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Grillo e il movimento a cinque stelle sono una minaccia per i partiti

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2017 21:44
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08/03/2013 08:05
 
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Mark, hanno dato anche più di un milione al "giornale" di Mastella [SM=g27826]

Rarronno, l'articolo è di Marco Travaglio, pensavo ci fosse il nome nel sottotitolo invece c'è solo il titolo della rubrica su L'Espresso. [SM=g27822] Approfitto per quotare in toto la tua analisi [SM=g27811] a maggior ragione dopo aver seguito la direzione PD e sentito le proposte in 8 punti per un governo.

DD, ma io mica sono amministratrice del forum, misera traduttora sono, per cui posso anche dire/avallare qualche cazz... minch... cavolata senza nuocere [SM=x47979]

Edit: migi, nel tuo link il punto 7 è quello più inquietante [SM=g2927018]
[Modificato da 4everMJJ 08/03/2013 08:08]
08/03/2013 11:06
 
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Re:
4everMJJ, 08/03/2013 08:05:

Mark, hanno dato anche più di un milione al "giornale" di Mastella [SM=g27826]

Rarronno, l'articolo è di Marco Travaglio, pensavo ci fosse il nome nel sottotitolo invece c'è solo il titolo della rubrica su L'Espresso. [SM=g27822] Approfitto per quotare in toto la tua analisi [SM=g27811] a maggior ragione dopo aver seguito la direzione PD e sentito le proposte in 8 punti per un governo.

DD, ma io mica sono amministratrice del forum, misera traduttora sono, per cui posso anche dire/avallare qualche cazz... minch... cavolata senza nuocere [SM=x47979]

Edit: migi, nel tuo link il punto 7 è quello più inquietante [SM=g2927018]




Parafrasando toto', ma poi dicono che ci si butta nel movimento di fessi...
Ma i fessi che accettano questo e non battono ciglio da cent'anni siamo noi o loro?
Cazz... Regalare un milione a Mastella... Per scrivere venti righe a settimana.
Keep, che facciamo, non mandarmi più lettere di minaccia su chi è' fesso qua dentro...eh?!
08/03/2013 12:32
 
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Re: Re: Re:
Rarronno, 07/03/2013 22:06:



Della fiducia di Crocetta lo sapevo (e in ogni caso lo ricordano incessantemente tutti i commentatori), ma che c'entra? Il dato rilevante è che i grillini non sanno solo votare contro, opporsi, distruggere e vomitare livore inconcludente. Se viene presentato loro qualcosa che condividono, lo votano.

E allora lo dimostrino. Dato che la matematica non è un'opinione, senza fiducia al Senato non si va da nessuna parte e nessuna delle loro proposte potrà essere votata. Ve ne rendete conto o no? Qui si sta buttando al vento un'occasione storica, un Parlamento finalmente LAICO, col nano in minoranza, che potrebbe fare subito quelle riforme urgenti, legge elettorale compresa (senza la quale si rivoterà nello stesso modo), e legge sui diritti civili (fuori i clericali e la Binetti [SM=g2927044] ), e invece si continua a polemizzare?

Poi non vogliano entrare in un governo con gente contro cui hanno vomitato ogni insulto fino a ieri.... Beh, queste cose lasciamole alla Santanche ("Berlusconi le donne le vedo solo orizzontali, ma io non gliela do") e alla Lega ("il nano mafioso di Arcore").
Il fatto che abbiano il 25% dei voti (non il 50%, non hanno manco la maggioranza relativa) non impone loro alcun dovere politico, morale o giuridico di votare la fiducia al governo, al limite hanno un dovere politico e morale di NON farlo.

Hanno un dovere morale e politico verso il Paese, mica solo verso se stessi e chi li ha votati, soprattutto in un momento critico come questo. Non si va in Parlamento per stare seduti a far nulla e criticare senza provare a concretizzare le proposte. La gente, le imprese, tutti noi stiamo aspettando qualcosa di concreto, invece di paventare catastrofi agissero con buon senso, superassero la campagna elettorale e presto. Urlare è una cosa, la politica un'altra.

