Memorabilia di Michael creati da Bush e Tompkins saranno in mostra in tutto il mondo e poi messi all'asta a dicembre a Beverly Hills

Lunedì 7 gennaio 2013 sono state pubblicate contemporaneamente l'intervista di Darren Julien con il MJFC e le risposte al Q&A con MJJCollectors. Le domande, come potete immaginare, erano praticamente le stesse e le risposte ovviamente sono ovviamente speculari. Ho tradotto l'intervista con il MJFC, darò un'occhiata al Q&A per vedere se c'è qualcosa in più e la aggiungerò. Direi che con le parole di Julien abbiamo tutte le "voci" di questa vicenda per poterci fare un'idea personale Ah, la traduzione l'ho fatta mentre guardavo la trasmissione di Santoro con Berlusconi, se ci trovate qualche sproloquio sapete perché




Darren, l'asta "La Collezione di Tompkins & Bush" è stata probabilmente una delle più spettacolari e più pubblicizzate della storia della Julien's Auctions. Deve essere stata una bella esperienza.

Darren Julien: Ognuna delle nostre aste è speciale e noi di certo facciamo tutto il possibile per dare ad ogni asta la promozione e la pubblicità che merita. Ma, sono d'accordo che, proprio per la natura della celebrità in questione, "La Collezione di Tompkins & Bush" è stata una delle migliori aste che abbiamo avuto il privilegio di gestire.

Una delle cose più importanti che abbiamo fatto con questa asta è stata una mostra internazionale di dieci mesi degli oggetti più rappresentativi, a Santiago del Cile, Dublino, Londra, Tokyo e Beverly Hills, cosicché i fan di Michael Jackson, che altrimenti non avrebbero avuto l'opportunità di vedere questi oggetti di persona o che non sarebbero stato in grado di venire alla nostra galleria per l'asta, hanno avuto la possibilità di partecipare a questo evento fenomenale.


Quanto tempo si deve investire per preparare una simile asta?

Darren Julien: La preparazione per ogni asta è un processo che dura un mese. Con questo evento particolare, dato che era un'asta di alto profilo e abbiamo avuto un lungo tour espositivo a beneficio dei fan, c'è voluto più di un anno per pianificare e organizzare tutto.


Ha fatto grande notizia che Lady Gaga si sia aggiudicata 55 articoli all'asta. Sia tu che lei eravate stati coinvolti nella sfilata di moda di settembre dello stilista di cappelli Philip Treacy. E' stata una sorpresa per lei che abbia partecipato all'asta o lo sapeva già prima?

Darren Julien: Lady Gaga è un collezionista molto intelligente. Lei non ha fatto vedere le sue carte a nessuno fino a quando non era pronta per partecipare all'asta. Anche dopo esserne venuti a conoscenza, come con tutti i nostri collezionisti, la Julien's Auctions avrebbe mantenuto la sua partecipazione all'asta riservata, ma lei stessa ha twittato sulla sua offerta e sull'aggiudicazione all'asta, cosa che ha fatto subito notizia in tutto il mondo. Abbiamo grande rispetto per lei e siamo onorati di averla, tra molte altre celebrità, come cliente della Julien's. Per esperienza personale posso dire che non solo ha un grande talento, è anche incredibilmente gentile e tutti adorano lavorare per e con lei. E' bello vedere qualcuno nella sua posizione che tratta tutti intorno a lei con rispetto.


Sa quello che Lady Gaga ha intenzione di fare con gli oggetti che ha acquistato? Per esempio li metterà a disposizione del pubblico in una mostra?

Darren Julien: Non sono al corrente dei suoi piani per gli oggetti che ha acquistato. Ma essendo un'icona lei stessa sono sicuro che tratterà gli oggetti con il rispetto che meritano.


Ci può dire se c'è qualche museo fra gli acquirenti degli articoli di quest'asta, che li potrebbe poi esporre al pubblico?

Darren Julien: Purtroppo, a causa della nostra politica di riservatezza, come ho già detto, non posso rivelare tali informazioni. Posso dire che un certo numero di musei di alto profilo hanno partecipato all'asta.


