il dolcissimo profumo di quel luogo e la sua atmosfera tranquilla.Il sonno tornava dopo poco.
Ma le mie giornate passavano senza troppa convinzione:era come se mi importasse molto poco di quello che facevo.Come quel pomeriggio:mi stavano truccando e pettinando per la festa di Primavera.Ci mancò molto poco che dovessero pure vestirmi.
“Oh, Sabine, ti dona davvero molto questo colore!”sentii poi.
Mi girai verso Camille.Lei e il suo semplicissimo commento mi avevano fatto tornare nel mondo reale.In macchina ero piuttosto agitata, combattuta tra il desiderio di dire all’autista di voltare la macchina
all’istante e il voler fare colpo su Jerome.
Ma che mi stava succedendo?

**********************************

Non ci credevo!La serata stava andando oltre le mie più rosee aspettative:Sabine stava rispondendo ai miei baci!Avevo lasciato che Sabine facesse il suo ingresso trionfale nel salone e rimanesse poi in compagnia di mia madre e delle sue sciocche amiche e che infine parlasse con gli ospiti presenti per un tempo che mi sembrò piuttosto lungo.Restai sullo sfondo accontentandomi di guardarla.Vestito bordeaux,acconciatura raccolta, boccoli che sapientemente sfuggivano al fermaglio di perle posto sul suo capo,si muoveva leggera ed elegante in mezzo a tutta quella gente.Il suo sguardo però mi era sembrato diverso dal solito.Era come se mi cercasse continuamente tra tutta quella gente e intrigato,infine,la accontentai.Mi spostavo continuamente da un punto all’altro della sala di modo che potesse vedermi ogni volta che girava il viso verso questo o quell’amico di mia madre.Mi stavo divertendo molto e dopo un pò feci in modo che fosse lei a cercarmi,riapparendo alle sue spalle o molto distante da lei.E poi mio nonno mi guastò la festa, invitando Sabine ad aprire le danze e ballando con lei per tuttala mezz’ora successiva.In seguito il nonno la fece accomodare offrendole dello champagne e li vidi chiacchierare fitto per un bel pò.Non sapevo più che fare.
“Ma guarda guarda…tuo nonno ti sta soffiando la preda da sotto il naso!Sta a vedere che ti lascia a bocca asciutta!”
Rebecca gongolava ma sapevo benissimo che parlava solo per invidia. All’epoca della nostra relazione non era mai riuscita ad andare oltre al ‘buon giorno’ e alle chiacchiere sul tempo con mio nonno.
In famiglia era risaputo che se il nonno non si sbottonava più di tanto con i nuovi partner dei suoi nipoti la relazione non era destinata a durare molto.E poi successe l’imprevisto:Sabine si allontanò da sola verso la terrazza.Le andai dietro raggiungendola: ora passeggiava da sola lungo il sentiero che portava al gazebo.
“Era soffocante là dentro…”mi spiegò.“Mi accompagni?”mi prese sottobraccio.Sabine ammirava tutto estasiata.“Che splendido giardino! Davvero Jerome sono senza parole!”
Io estasiato,ammiravo lei.C’era davvero qualcosa di diverso.Sabine non era più l’algida e irraggiungibile Etoile Lancret.Era arrendevole e il muro che aveva eretto tra noi era crollato appena mi aveva notato in sala.
“Come si sta bene qui…l’aria è cosi profumata!”disse dopo un pò.
Era arrivato il mio momento.Agii d’impulso e un istante dopo la stavo abbracciando.Divina, adorabile creatura, mi guardava con espressione ambigua,a metà tra lo stupore e l’emozione.Accostai di più il mio viso al suo e con mia somma sorpresa si lasciò baciare.Rimase ferma. Senza distogliere il viso feci una pausa e poi ricominciai mettendoci più passione. E Sabine stavolta rispose.Incrociò le mani dietro la mia nuca e lasciò che la stringessi di più.Quel lungo,lunghissimo bacio che avrebbe dovuto far capitolare Sabine e condurla dritta dritta nella mia camera da letto ebbe invece un effetto devastante su di me.
Mi staccai e la guardai negli occhi a lungo.Sabine sospirò e si allontanò da me.Le presi le mani.
“Ti amo”le dissi.“Sposami Sabine,sposami!E ti tratterò come una regina!”
Mai avevo pronunciato simili parole prima d’ora.Mi erano uscite di getto.Io per primo ne fui stupito.Sabine mi guardò sgranando gli occhi.“Come?Jerome,per favore…sii serio…”mi incalzò poi.
“Amore,amore mio…”replicai“voglio davvero sposarti…Non ho mai desiderato qualcosa in maniera cosi profonda come in questo momento!”
“Oh Jerome,andiamo!Quante volte ci siamo visti:tre, quattro?Non ci conosciamo affatto!Come puoi pensare al matrimonio?”
“Ci siamo baciati e su di te ne so abbastanza,non mi interessa altro…”
“Come fai ad essere sicuro che io ti ricambi?E che razza di matrimonio sarebbe il nostro?A distanza?”Sabine sembrava irritata ora.
“Io non ci sono mai”riprese“cosa potrei offrirti?Aspetteresti paziente il mio rientro una volta al mese?Sopporteresti sei mesi interi di tournee?”mi incalzò.
“Potrei sempre venire a trovarti nei week end”replicai tranquillo.
“Hai idea di cosa significhi stare con un personaggio pubblico? Tutta la tua vita sta sotto gli occhi di tutti!Sei pronto a subirne le conseguenze?”
“Non credo che sarai un’etoile a vita, prima o poi una famiglia ce la creeremo, o no?Pensavo a dei bambini…”
“Bambini?” Sabine mi guardò scioccata.“Stiamo rasentando il ridicolo! E’davvero troppo!Mi stai senz’altro prendendo in giro!Non sono
disposta a restare a parlare di questo argomento un minuto di più!Per chi mi hai preso?Per una sciocca che prende per oro colato tutto quello che le dici?Smettila per favore!”cercò di togliere le mani
voltandosi e portando il viso da parte.Si era innervosita molto.
“Amore,ti prego ascolta…Diamoci una possibilità!Non sprechiamo questo bacio!”
“E’ stato solo un momento di debolezza!Non so nemmeno io che mi ha preso! Mi spiace, davvero:non carichiamolo di un significato che non ha. Non posso darti nulla. Io non sono fatta per i rapporti a distanza.Come faccio a stare tranquilla con te qui a Parigi e io dall’altra parte del mondo?E tu,ti fideresti ciecamente di me?Non creiamoci delle illusioni!Non funzionano mai i rapporti cosi...”
“Si può fare Sabine,ti dico che possiamo!”
Sabine scosse la testa“Allora mettiamola cosi:anche se accettassi, passerò i prossimi tre anni negli Usa a partire da giugno.E torniamo al problema di prima: che razza di matrimonio è?!Senza la
quotidianità,il normale vivere insieme?!”
“Tre anni!!??”la interrompo.
“Si,i prossimi tre anni. E già si parla di prolungarli ulteriormente.” confermò Sabine smorzando i toni.Rimanemmo in silenzio a lungo.Io col fiato corto e il cuore in gola,lei col viso rivolto verso il basso.
“Lasciami andare ora,Jerome…Non sono io la ragazza giusta per te…Amo davvero troppo il mio lavoro per rinunciarci,anche per amore…E anche lo trovassi,la danza sarebbe sempre o con noi o tra noi…”
“No!”la tirai di nuovo verso di me e la strinsi.”Ti amo,ti voglio sposare!Ti voglio,devi essere mia!”
“Ti supplico…non rendere tutto più difficile,lasciami…mi stai facendo male!”
“Monsieur!Lasci andare immediatamente Mademoiselle,ora!”La voce ferma arrivò dal fondo dei miei pensieri.
“Kevin…”sussurrò il mio tenero amore.
“Kevin?Kevin chi?”chiesi.
“La mia guardia del corpo.Serate mondane, ricordi?"Annuii ma non lasciai Sabine.
“La lasci andare immediatamente!”di nuovo la voce ferma e perentoria di Kevin ci raggiunse.
“Lei ha avuto più contatti estremamente ravvicinati con Mademoiselle stasera di qualunque altra persona al mondo!”Kevin era vicinissimo a noi con la mano tesa.A malincuore deposi la mano di Sabine nella sua.
“Ti prego…pensa a cosa ti ho detto…”tentai.
“Jerome,vuoi da me la normalità di un rapporto di coppia che io non posso darti.Te lo ripeto,non sono io la ragazza per te.E’ stata una bella serata, Jerome…Ti prego,non rovinarmene il ricordo…”
Annuii.Mi accasciai sulla panchina e li osservai allontanarsi e poi sparire dalla mia vista.Con la morte nel cuore realizzai che per parecchio tempo avrei saputo di lei solo attraverso i giornali.
“E cosi rien a faire…” Rebecca.
“Lasciami in pace! Tu non hai nessuna idea di cosa stai dicendo!! Dimenticati di lei e per favore dimenticati anche di me!!”la piantai in asso.Per un po’ avrei avuto bisogno di stare solo.

