È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva

Tumori : colon, lo studio: “Un batterio presente in bocca è collegato alla crescita del tumore”.

Ultimo Aggiornamento: 28/04/2024 19:25
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 13.456
Post: 2.940
Registrato il: 26/06/2003
Registrato il: 23/10/2011
Sesso: Maschile
13/11/2014 17:09
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Tumore al pancreas, un killer in crescita. Rischi da fumo, alcool e obesità
I dati dell'incidenza nella prima giornata mondiale dedicata a questo tipo di cancro: meno del 10% dei malati sopravvive a 5 anni

di IRMA D'ARIA
Lo leggo dopo
Tumore al pancreas, un killer in crescita. Rischi da fumo, alcool e obesitàIL 2014 si chiuderà con 12.700 nuovi casi di cancro al pancreas. Pochi dei nuovi diagnosticati, la maggior parte dei quali tra i 60 e gli 80 anni, riuscirà a sopravvivere. Secondo le stime, infatti, solo il 7% degli uomini e il 9% delle donne sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Negli ultimi trent'anni, la sua incidenza è significativamente aumentata: si colloca al decimo posto tra le neoplasie solide più frequenti. Tra i maschi rappresenta la quarta causa di morte per neoplasia e nelle donne la quinta.

Eppure, nonostante la sua aggressività, 6 italiani su 10 non ne hanno quasi mai sentito parlare. Nasce anche per questo la prima Giornata mondiale sul tumore del pancreas che si celebra proprio oggi e che si pone l'obiettivo di far conoscere meglio questa patologia in modo da individuare prima i campanelli d'allarme e arrivare subito ad una diagnosi.

Il tumore al pancreas. La testa del pancreas è la sede colpita con maggior frequenza. Circa il 95% di tutte le neoplasie che lo interessano riguarda la componente "esocrina", cioè la porzione che produce i succhi pancreatici. È un nemico insidioso perché in fase precoce dà sintomi aspecifici. Le cellule tumorali pancreatiche sono, infatti, particolarmente resistenti ai farmaci, che non riescono a bloccarne lo sviluppo, ma solo a rallentarne in modo estremamente limitato la crescita. Segnali chiari compaiono quando hanno ormai iniziato a diffondersi agli organi circostanti o hanno bloccato i dotti biliari.

I rischi del fumo. Il fumo rappresenta il fattore di rischio principale. I tabagisti presentano un rischio di incidenza da doppio a triplo rispetto ai non fumatori e l'aumento è proporzionale al numero di sigarette fumate. Gli esperti hanno addirittura stimato la proporzione di neoplasia al pancreas attribuibile al fumo: è dell'ordine del 20-30% negli uomini e del 10% nelle donne. Si potrebbero evitare quindi 3 casi di malattia su 10 nei maschi, se solo decidessero di gettare la sigaretta. Venti sigarette al giorno possono rubare una media di 4-6 anni ad una persona che inizia a 25.

Non esagerare con l'alcol. La dose di alcol non deve superare i 20-40 grammi al giorno per gli uomini e i 10-20 grammi per le donne. Andare oltre, rappresenta un rischio. Per capirsi: in mezzo litro di birra leggera ci sono 20 grammi di alcol, mentre un bicchiere da vino da 12° fornisce 14 grammi di alcol.

La pancreatite alcolica è una delle più gravi conseguenze del consumo cronico di alcol. Il rischio di contrarre la malattia aumenta in proporzione alle dosi e alla frequenza delle bevute. Il pancreas è in grado di "elaborare" l'alcol, tramite certi enzimi. Ma questa attività metabolica genera delle molecole che possono danneggiare le cellule pancreatiche. In pratica, gli enzimi prodotti dall'organo, invece di aiutare l'intestino a digerire le componenti degli alimenti, attaccano direttamente il pancreas. Questo processo, che diventa poi un circolo vizioso e cronico, aumenta addirittura di 10 volte il rischio di cancro. Inoltre, l'alcol può scatenare anche una pancreatite acuta.

Il ruolo dell'alimentazione. Di recente è stato scoperto un legame con l'obesità. Infatti, una revisione di studi pubblicata dal prestigioso Karolinska Institute di Stoccolma ha dimostrato una solida relazione fra chili di troppo e malattia. Soprattutto quando il grasso è stratificato sull'addome e sono presenti intolleranza al glucosio, resistenza all'insulina e diabete. Attenzione quindi agli alimenti altamente calorici, ricchi di proteine di origine animale, grassi e carboidrati raffinati.

La diagnosi. I camici bianchi sul territorio sono le prime sentinelle contro la malattia, perché conoscono la storia dei propri assistiti e possono identificare i fattori di rischio. "Dobbiamo cogliere i campanelli d'allarme, per indirizzare precocemente il paziente al centro di riferimento, distribuendo allo stesso tempo sul territorio il management delle persone in carico" ha sottolineato Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) intervenendo oggi in un Convegno alla Camera dei Deputati organizzato proprio per discutere del tumore al pancreas. "Deve quindi rafforzarsi sempre di più il rapporto tra medico di famiglia e specialisti".

