AntonellaP85, 16/04/2012 20.00:
Se permetti ti parlo per esperienza vissuta, visto che non sono abituata a raccontare cose per sentito dire senza prove. Io ho abitato a Venezia per alcuni anni da bambina per motivi di lavoro di mia madre, a fine anni '80, proprio nel periodo di grande espansione della Lega. Ti risparmio gli spiacevoli episodi accaduti nell'ente pubblico dove lavorava mia madre da parte dei dirigenti veneti nei confronti dei vincitori di concorso (tutti del Sud chiaramente), il fatto che le agenzie immobiliari non volessero affittare le case appena sapevano da dove venivi (problema che accadde a tutti i vincitori meridionali di quel concorso, tanto che dovette intervenire il direttore dell'ente, dopo le proteste dei lavoratori che non sapevano dove andare a vivere per poter lavorare), ma se ti dico che all'asilo dove andavo non solo le maestre mi parlavano in dialetto, ben sapendo che io non capivo (e già il fatto che all'asilo invece dell'Italiano gli insegnanti parlassero in dialetto non è normale...), ma una mia compagna una volta mi lanciò un piccolo ceppo di legno in un occhio mentre eravamo nel cortile per la ricreazione, con l'aggiunta della frase 'sei una meridionale'. Non dimenticare che i bambini assorbono come delle spugne ciò che vedono e sentono nelle proprie case.
Poi sei liberissimo di non crederci, ma queste cose sono accadute a tante persone e continuano ad accadere. Anche nella civilissima Bologna ad un mio amico entrato in salumeria per farsi preparare un panino, il salumiere rispose che non voleva dargli il formaggio da lui chiesto, ma uno industriale (non cito la marca), perché tanto noi meridionali ci accontentiamo anche delle schifezze. Per carità, sicuramente ha beccato proprio un commerciante demente e lungi da me generalizzare, ma anche episodi per così dire piccoli sono indice di una mentalità più diffusa di quanto crediamo. Questa gente ha rovinato un Paese, introducendo germi di intolleranza che si sono radicati proprio nelle piccole cose. E tralascio altri episodi che mi sono accaduti in Alto Adige in tempi piuttosto recenti.
Figurati se metto in dubbio la veridicità delle tue storie. Quello che volevo dire è che il voler ricondurre automaticamente ad un'ideologia a noi avversa (Lega o altro) un avvenimento, solo perchè in quella zona quell'ideologia politica è più diffusa, è un ragionamento viziato.
A contrario, potrei menzionare un ragionamento che parecchi leghisti fanno, ossia "
le statistiche dicono che al nord l'accoglienza degli immigrati è molto migliore che al sud -----> al nord è presente la Lega e al Sud no-----> la Lega rende la gente più accogliente".
E' vero? O meglio, i due fattori sono ricoleggabili? No, evidentemente. Ma è sostanzialmente lo stesso ragionamento che state facendo voi.
Dire:
Episodi di razzismo al Nord ----> colpa della Lega.
E ancora (cose sentite da altri).
Il pazzo in cura psichiatrica che uccide quattro senegalesi ha frequentato Casa Pound ----> chiudiamo Casa Pound.
Uno psicolabile islamico che ha frequentato una moschea compie un attentato ----> colpa dell'Islam.
è il medesimo ragionamento, ossia pretendere di ricondurre un avvenimento negativo ad un'ideologia a noi avversa - o anche ad un'ideologia negativa in assoluto - che però nessuna "caualità" ha avuto col fatto.
Il fatto che state ragionando (contro)ideologicamente è che vengono menzionati anche episodi di razzismo in Alto Adige, dove la Lega è un partito sostanzialmente inesistente. Ad applicare lo stesso metro gli episodi negativi che hai subito dovrebbero essere colpa dell'ideologia antitaliana del Sudtirol Volkspartei (perdonate gli errori nel nome), che però - forse perchè è alleato con la sinistra - non viene mai menzionato come partito razzista e non gli vengono addebitate tutte le nefandezze del triveneto.
Capite che per quel che ne sappiamo i genitori della bambina dell'asilo potevano essere comunisti, liberali o anarchici. Essendo in Veneto negli anni 80 statisticamente la probabilità più alta è che fossero democristiani; ma tutto si può dire della Balena Bianca tranne che fosse un partito che faceva apologia del razzismo.
Diverso è il discorso degli affitti. Premesso che con le proprie case uno ci fa quello che vuole, il non voler affittare prima ai meridionali e poi agli extracomunitari derivava unicamente alla nomea di cattivi inquilini che avevano/hanno.
Chiaro che poi magari l'inquilino meridionale paga come una banca e tiene la casa come un gioiello, mentre il settentrionale non paga e sfascia tutto. Ma uno non può saperlo in anticipo e cerca di affittare a una persona che fa parte del gruppo che percepisce come più affidabile.
Se dovesse scegliere tra un magistrato meridionale e un hippy disoccupato di Cuneo, son sicuro che il proprietario sceglierebbe come inquilino il magistrato meridionale.
P.s. Inutile dirti che il comportamento della maestra d'asilo è stato idiota. Il parlare in dialetto è grave solo dal punto di vista didattico (ma è sempre capitato, ovunque, in Italia), ma continuare a parlarlo quando c'erano bambini che non capivano è da licenziamento immediato.
“You have to be realistic about these things.”