Che poi si debba formare un governo perchè nuove elezioni costerebbero, è una roba che non verrebbe in mente nemmeno al più feroce critico delle spese inutili dello stato (tipo me).

Quindi, invece di usare la testa per concretizzare qualcosa, dovremmo assecondare i deliri di uno per permettergli di rivotare finché non raggiunge la percentuale di suo gradimento? Ma scherziamo?

Sul fatto che il sistema di Grillo sia destrorso non ti seguo un granchè. Idee di estrema destra di Grillo io non ne ho notate, ed esistono un sacco di populisti di sinistra (per rimanere alla cronaca recente, Chavez).

Vogliamo parlare della questione immigrazione, dell'economia e di tutta una serie di altri aspetti? Che c'entrano i populisti di sinistra o Chavez? Non sono loro nel nostro Parlamento.

Ah, senza un governo non succede nessun cataclisma. Per le emergenze c'è la prorogatio di quello vecchio, l'economia reale va male quanto prima, i BTP rendono poco più di prima delle elezioni e la borsa è in ripresa.
Il Belgio è andato avanti per oltre un anno senza governo "in carica" e son stati benissimo.

Ma sì, meglio l'odiato Monti ultracriticato in campagna elettorale che provare a creare qualcosa di positivo usando un po' di cervello a beneficio di tutti...come si può paragonare uno Stato piccolo come il Belgio con l'Italia, che ha ben altri problemi?





Poi tralascio la questione dei contributi all'editoria perché bisogna anche sapere di cosa si parla per esprimere giudizi. Che una riforma sia necessaria è fuori discussione, e anche urgentemente, l'abolizione è una delle cose più antidemocratiche che possano esistere, resterebbe in piedi solo Berlusconi e forse Debenedetti e Caltagirone, chi ha i soldi, altro che democrazia e pluralismo dell'informazione. Il giornalismo diverrebbe una professione ancora più elitaria e difficile da fare, il problema è che con gli slogan sono tutti bravi, la realtà è un'altra cosa. E la rete non è così democratica come si crede.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, qui intanto aspettiamo di sapere da questi signori rivoluzionari cosa vogliono fare per farci andare avanti. C'è un tempo per protestare e c'è un tempo per dialogare, davanti a certe situazioni diventa un obbligo.
[Modificato da AntonellaP85 08/03/2013 12:36]
08/03/2013 13:27
 
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Re: Re: Re: Re:
AntonellaP85, 08/03/2013 12:32:


Che una riforma sia necessaria è fuori discussione, e anche urgentemente, l'abolizione è una delle cose più antidemocratiche che possano esistere, resterebbe in piedi solo Berlusconi e forse Debenedetti e Caltagirone, chi ha i soldi, altro che democrazia e pluralismo dell'informazione.
il problema è che con gli slogan sono tutti bravi, la realtà è un'altra cosa.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, qui intanto aspettiamo di sapere da questi signori rivoluzionari cosa vogliono fare per farci andare avanti. C'è un tempo per protestare e c'è un tempo per dialogare, davanti a certe situazioni diventa un obbligo.



[SM=g27811]
e già che ci sono dicano pure poi dopo che hanno raso tutto al suolo
quale lavoro si inventano per quei settori che vogliono togliere di mezzo........poi la spesa ce la facciamo fare da G&C
[Modificato da migi.mj 08/03/2013 13:37]


Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello.
D.Adams

Il sarcasmo con certe persone è utile quanto lanciare meringhe ad un castello.
Terry Pratchett

08/03/2013 17:10
 
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Re: Re: Re: Re:
AntonellaP85, 08/03/2013 12:32:




Poi tralascio la questione dei contributi all'editoria perché bisogna anche sapere di cosa si parla per esprimere giudizi. Che una riforma sia necessaria è fuori discussione, e anche urgentemente, l'abolizione è una delle cose più antidemocratiche che possano esistere, resterebbe in piedi solo Berlusconi e forse Debenedetti e Caltagirone, chi ha i soldi, altro che democrazia e pluralismo dell'informazione. Il giornalismo diverrebbe una professione ancora più elitaria e difficile da fare, il problema è che con gli slogan sono tutti bravi, la realtà è un'altra cosa. E la rete non è così democratica come si crede.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, qui intanto aspettiamo di sapere da questi signori rivoluzionari cosa vogliono fare per farci andare avanti. C'è un tempo per protestare e c'è un tempo per dialogare, davanti a certe situazioni diventa un obbligo.