L'asta ha anche sollevato un po' di polemiche e quando abbiamo parlato di fare questa intervista lei ha gentilmente accettato di rispondere a QUALSIASI tipo di domanda - non importa quanto scomoda/critica - perché ha detto di non avere nulla da nascondere.
Alcuni fan di Michael Jackson non sono d'accordo che oggetti di un tale valore storico e personale per loro vengano declassati ad essere semplicemente oggetti di merchandising che vengono venduti per un sacco di soldi e distribuiti in tutto il mondo. Loro temono che anche gli oggetti più iconici, come la giacca di BAD, la giacca di LA Gear, l'abito di Scream o i guanti non possano più essere visti dal pubblico. A loro avviso dovrebbero piuttosto essere conservati e resi accessibili al pubblico in un museo. Comprende queste preoccupazioni?

Darren Julien: Posso certamente capire il sentimento che i fan hanno per i memorabilia di Michael Jackson. Rilevo, però, che è stato segnalato che un certo numero di oggetti iconici associati a Michael Jackson sono ancora di proprietà dell'Estate di Michael Jackson e suppongo che questo sia confortante per i fan di Michael Jackson.

La Julien's Auctions offre un servizio a coloro che possiedono oggetti di valore che i proprietari desiderano vendere. Noi non consigliamo ai venditori cosa fare con i loro beni, offriamo solo una via per mettere la proprietà a disposizione di altri che desiderano acquisirla. E' una scelta dei proprietari cosa fare con le loro proprietà, così come è diritto di ogni fan decidere ciò che accade agli oggetti di loro proprietà. Non è compito della Julien's Auctions (o di chiunque altro) esprimere un giudizio su tali decisioni.

Non sono neanche d'accordo che la vendita di cimeli li riduca a "semplice merce". I collezionisti sono persone che apprezzano veramente gli oggetti che acquistano, non come "merce", ma per il loro profondo amore e rispetto che hanno per la celebrità, per il significato storico degli oggetti e perché vogliono preservare e proteggere gli oggetti dall'essere smarriti o trascurati. Molti di questi collezionisti prestano gli oggetti regolarmente ai musei, in modo che altri possano goderne.

Ritengo inoltre che non sia realistico per i fan aspettarsi che tutti i memorabilia di una celebrità siano conservati in un unico luogo. Spesso le stesse celebrità non conservano quello che sarebbe considerato memorabilia. Molti di loro, infatti, vendono all'asta i propri cimeli, e abbiamo avuto la fortuna di aver gestito un gran numero di queste aste.


Ci sono stati anche dubbi riguardo l'autenticità di alcune delle firme che erano incluse nell'asta. E' stato anche affermato che le firme somigliavano abbastanza a quelle che Michael Bush ha fatto durante il suo recente tour dove autografava il suo libro. Pertanto è stato affermato che lo stesso Michael Bush - che ha lavorato a stretto contatto con Michael per quasi 25 anni e lo ha definito il suo migliore amico - abbia simulato alcune delle firme per guadagnare di più. Che cosa dice di queste accuse?

Darren Julien: Penso che queste accuse siano enormemente ingiuste e assolutamente non supportate. Come ho detto prima, prima che qualsiasi fan di Michael Jackson dia credito a queste false accuse dovrebbe in primo luogo esaminare le credenziali, le qualifiche, il background e la storia delle persone che le fanno.

Vorrei anche offrire ai fan questi fatti - e non insinuazioni prive di fondamento - da tenere in considerazione. Michael Bush non ha mai una volta tentato di fare soldi sul suo rapporto con Michael Jackson durante la sua vita. Michael Bush ha evitato tutti i tentativi da parte dei media e di altri di "dire tutto" su Michael Jackson dopo la sua morte. Michael Bush non ha mai cercato le luci della ribalta o la notorietà, a differenza di molti nella cerchia di Michael Jackson, a causa del suo rapporto con Michael Jackson. Il libro che ha scritto dovrebbe essere la prova della sua integrità e della sua indole. Avrebbe potuto scegliere di scrivere un tomo che divulgasse informazioni personali e riservate su Michael Jackson, ma non l'ha fatto. Invece ha scritto un libro con cui ha cercato di condividere con i fan una parte del Michael Jackson che tutti conosciamo ed amiamo - i costumi iconici e innovativi di Michael Jackson. Michael Bush ha cercato di mostrare ai fan il processo creativo che sta dietro i costumi che erano così parte integrante dell'eredità e della storia di Michael Jackson.

