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Pensioni di vecchiaia, ricongiunzione gratis

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2017 10:43
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il cumulo gratuito è legge
La legge di stabilità 2013 introduce una ulteriore modalità di accesso alla pensione di vecchiaia. Finora, i soggetti che potevano vantare contribuzione accreditata in gestioni previdenziali diverse potevano ricorrere alla ricongiunzione onerosa o in alternativa alla totalizzazione, ancorché in quest'ultimo caso il trattamento pensionistico fosse calcolato con le regole del sistema contributivo tranne che si fosse acquisito un diritto autonomo a pensione in una delle gestioni chiamate a totalizzare.

La nuova modalità di "cumulo" consente di avere un'unica pensione sulla base dei periodi assicurativi non coincidenti posseduti presso più forme di assicurazione obbligatorie esclusivamente per la liquidazione del trattamento pensionistico di vecchiaia, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.

La novella normativa cerca di porre rimedio anche a quella situazione anomala venutasi a creare per effetto della Legge 122/2010 (di conversione del Dl 78/2010), che aveva abrogato la possibilità di trasferire gratuitamente i contributi da gestioni alternative presso l'Inps con la Legge 322/1958.

La maggior parte dei dipendenti pubblici che non avevano presentato la domanda di costituzione della posizione assicurativa entro il 30 luglio 2010, poiché cessati senza diritto a pensione, potevano trasferire la corrispondente contribuzione solo previo pagamento di un onere spesso elevato. Ora la legge di stabilità consente nuovamente di poter trasferire i periodi presso l'Inps gratuitamente a condizione di essere cessati dal servizio entro il 30 luglio 2010, indipendentemente dall'avere presentato la relativa istanza nei termini.

Tale facoltà di cumulo può essere esercitata solo per ottenere la pensione di vecchiaia secondo i requisiti previsti dalla Riforma Monti-Fornero che, salvo per le lavoratrici del settore privato, nel 2013 si conseguirà con 66 anni 3 mesi di età e almeno 20 anni di contribuzione e deve avere ad oggetto tutti e per intero i periodi assicurativi accreditati nelle gestioni oggetto di cumulo.

La pensione di vecchiaia "cumulata" sarà conseguita in presenza dei requisiti anagrafici e di contribuzione eventualmente più elevati tra quelli previsti dai rispettivi ordinamenti che disciplinano le gestioni interessate. Anche per le pensioni calcolate con tale modalità la quota riferita alle anzianità contributive maturate dal 2012 sarà calcolata con le regole del sistema contributivo. Sarà possibile ricorrere al cumulo anche per i trattamenti di inabilità e ai superstiti di un soggetto deceduto prima di aver acquisito il diritto a pensione.

I soggetti privi della Legge 322/1958 che hanno presentato la domanda di ricongiunzione onerosa dal 1° luglio 2010 potranno recedere e ottenere la restituzione di quanto versato a condizione che la contribuzione riunificata non abbia già dato luogo a pensione. Il recesso dovrà essere esercitato entro un anno.

Ampio respiro anche per i lavoratori salvaguardati. Continueranno ad applicarsi i requisiti previgenti il Decreto Salva Italia anche ai lavoratori cessati entro il 30 settembre 2012 e collocati in mobilità, ordinaria o in deroga, a seguito di accordi governativi o non governativi stipulati entro il 2011 e che perfezioneranno i requisiti entro il periodo di godimento dell'indennità e in ogni caso entro il 31 dicembre 2014.

Viene fatta chiarezza anche sui lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria, che potranno accedere alla pensione anche se dopo l'autorizzazione hanno svolto qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato dopo l'autorizzazione e a condizione di non aver conseguito un reddito annuo lordo riferito a tali attività non superiore a 7.500 euro e perfezionino i requisiti utili a comportare la decorrenza della pensione entro il 6 dicembre 2014. Stesse eccezioni per i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali anche per effetto di accordi di incentivo all'esodo stipulati entro il 2011.


www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-23/pensioni-vecchiaia-ricongiunzione-gratis-104010.shtml?uuid=...
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Pensioni, il cumulo gratuito è legge. Ma l'assegno ancora non si vede
Inserito nell'ultima Legge di Bilancio consente a chi ha avuto carriere discontinue il ricongiungimento gratuito pagando i contributi a diverse Casse previdenziali. Prima l'operazione era a pagamento. Per il ministero del Lavoro è legge, ma chi l'ha chiesto non ha ancora visto la pensione

di BARBARA ARDU'
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27 settembre 2017
512
Pensioni, il cumulo gratuito è legge. Ma l'assegno ancora non si vede
ROMA - Chi ha usufruito del cumulo gratuito dei contributi previdenziali versati a Casse diverse sta ancora attendendo la pensione. Inserito nell'ultima Legge di Bilancio, il cumulo consente di mettere insieme i contributi previdenziali versati a Enti diversi dall'Inps o tra diverse gestioni dello Stesso Istituto. S'è sempre potuto fare, ma prima l'operazione si pagava e a caro prezzo. Oggi non più. Per il ministero del Lavoro la legge c'è e dunque va attuata. Peccato che coloro che hanno sfruttato il cumulo gratuito e hanno fatto domanda di pensione, stanno ancora attendendo che l'Ente, l'ultimo per cui hanno lavorato, gli eroghi la prestazione. C'è chi sta aspettando già da nove mesi. In tutto (queste le previsioni) dovrebbero essere circa 7000 persone nel 2017, 15mila nel 2018 fino a arrivare a 100mila tra dieci anni. Sono commercianti, avvocati, medici, professionisti ma anche coloro che hanno avuto carriere discontinue e hanno maturato il diritto alla pensione.