Ti faccio alcune domande che non sono né ironiche né hanno secondi fini, meglio precisare.
Del resto, dovrebbe essere il tuo settore di competenza ed io le rivolgo da osservatore esterno. Seguo un'elencazione di massima ma è per darmi consequenzialità logica, tu rispondi come preferisci.

1. Posto che i finanziamenti pubblici vengono comunemente indicati come necessari per l'editoria, addirittura per preservare la democrazia. perché alcuni giornali, in primis il fatto quotidiano, si vantano di rifiutarli?

2. Se i finanziamenti pubblici sono poi necessari per il sostentamento di un quotidiano, perché dunque un giornale come il fatto quotidiano può vivere da anni discretamente bene in edicola senza prendere i milioni di euro pubblici, anzi nemmeno un euro?

3. Sul punto: c'è proprio una corrente di pensiero economico (classico liberale) che, esattamente all'opposto di quello che vanno dicendo i sostenitori del finanziamento pubblico dei giornali quotidiani, afferma che sono proprio i finanziamenti pubblici che alterano la concorrenza dell'editoria, ne snaturano il mercato, alterano il normale principio per cui solo ovviamente chi vende può produrre qualcosa. Ora, se questa corrente di pensiero è sbagliata, perchè sono proprio paesi senza libertà di informazione, tipo cina e blugaria ad avere un sostegno pubblico di finanziamento ai quotidiani, e non vi è invece in paesi liberali, dove l'editoria è garantita ma non sovvenzionata?

4. Se i finanziamenti pubblici sono il bene della democrazia, ne amplificano il senso ultimo eccetera, e visto che in pratica in italia c'è stato questo regime a pieno vigore sino oggi, perché in pratica il panorama dei giornali italiani è il peggiore del mondo occidentale e non, e oramai un lettore quando va in edicola pensa già a che tipo di notizia vuole leggere e poi dice il nome del giornale all'edicolante? In altre parole, se i finanziamenti pubblici servissero, perché l'italia è il simbolo vivente al mondo che i finanziamenti pubblici sono la rovina dell'editoria? Il China daily l'altro giorno ammoniva prendendo a spunto l'italia (oramai facciamo scuola) sostenendo che gli italiani non possono capire nulla della loro situazione politica e qui il voto ridicolo ed è perchè vivono in una favola creata dalla loro informazione.

5. Qual è la norma costituzionale o, se in caso, la legge primaria che dichiara che il finanziamento pubblico all'editoria è coessenziale ad una democrazia? In altre parole, giro meglio la domanda perché così è un trabocchetto e voglio invece chiarirmi le idee, se davvero i finanziamenti pubblici all'editoria avessero le grandi finalità che da vent'anni sento sostenere da tutta la stampa finanziata, perché non vi è mai stata nessuna norma non dico costituzionale ma nemmeno fondamentale o primaria che prevedesse così ed il tutto è nato quando ai partiti sono stati tolti i finanziamenti pubblici (che usciti dalla porta sono così rientrati dalla finestra?)

5. Per assurdo, se proprio la democrazia dovesse essere tutelata attraverso la stampa, perché solo i quotidiani devono ricevere tutela e non i settimanali oppure i mensili? Fanno più informazione le notizie tutti giorni che quelle una volta al mese?