Per la cronaca, la maggior parte delle vendite dell'asta non era di articoli recanti la firma di Michael Jackson, ma piuttosto di vestiti e artefatti personali che Michael Jackson ha usato/indossato durante la sua carriera. Michael Bush non ha bisogno di "falsificare" nessuna firma per soldi. Non solo Michael Bush ha la fortuna di essere in una posizione in cui non ha bisogno di creare un guadagno fasullo, lui aveva più accesso a Michael Jackson di chiunque altro.

Infine, le firme che si trovavano in quest'asta sono praticamente identiche a numerosi altri articoli firmati da Michael Jackson venduti nelle precedenti aste, l'autenticità delle quali non è mai stata messa in discussione da nessuno.
N.B.: nella stessa risposta nel Q&A di MJJCollectors sono riportati anche i link:

Legends, October 9th, 2010
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Icons & Idols, December 4th, 2010
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Music Icons, June 25th, 2011
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Lot 581, www.julienslive.com/view-auctions/catalog/id/26/lot/7563/

Legends, October 21st, 2011
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Icons & Idols Rock N Roll 2011:
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Music Icons, June 23, 2012
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Lot 898, www.julienslive.com/view-auctions/catalog/id/72/lot/28846/
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Lot 921, www.julienslive.com/view-auctions/catalog/id/72/lot/28869/


Anche su un blog on-line incentrato sugli autografi (Autograph Magazine Live) alcune persone hanno espresso dubbi circa l'autenticità di alcune delle firme. Essi affermano che queste firme differiscono dal solito stile della firma di Michael. Ad esempio si afferma che vi è un segno aggiuntivo sulla "n" di Jackson, una mancanza di fluidità della "J", segni di esitazione che sarebbero tipici dei finti autografi, o che sembrano tutti molto simili tra loro. Le firme in questione sono anche descritte come "falsi di scarsa qualità".

Darren Julien: In primo luogo, come ho già detto, vorrei esortare la comunità dei fan di Michael Jackson ad esaminare le credenziali e le qualifiche delle persone che fanno queste affermazioni infondate e a determinare il peso da dare alle loro affermazioni. So che queste persone non hanno alcuna competenza nei memorabilia, nella firma o nella scrittura di Michael Jackson. Per quanto ne so nessuno di questi individui è mai stato impiegato dalle migliori case d'asta o da aziende di alto profilo per autenticare i memorabilia o le firme di Michael Jackson, né hanno avuto rapporti con Michael Jackson o con le sue aziende, o con qualsiasi cosa correlata a Michael Jackson. A parte loro stessi non sono a conoscenza di nessun'altra persona o ente che li riconosca come persone qualificate a parlare dei memorabilia o delle firme di Michael Jackson.

In secondo luogo vorrei sottolineare che gli autografi cambiano nel corso del tempo, nel corso degli anni, e anche nel corso di un singolo evento. Avrei trovato incredibilmente sorprendente, e addirittura scioccante, che la firma di una celebrità fosse rimasta identica nel corso degli anni, soprattutto quella di qualcuno come Michael Jackson che è stato sotto gli occhi del pubblico per decenni. Metterei seriamente in dubbio le credenziali e le qualifiche di ogni persona che può dire con certezza che la firma è "non autentica" o "non originale" basandosi su un singolo segno o un'inclinazione. Trovo più insolito che questi articoli siano stati ampiamente pubblicizzati ed esposti per più di dieci mesi e nessuno ha mai messo in dubbio l'autenticità degli oggetti fino alla vigilia dell'asta. Come ho già detto questi articoli sono stati pubblicamente esposti in numerose mostre in tutto il mondo per dieci mesi e sono stati citati da molte fonti di notizie molto stimate e rispettabile. La prima volta che è stata sollevata la questione è stato un paio di giorni prima dell'asta.

Noto che la questione è stata sollevata da due persone che sono riuscite a gonfiare le loro accuse infondate in una "questione" semplicemente continuando a ripeterle e nient'altro. Per quanto ne so non hanno conferma una indipendente o prove che una delle firme non sia autentica. Il "servizio di autenticazione autografi" utilizzato da queste persone che mettono in dubbio l'autenticità delle firme è, a quanto mi risulta, in parte di proprietà di uno di loro.

Oltre a confermare l'autenticità delle firme con Michael Bush, ho parlato con diverse persone che hanno lavorato con Michael Jackson e hanno grande familiarità con le sue firme e i suoi oggetti (si vocifera che una di queste persone sia Miko Brando, ma non Julien non ha svelato i nomi, ndt). Le loro reazioni sono state le stesse delle mie: non c'è alcuna questione.