Per il ministero del Lavoro la legge è attuativa, non c'è bisogno di altri passaggi. Secondo l'Inps a essere in difetto sono le singole Casse previdenziali che non si mettono d'accordo. Perché se è vero che il cumulo è gratuito, non tutte le Casse usano gli stessi metodi statistici per arrivare alla definizione della pensione. La realtà è che quel sovrappiù che un tempo pagava il lavoratore di tasca propria, adesso dovrebbe essere a carico dello Stato, che però non ha specificato quanto avrebbe stanziato per l'operazione. C'è chi sostiene 300 milioni, chi meno.

Certo non può essere l'Inps a metterli di tasca propria, né tantomeno le singole Casse previdenziali, che per legge, devono garantire una sostenibilità nel tempo a 50 anni, pena l'accorpamento all'Inps. Alcune riunioni ci sono già state tra Inps e Casse previdenziali. E il ministero dell'Economia, invitato, non si è mai presentato. "Noi siamo pronti", dichiarano all'Adepp, l'associazione che raggruppa le Casse private. Manca solo la circolare dell'Inps, che dovrebbe sbloccare la questione e consentire a chi ha fatto richiesta di ricongiungimento gratuito dei contributi di aver riconosciuta la pensione.

www.repubblica.it/economia/2017/09/27/news/che_fine_ha_fatto_il_cumulo_gratuito_e_legge_ma_al_momento_chi_ha_fatto_domanda_di_pensione_non_l_ha_ancora_vista-176491364/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P3...
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In vigore con l'ultima legge di bilancio permettedi accorpare i periodi di contribuzione in enti previdenziali diversi. Chi ha fatto domanda per la ricongiunzione a pagamento può chiedere il rimborso, ma entro il 31 dicembre

di ANTONELLA DONATI
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27 settembre 2017
743
Cumulo gratuito delle pensioni, come funziona e chi può ottenerlo
Il cumulo gratuito per riunire tutti i contributi versati e accelerare la pensione è ormai una realtà. Anche chi ha fatto richiesta della ricongiunzione a pagamento può evitare di pagare quanto richiesto e approfittare di questa nuova opportunità. Possibile infatti ottenere il rimborso di quanto versato se l'operazione, alla luce del cumulo, non risulta più conveniente. E' però necessario sbrigarsi perché la scadenza del termine per chiedere il rimborso è fissata a fine anno.

CUMULO GRATUITO. C'è la legge, ma non i soldi

Lavori discontinui e pensione unica. Il cumulo gratuito consente di sommare i periodi di iscrizione a enti diversi per avere un'unica pensione, anche se in nessuna delle gestioni sono stati maturati i requisiti contributivi richiesti. Il cumulo vale sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata. Interessati gli enti previdenziali pubblici, compresa la Gestione separata dell'Inps, e gli enti privati che fanno capo agli ordini professionali. In base a queste disposizioni è possibile ottenere la pensione anche in caso di carriere discontinue. Si possono sommare, infatti, periodi di lavoro autonomo con lavoro dipendente e viceversa, a prescindere dalla durata dei vari "spezzoni" di contributi accumulati presso i diversi enti. Il cumulo può essere utilizzato anche in caso di contributi versati all'estero. La pensione è pagata con un solo assegno dall'Inps, che poi richiede i pro-quota alle gestioni interessate. La domanda va presentata, comunque, all'ultimo ente al quale si versano i contributi.

La rinuncia alla totalizzazione. Il cumulo è un sistema più vantaggioso rispetto alla totalizzazione, che ha lo stesso obbiettivo ma assicura un assegno pensionistico inferiore. Con la totalizzazione, infatti, i vari periodi contributivi vengono conteggiati esclusivamente con il sistema contributivo. Con il cumulo, invece, chi ha maturato un'anzianità contributiva per la quale ha diritto all'applicazione del sistema retributivo mantiene questo diritto, per cui è possibile ottenere una pensione più elevata. Proprio per questo la legge consente a chi aveva già fatto domanda di totalizzazione senza che il procedimento si sia ancora concluso, di revocare la domanda e presentare quella di cumulo.

Il rimborso per chi ha chiesto la ricongiunzione a pagamento. Revoca della domanda possibile anche per chi aveva optato in passato per la ricongiunzione dei contributi versati in enti diversi, operazione prevista però solo a pagamento. L'esborso richiesto in alcuni casi è decisamente elevato, ad esempio, quando si tratta di ricongiungere contributi versati come dipendente presso imprese private con i contributi da dipendente pubblico. Chi ha presentato la domanda di ricongiunzione in passato, quindi, potrebbe non avere ora più convenienza a pagare le somme richieste, proprio alla luce della possibilità di usufruire del cumulo gratuito. Certo forse l'assegno può risultare complessivamente più basso, ma almeno si evita di anticipare dei soldi. Se si decide per la revoca si ha il diritto di ottenere il rimborso di tutto quanto già versato, a patto di non aver già ottenuto la pensione sulla base della domanda di ricongiunzione. La richiesta di rimborso va presentata al proprio ente entro il 31 dicembre prossimo, ossia entro un anno dalla data di entrata in vigore della Legge di bilancio che ha previsto, appunto, questa opportunità. Superato il termine, il diritto al rimborso si perde.


www.repubblica.it/economia/2017/09/27/news/cumulo_gratuito_delle_pensioni_come_funziona_e_chi_puo_ottenerlo-176548412/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P10...
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