6. Scendendo dal pero, perché solo i gruppi parlamentari, nemmeno partiti politici, pubblicano fogliacci da due lire e fino all'avvento di grillo nessuno, ma proprio nessuno, osava dire che si trattava di tutto fuorché di sostegno all'editoria?

7. Ammesso che di sostegno all'editoria si tratti, perché non avviene tramite agevolazioni di credito, detassazioni, incentivi o cose realmente strumentali all'editoria? Cose che, detto per inciso, ovviamnete aiuterebbero molto di più a stampare. Perché invece si tratta di regalie indiscriminate, fiumi di soldi senza alcun controllo e basta, donazioni che presuppongono ovviamente da qualunque esito e che non aiutano in nulla l'editoria, anzi, al contempo il legislatore pdl cerca di creare un quadro normativo volto a limitare il più possibile la libertà di stampa intesa in senso ideologico?

8. Se il web non è libero o demcratico, perché la massima preoccupazione dei governi di centrodestra è quella di controllare e porre limiti ai siti di informazione, chiudendo i siti e perfino sanzionando penalmente i gestori per reati commessi da terzi, cioè gli utenti ? ricordo ovviamente per i non legali di questo forum che essere sanzionati penalmente per fatti di terzi è la cosa più grave e assurda che possa capiitare in un paese civile, eh? In italia capita anche questo.

9. Se il web non è libero o democratico, la carta stampata italiana, dove ogni partito ha un suo quotidiano, lo è di più? Cioè, se partiamo dal presupposto più assurdo del mondo ovvero che un sito di informazione, poniamo il blog di x o y non è libero tipo questo (e attualmente se non sono liberi è perché proprio interviene a limitarli quel potere pubblico che prevede finanziamenti pubblici all'unità o al giornale) allora la stampa italiana lo è? Ok, ammettiamo per un attimo che il web non sia libero e per assurdo, senza ridere, la stampa italiana invece sì, potendo godere di questi bellissimi finanziamenti pubblici, allora perchè non parificare il tutto, rendere i siti del web altrettanto sovvenzionati come quelli di carta stampata? Forse perché proprio il web non si può controllare ed è intrinsecamente libero, mentre la carta stampata no?

10. Ma in definitiva, perché i finanziamenti pubblici aiutano la democrazia, posto che i milioni che in un anno arrivano a repubblica e il corriere sono l'equivalente di una settimana di pubblicità per questi due grandi giornali e non servono a nulla, mentre ai giornali sulla cacca di cavalli e quelli sulla cacca di mastella e che non vengono letti nemmeno da chi li scrive, non hanno tiratura né distribuzione, servono solo per dare soldi ai partiti, eh perché?


08/03/2013 17:41
 
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Super.ultra quotone,non aggiungo altro,grande Mark! [SM=g27811] [SM=g2927025]



Non guardate solo Mastella,vi sembrano pochi quelli dati al Foglio per fare propaganda a Berlusconi ...e quello di Lavitola..ed altri di cui nessuno neanche conosce l'esistenza?
Ma ragazzi,non stiamo mica qui a togliere le macchie ai giornali! [SM=g27827]
10/03/2013 19:28
 
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Vi incollo il discorso di Robert Kennedy tenuto 3 mesi prima di essere assassinato sul Pil....da meditare....


Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas




"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.

Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.

Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani."
11/03/2013 12:40
 
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Re:
°Mark Lanegan°, 3/8/2013 5:47 AM:

Rarronno, quotarti e' troppo facile. Mi sorprende la tua maturità , che a trent'anni e' normale votare pd ma tu già vedi puzza di imbroglio.
A mio parere ti prenderebbero, comunque decidi tu. Tieni presente che noi siamo piccole aziende, con partita IVA eccetera e che se vendiamo servizi immateriali non siamo per nulla diversi da quelli materiali e che come quelle aziende dobbiamo delocalizzarci. A trent'anni capisco che ti sembri tutto possibile, ma ti avverto che a quaranta paghi molto di più e se guadagni uguale o poco di più, allora sei finito e devi trovarti qualcos'altro (perché ovviamente devi pagare dieci volte di più, quindi devi vedere da subito il tipo di incremento annuale prospettabile per i prossimi anni). Scappano dalla Francia, figurati dall'Italia.