Questa discussione includeva alcuni "grandi nomi" del settore degli autografi, come Steve Cyrkin (proprietario della Autograph Magazine Live), Roger Epperson (commerciante di autografi e autenticatore) e Michael Frost (proprietario della società di autenticazione P.A.A.S.), tutte persone che vivono della vendita e/o autenticazione di autografi. Dall'altra parte Todd Mueller, uno degli esperti di autografi più importanti e rispettati nonché rivenditore in tutto il mondo, ha difeso l'asta e pienamente supportato l'autenticità degli oggetti.
Per qualcuno che è solo un fan/collezionista, ma non un esperto di autografi è difficile giudicare queste "piccole" differenze in una firma - soprattutto se un "esperto" dice che un autografo è autentico e l'altro "esperto" dice che è "sicuramente non autentico". Quindi tutta questa discussione sembra piuttosto confusa. Di quale "esperto" ci si dovrebbe fidare? Può rispondere a queste accuse?

Darren Julien: Come ho detto, queste persone - che sono quelli che hanno iniziato la "controversia" allinizio con le loro accuse infondate e false sul loro blog - non sono mai state ingaggiate da nessuna casa d'aste rispettabile come "esperti in autografi" sulle firme di Michael Jackson. Non conosco nulla nella storia di ognuno questi signori che abbia a che fare con i memorabilia o le firme di Michael Jackson. Chiunque può autodefinirsi un "esperto".

Invito i fan a chiedere a questi signori le esperienze specifiche, la storia e le credenziali che li qualificano a parlare come "esperti" delle firme di Michael Jackson. Quante case d'asta li hanno assunti come consulenti a pagamento sulle firme di Michael Jackson? Quante firme di Michael Jackson hanno autenticato? A nome di chi? Quante volte hanno incontrato Michael Jackson? Quale storia o esperienze hanno con Michael Jackson? Quante firme hanno visto fatte da Michael Jackson in loro presenza? Chi, a parte loro stessi, li ha accreditati come "esperti delle firme di Michael Jackson"? Quante volte hanno testimoniato in un caso come "esperti" nelle "firme di Michael Jackson"?

Dopo aver ricevuto le risposte a queste domande molto specifiche, confrontatele con Laura Woolley, che ha definitivamente concluso che le firme sono autentiche e originali. La signora Woolley, del The Collectors Lab, è una persona universalmente considerata il massimo esperto dei memorabilia e delle firme di Michael Jackson. La signora Woolley ha visto e autenticato più firme e testi scritti di Michael Jackson di forse nessun altro nel settore. La signora Woolley ha lavorato con tutte le maggiori case d'asta riguardo gli oggetti di Michael Jackson, tra cui Bonham's e Heritage ed è regolarmente consultata e coinvolta da Sotheby e Christies. Potete trarre le vostre conclusioni su chi dovreste fare affidamento.


Per quanto ne so è comune standard di base che un esperto debba vedere una firma di persona per giudicarne l'autenticità. Le persone che hanno messo in dubbio l'autenticità della firma hanno mai dato uno sguardo alle firme di persona? E l'hanno mai contattata di persona per esprimere i loro dubbi?

Darren Julien: Lei ha assolutamente ragione. Cyrkin, Epperson e Frost dicono che hanno passato in rassegna gli originali degli oggetti in causa. Questa affermazione è categoricamente falsa. Non sono mai stati in possesso di nessuno di questi articoli e non sono mai stati alla nostra galleria per vederli di persona. Posso anche dire che nessuno di questi signori mi ha mai contattato direttamente in qualsiasi momento per fare le loro false accuse.


Un'altra accusa è relativa a una "Immagine a grandezza naturale di Michael Jackson firmata" (lotto 749). Si è affermato che questa immagine non è stata prodotta fino a dopo la morte di Michael. Hanno pubblicato un e-mail che, dicono, viene dalla Bravado, il produttore e distributore esclusivo di merci per Michael Jackson, che afferma che "La sagoma della foto è stata fabbricata dopo la morte del signor Jackson". Può fare un commento su questo?