**************************************

Finita! Quella serata pazzesca era finita!
Il gioco del gatto col topo mi aveva innervosita parecchio.Per fortuna la madre di Jerome prima e gli ospiti e suo nonno poi mi avevano dato modo di evitare di guardare troppo in giro!E poi che mi era preso!!?? Farmi baciare da un play boy incallito come lui!Che sarebbe successo se invece di farmi la proposta di matrimonio e parlare di mettere su casa con tanto di figli mi avesse portata in un luogo appartato,come era solito fare?Mi sarei lasciata sedurre?Scossi la testa.
“No,no non voglio pensarci!!”dissi a me stessa.Presi posto sul treno. Sarei arrivata cosi a Montecarlo. Volevo percorrere quel tratto di binari che passa cosi vicino alla spiaggia.Il luccichio del riflesso del sole sul mare mi riempì gli occhi e il cuore.E pensai a Michael.
‘Ho giocato col fuoco…Ma farei di tutto per coprirci,amore mio…’ dissi tra me e me gettando lo sguardo sulla rivista di gossip,lasciata con noncuranza sul sedile dalla mia vicina di posto,che esibiva la foto
mia e di Jerome abbracciati.




01/04/2013 21:34
 
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Per fortuna che è intervenuto Kevin! E' da un po' che non commento, ma sappi che ho letto sempre i tuoi capitoli! Quando sono andata a sciare con la scuola mi sono messa a leggere un tuo capitolo di nascosto dai prof! Aspetto il prossimo!


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01/04/2013 23:58
 
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Jerome ha bisogno di una lezione.
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