Rossi jack, ma danno due milioni e mezzo all'anno a "cavalli e corse"?




Ma ho 30 anni mica 17 dai. Alla mia età Alessandro Magno aveva conquistato tre quarti del mondo conosciuto [SM=g2927016] :P, e si era sicuramente divertito molto di più [SM=g27824]

Sulla carriera, non saprei. Se guardo indietro alla mia esperienza e all’esperienza di gente con 10 anni più di me le prospettive di crescita ci sono, ma l’atmosfera - e finora solo quella - si è fatta pesantina pure nel mio settore. Poi vabbè non sono abbastanza aggressivo/paziente per procurarmi clienti e mantenerli, e tendenzialmente è un ambiente che - pur meno peggio di quello che si crede - non fa per me.

Il punto è che all’estero non so proprio cosa potrei offrire. Fossi un bravo ingegnere, casaro, matematico, geologo, ecc. mi sentirei tranquillo. Ma non son per nulla spendibile al di fuori dell'Italia e al di fuori di 7-8 "datori" (GGGiovini che mi leggete orco boia studiate materie scientifiche).
Poi mi sento molto “europeo” e forse faticherei ad abituarmi ad avere a che fare con gente “così” diversa, ma qua probabilmente mi sto immaginando differenze che non ci sono.

Vabbò comunque ci sto pensando seriamente!
[Modificato da Rarronno 11/03/2013 12:41]

“You have to be realistic about these things.”
12/03/2013 22:06
 
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Tante parole all'aria.
E' inutile parlare di democrazia e di rivoluzione democratica a chi non si vede cosa hanno fatto pd e pdl dai tempi di mani pulite ad oggi, è davvero inutile.
In Italia ci sono dei corporativismi che bloccano la crescita e il libero mercato, che negli ultimi 20 anni hanno sbancato l'Italia facendo passare la maggior parte della ricchezza del paese nelle mani di sempre meno gente e impoverendo sempre più perosne, fino allo sfinimento totale. Hanno bloccato il libero mercato e la possibilità di scalata sociale, hanno inoltre distrutto il sistema sociale e incancrenito tutta l'economia. Finchè la classe politica è lo specchio di questi corporativismi non si può pensare di collaborare.
Si è espressa a proposito anche la corte di cassazione

"Anche io sarei favorevole a una intesa tra M5S e PD, ma devo riconoscere che gli 8 punti del PD sono acqua calda. Manca il tema della riduzione dei costi della politica, l'eliminazione del finanziamento pubblico dei partiti, le indennità parlamentari sproporzionate, i rimborsi elettorali anche a chi è stato sconfitto; poi c'è il problema delle spese enormi degli organi costituzionali: fa bene Grillo a non accettarli; sarebbe un suicidio." Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione"

Non c'è altro da dire. IL Pd si prenderà 48 milioni di euro per le leggi che questo con il pdl si è fatto ad personam. In nessun altro Paese accadono queste cose.
O si è per il bene dell'Italia, che non è il PD e PDL e le sue caste, o non lo si è, non lo si capisce. Non si capisce il male, non si vede la differenza con chi avanza e con resta indietro.
Con chi è cieco per volere non c'è molto dialogo.

Il mondo non si è ancora accorto che è finita un'epoca lameno in Italia, che persone che non sono dell'apparato hanno parola di scelta in parlamento, che sono i cittadini stessi che possono avere la libertà di decisione e non soloi rappresentati che mai sono stati cittadini normali. Qualcuno però forse se ne sta accorgendo, hanno tutti un po' paura?

www.spiegel.de/wirtschaft/soziales/muenchau-ueber-italien-ausstieg-aus-dem-euro-droht-a-887...

- you're squawking like a pink monkey bird -
13/03/2013 09:13
 
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"E chi non beve con me peste lo colga"

[SM=g27829]


Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello.
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