Darren Julien: Come questione iniziale l'autenticità dell'immagine (nel senso di prodotto originale, ndt) non è e non dovrebbe mai essere una questione in discussione. La Julien's Auctions non ha dato alcuna garanzia circa l'autenticità dell'immagine, della grafica e/o dei marchi identificativi che si vedono sulla sagoma. I prodotti della nostra asta possono essere articoli legittimi o bootleg. Non facciamo alcuna dichiarazione o diamo nessuna garanzia per quanto riguarda l'autenticità dei prodotti come merce autorizzata e licenziata Michael Jackson.

Detto questo è un fatto ben noto nel settore del merchandising che contraffattori professionisti acquisiscano progetti di merce autorizzata e concessa in licenza molto prima che gli articoli siano legittimamente prodotti e messi in commercio. Questi contraffattori sono quindi in grado di ottenere un vantaggio iniziale sul mercato, facendo circolare i loro prodotti illegittimi molto prima del lancio del merchandising ufficiale e prima che chiunque possa determinare che le loro versioni sono dei falsi. E' una parte costante e accettata del gioco del merchandising che questi falsi arrivino sul mercato molto prima dei prodotti ufficiali. La contraffazione è un settore che vale molti milioni di dollari.

Guardando la sagoma venduta all'asta e quella "ufficiale" venduta da Bravado, ci sono scostamenti chiari e distinti. Tra le altre cose la misura del viso di Michael Jackson nelle due versioni è notevolmente diversa, i marchi di licenza dietro Michael Jackson nelle due versioni sono del tutto diversi e le scarpe indossate da Michael Jackson nelle due immagini sembrano essere diverse. Sulla base di questi confronti ci sembra che la sagoma venduta all'asta sia in effetti un bootleg o una versione contraffatta uscita prima della versione ufficiale. Quindi quello che ha detto il signor Sebacious (della Bravado, ndt) non ha alcuna incidenza sulla questione. Non sembra che abbiamo a che fare con merce ufficiale della Bravado.

Tuttavia dato che la sagoma pare essere un bootleg, non è possibile determinare con certezza assoluta quando è stata rilasciata. In fin dei conti la cosa più importante per noi è la nostra reputazione e il nostro nome, e confermare la fiducia che i nostri clienti hanno in noi. Di conseguenza, al fine di eliminare qualsiasi dubbio di sorta, abbiamo cancellato la vendita.


Se diamo uno sguardo ai risultati dell'asta, tra tra i 25 articoli che hanno generato la maggior parte degli incassi - per un totale di 3.237.050 dollari - c'è solo un singolo oggetto che è stato firmato. Considerando il fatto che l'asta ha incassato circa 5 milioni di dollari sembra piuttosto illogico rischiare la reputazione contraffacendo le firme su oggetti di valore piuttosto basso se la maggior parte dei soldi è stata effettivamente generata da articoli non firmati.

Darren Julien: Esattamente. Noi non rischieremmo né lo farebbe Michael Bush. Non vi è alcun motivo per avere "contraffatto" le firme.


I memorabilia di Michael Jackson sono attualmente fra i memorabilia del pop di più alto valore in tutto il mondo per cui una quantità enorme di oggetti e firme falsi vengono offerti in tutto il mondo. Voi offrite sicuramente un sacco di oggetti di MJ in conto vendita. Esattamente come controllate l'autenticità di questi oggetti? Che percentuale dovete rifiutare?

Darren Julien: Lo facciamo da molto tempo. Siamo stati molto fortunati ad aver avuto molti memorabilia di Michael Jackson che ci sono stati offerti per il conto vendita. Come risultato abbiamo probabilmente più esperienza della maggior parte delle case d'asta nell'essere in grado di distinguere un oggetto originale rispetto a un falso.

Ci viene offerto regolarmente un numero molto elevato di "Michael Jackson memorabilia" in conto vendita. Respingiamo molti di questi oggetti per una serie di motivi, ma la maggior parte in particolare quando non ci convincono o non se ne può autenticare la provenienza. Abbiamo anche respinto articoli che erano stati autenticati o venduti da Epperson, Cyrkin o Frost perché non siamo riusciti a confermarne la provenienza o semplicemente non sembravano autentici.