L'intervento chirurgico. La chirurgia è uno dei modi più efficaci per intervenire sul tumore del pancreas. La particolarità e l'aggressività di questo tipo di cancro richiedono, però, competenze del tutto particolari che si sviluppano con la pratica. Moltissimi studi scientifici, pubblicati sulle più importanti riviste internazionali, hanno dimostrato che il rischio di mortalità e di complicanze post-intervento è di gran lunga maggiore nei centri che hanno un basso bacino di pazienti con questo tipo di cancro. E poi molto dipende da quando si riesce ad intervenire. "In circa l'80% dei casi" afferma Claudio Bassi, ordinario di Chirurgia Generale presso l'Istituto del Pancreas dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona "il cancro del pancreas alla diagnosi non è passibile di chirurgia radicale perché il tumore è già metastatico, principalmente al fegato, oppure coinvolge localmente grossi vasi non resecabili. Per tale neoplasia è quindi necessaria una diagnosi molto precoce che può essere effettuata solo approntando programmi di screening per individui con sicuri fattori di rischio".

Radio e chemioterapia. La radioterapia è indicata dopo l'intervento (terapia adiuvante) e può essere utile anche nei pazienti con malattia localmente avanzata non resecabile. La chemioterapia può essere impiegata prima o dopo l'intervento chirurgico, oppure nelle persone in cui l'intervento non è indicato che rappresentano la maggioranza dei casi. Per molti anni l'unico trattamento disponibile è stata la gemcitabina ma vari studi hanno dimostrato che la terapia di combinazione, che abbina farmaci diversi, è più efficace. L'ultima conferma arriva da uno studio francese in cui una combinazione di farmaci (Folfirinox): 5-FU, leucovorina, oxaliplatino e irinotecano ha determinato un significativo vantaggio in sopravvivenza. Tuttavia, solo i pazienti con buone condizioni generali, senza ittero e protesi biliari sono in grado di tollerare questo trattamento aggressivo.

L'innovazione delle nanotecnologie. Gli ultimi progressi nel campo della ricerca sono le nanotecnologie. "Solo ultimamente si è iniziato a compiere significativi passi in avanti nella ricerca, grazie all'arrivo del nab-paclitaxel, cioè paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle" hanno spiegato Francesco Cognetti, presidente della Fondazione "Insieme contro il cancro" e Stefano Cascinu, past president dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). "È un trattamento già impiegato nel campo del tumore della mammella metastatico, che sfrutta le più recenti scoperte in ambito di nanotecnologia. Questo farmaco, associato alla gemcitabina, ha dato risultati incoraggianti, permettendo di avere per la prima volta pazienti lungo sopravviventi in uno studio sul carcinoma del pancreas".

La paura del cancro. Sette italiani su dieci considerano il cancro come un serissimo problema di salute pubblica. È quanto emerge dalla Global pancreatic cancer awareness omnibus survey, condotta per conto di Celgene, e presentata oggi alla Camera dei deputati. Dall'indagine, che ha coinvolto oltre settemila persone tra Europa e Stati Uniti, emerge che il tumore è molto più temuto di altre malattie invalidanti come l'Alzheimer (39%) e i disturbi cardiovascolari (34%).

In Italia siamo anche pessimisti sulle terapie. Nove cittadini su dieci pensano che negli ultimi vent'anni si sarebbe potuto fare di più e il 20% è convinto che si stia addirittura perdendo terreno. Scarsa la conoscenza del tumore del pancreas: 6 italiani su 10 non ne hanno quasi mai sentito parlare. "Ma la sete di notizie è tanta e il 73% appoggia con entusiasmo le campagne di sensibilizzazione. Come il progetto "PanCrea: creiamo informazione" che negli ultimi dodici mesi ha girato il Paese per spiegare l'importanza della prevenzione" ha spiegato Cognetti,. Il tour PanCrea ha toccato sei regioni, per incontri informativi con clinici, associazioni di pazienti e medici di famiglia.

Le associazioni di pazienti. Per aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio e l'informazione su questa patologia, giocano un ruolo primario le associazione dei pazienti. "Ieri siamo stati al Parlamento europeo per rilanciare la nostra attività di sensibilizzazione su questa neoplasia" ha spiegato Elisabetta Iannelli, Segretario Generale della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO). "Abbiamo partecipato alla 'call to action' Giving a Voice to Pancreatic Cancer, promossa dalla European Cancer Patient Coalition (ECPC), a cui hanno aderito anche molti eurodeputati, per includere questo tumore in tutte le principali iniziative europee sulla lotta contro il cancro. Vogliamo incrementare la ricerca scientifica, rendere più efficiente la raccolta di dati, individuare strumenti per la diagnosi precoce, migliorare gli standard di cura e le chance di sopravvivenza".

www.repubblica.it/salute/medicina/2014/11/13/news/tumore_cancro_pancreas_rischi_fumo_alcool_obesit-10...
[IMG][/IMG]
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:02. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com