Addio Lucio Dalla...

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2022 08:11
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01/03/2012 14:27
 
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Vorrei condividere con voi questi articoli di Repubblica Bari, molto toccanti, tra cui il ricordo di Renzo Arbore:

bari.repubblica.it/cronaca/2012/03/01/news/lucio_dalla-3...


Lucio Dalla: "La mia infanzia in Puglia
sapevo che sarei diventato un musicista"
Nel settembre del 2004 il cantautore scomparso, che aveva scelto le isole Tremiti come rifugio dove scrivere e pensare, su Repubblica Bari descriveva il sentimento che lo lega a questa terra. La mamma è nata a Manfredonia, la città che lo ha eletto cittadino onoraria: "Ogni volta che venivo qui qualcosa mi spingeva a pensare in musica"
di LUCIO DALLA


"Ogni volta che venivo in Puglia c' è sempre stato qualcosa che mi ha spinto a pensare in musica, a sentire i suoni, a vedere i colori in modo diverso da come mi arrivavano dagli altri posti dove i miei viaggi mi portavano. Certe volte il cielo mi aggrediva con il suo blu dolcemente sfrontato che invadendo, ma senza violenza, il bianco delle rocce e il marronverde delle montagne si faceva vedere come fosse una partitura ancora non scritta, dove i movimenti delle note appena accennati quasi come una sinopia aspettavano che io li completassi, li cambiassi o semplicemente li suonassi chiudendo gli occhi e leggendone il profumo con il sesto senso della mia anima ancora acerba, ma già pronta alla musica. A ogni tipo di musica.

"Appena sveglio, da bambino, restavo a lungo sdraiato sul letto al fresco delle lenzuola di lino ricamato a sentire il rumore degli zoccoli degli altri bambini e mi sentivo meno solo se giocavo con le ombre della gente che per strada passava dietro le tende della mia finestra. Il mare dello stabilimento Tricarico era a pochi metri da casa mia e io a Manfredonia in quegli anni ci ho lasciato l'anima. Fin da allora sapevo già che sarei diventato un musicista. Sentivo i rumori che uscivano dalla spiaggia, il sound della pallina che andava da un tamburello all'altro (e pensavo che fosse un assolo di Gene Krupar) e la voce roca di un pescatore che vendeva cannolicchi mi faceva venire in mente lo scat di Louis Armstrong. Ma soprattutto erano i cori delle processioni, l'organo della chiesa di San Giovanni Rotondo e il fumo della locomotiva che portandomi da Foggia a Manfredonia si fondeva con lo scalpitio del cavallo e lo stridore delle ruote della carrozza ed evocava in me misteriose armonie e scomposte melodie che più tardi, molti anni dopo, mi avrebbero spinto ad amare la feroce e intensa drammaticità e il profondo commuovermi che ho provato appena scoperto Puccini e il fascino del melodramma.

"Ora, dopo tante strade, attraversate foreste di tante musiche, mi ritrovo ancora in Puglia immerso come sempre nella musica, con una grande orchestra che mi aspetta per suonare le mie canzoni 'sinfonicizzate' e assieme al direttore Beppe D'Onghia vi farà ascoltare anche alcuni pezzi della Tosca eseguiti dai grandi interpreti che la canteranno il 24 e il 25 settembre addirittura all'Arena di Verona. Mi sembra di sognare. Nell'attesa di svegliarmi e di vedervi in tanti, domani sera a Noci, per ora con semplicità vi ringrazio".

bari.repubblica.it/cronaca/2012/03/01/news/dalla-30757395/

E' morto Dalla, simbolo della lotta per l'ambiente
Arbore: "Un grande dolore, lo tenevo in braccio"
Il cantautore legato alla Puglia era stato il volto del No-trivelle day. Lo piangono gli amici, tra cui Arbore che ricorda un dolce aneddoto della loro comune infanzia pugliese
di PIERO RUSSO

Tutta la Puglia piange la morte di Lucio Dalla, cittadino onorario di Manfredonia, la città dove è nata sua madre, da quarant'anni ospite delle Tremiti, per le quali si è battuto con forza nella lotta alle trivellazioni in Adriatico che ha mobilitato migliaia di persone negli ultimi mesi. Grande è lo sconforto di Renzo Arbore, che oggi ricorda l'artista e l'amico: "Sono tremendamente rattristato - dice - ho un ricordo piacevole, incantevole di Lucio, un episodio che proprio lui mi aveva fatto ricordare: da Manfredonia, sua madre veniva a casa mia, a Foggia, per vendere i vestiti a mia madre. E lei portava con se quel fagottino, che io cullavo. Soltanto molti anni dopo, quando ci siamo rincontrati grazie alla nostra carriera artistica, Lucio mi disse: 'Ti ricordi di me? Sono il figlio della signora Ferrara di Manfredonia. Mamma mi ha detto che mi tenevi in braccio'. Un ricordo tenero di un grande amico, che avevo visto da poco a Siponto, a pochi chilometri da Manfredonia. Ci eravamo incontrati per un pranzo a base di pesce".

Giuseppe Calabrese, ex sindaco delle Tremiti, in lacrime, racconta che la notizia della morta del cantautore "è stata un fulmine a ciel sereno. Sono troppo scosso. Per me Lucio è sempre stato un isolano, un tremitese come me, non solo un grande artista. Si fermava sempre a parlare con gli isolani e non disdegnava di cenare a casa dei tanti amici che aveva alle Tremiti”. Sconvolto anche Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia, a Milano per lavoro: “Era un amico e per amore della mia città aveva appena accettato di esibirsi in un concerto in piazza il 30 agosto”. Una perdita troppo grande".

Un concerto Dalla lo aveva tenuto anche per combattere le trivelle, quando l'estate scorsa l'artista portò 3mila persone alla manifestazione contro le autorizzazioni governative alle esplorazioni in Adriatico alla ricerca di idrocarburi. "Non posso pensare che si sia presa una decisione del genere - diceva allora il cantante sul palco del No-trivelle day diventando il simbolo della lotta ambientalista - è un provvedimento folle, che arriva da gente senza scrupoli e senza amore per la propria terra". Dalla parlava sulle note e sui versi della sua "Come è profondo il mare", la canzone del '77 diffusa dagli altoparlanti con la quale già denunciava "stanno bruciando il mare, stanno uccidendo il mare".

LEGGI DALLA: "VOGLIONO BRUCIARE IL MARE"

VIDEO MUSICA E PAROLE

"Sono 40 anni che abito alle isole Treniti - raccontava il cantautore - ma oggi le isole foggiane c'entrano poco, perché bisogna sentirsi tutti membri di una sola comunità. Non avrei mai pensato di trovarmi davanti a gente che preferisce trivellare piuttosto che salvaguardare questo straordinario paesaggio. Per procede in questa maniera c'è bisogno di una coscienza etica che evidentemente non c'è".

LE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE
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