Come ogni collezione, sia che provengano direttamente da una celebrità, un'Estate o, come in questo caso, qualcuno di cui si sappia che ha avuto un rapporto stretto e l'accesso diretto alla celebrità, siamo impegnati in un processo di "due diligence" approfondita per tentare di autenticare la provenienza degli oggetti all'asta. Tra le altre cose se l'oggetto è stato indossato per un evento pubblico passiamo in rassegna video, filmati d'archivio, fotografie o altri documenti illustrati dell'articolo e li confrontiamo con l'articolo stesso. Se l'oggetto comporta una firma o qualcosa scritta a mano, ci impegniamo in confronti analoghi con campioni della firma e della grafia della persona.

Per quanto riguarda Michael Jackson abbiamo anche firme e pezzi scritti a mano recensiti da Laura Woolley del The Collectors Lab. Infine, come per tutte le case d'asta, ci basiamo sulle dichiarazioni fatte dai mittenti quando ci consegnano gli articoli da mettere in vendita.


Sono stati gli stessi standard di controllo di autenticità applicati agli articoli offerti ne "La Collezione Di Tompkins & Bush"? O vi siete fidati solo di Michael Bush - come è stato dichiarato?

Darren Julien: Abbiamo seguito il nostro solito protocollo di "due diligence".


Ha qualche consiglio per i collezionisti su come essere sicuri di non comprare dei falsi?

Darren Julien: Non fare affidamento su qualsiasi affermazione dei cosiddetti "esperti". E' sempre meglio comprare da una casa d'aste rispettabile o dalla fonte.


Un altro motivo per cui i fan di MJ potrebbero avere delle riserve sulla Julien's Auctions è che già nel 2009 la MJJ Productions ha intentato una causa contro la Julien's per la restituzione di beni personali del Neverland Ranch. In precedenza tuttavia Tohme Tohme, manager di Michael a quel tempo, vi aveva contattato per "mettere all'asta alcuni beni da Neverland che Michael Jackson non voleva più o di cui non aveva più necessità". Gli articoli vi sono stati consegnati da loro per essere messi in vendita.
Anche se alla fine un giudice della Corte Superiore di Los Angeles ha stabilito che l'asta poteva procedere, entrambe le parti hanno continuato i colloqui per risolvere la controversia e, infine, hanno raggiunto un accordo reciproco: l'asta è stata annullata e tutti gli oggetti sono stati restituiti a Michael. Ci può spiegare che cosa è successo esattamente?

Darren Julien: Purtroppo abbiamo un accordo di riservatezza con la MJJ Productions e quindi non possiamo divulgare o discutere di eventuali questioni relative a questo evento. Abbiamo fatto dichiarazioni precedenti relativamente a questa questione, e queste dichiarazioni, insieme ai vari documenti presentati nel caso, raccontano la storia completa.


A quel tempo ha incontrato Michael di persona e ha parlato con lui al telefono. Com'era?

Darren Julien: Io di certo non ho intenzione di sostenere che ho avuto un rapporto stretto e personale con Michael Jackson, come lo ha avuto Michael Bush, ma ho avuto la fortuna di aver fatto una serie di chiacchierate con lui al telefono. In ognuno dei miei contatti con lui, Michael Jackson è stato sempre molto gentile e aveva un grande senso dell'umorismo.


La Julien's Auctions si è sviluppata come la casa d'aste più importante del mondo per i memorabilia di Michael Jackson. Come ha iniziato con la sua attività?

Darren Julien: Ho lavorato nelle aste tutta la mia vita. Mi sono trasferito a Los Angeles per un contratto con la Sotheby's nel 1999. Do il merito per il nostro successo sia a Sotheby che a Christie's, dato che abbiamo avuto un buon rapporto di lavoro con entrambe le organizzazioni. Anche se a volte sono concorrenti, ho grande rispetto per loro. Non voglio mai dimenticare da dove vengo perciò sarò sempre in debito con entrambe le case d'asta per il nostro successo.


Michael sicuramente è diventato molto importante per la sua attività. Ma cosa significa per lei personalmente?

Darren Julien: Sono certamente d'accordo che Michael Jackson è stato una parte importante della storia della nostra casa d'aste. Sono cresciuto amando la sua musica. Non ho mai pensato quando ero un adolescente che un giorno sarei stato associato ad uno dei più grandi artisti del mondo. Mi considero molto fortunato


Può già dire se ci sono altri piani per aste relative a MJ in un prossimo futuro?

Darren Julien: Sì, avremo altri articoli di Michael Jackson nelle nostre aste annuali "Music Icons" e "Icons & Idols".

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